La strategia di T. Rowe Price per il 2020

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Dopo un 2019 positivo per i mercati azionari e obbligazionari, cosa dobbiamo aspettarci dal nuovo anno? Secondo Donato Savatteri, country head per l'Italia di T.Rowe Price, la minaccia recessione è ancora lontana, i tassi sono bassi e le banche centrali restano accomodanti: il ciclo continuerà. Ecco quale strategia di investimento da adottare, in 10 punti.
  1. Overview 2019Il 2019 è andato veramente molto bene. Nonostante ci fossero fantasmi o previsioni non troppo positive, è stato un anno eccezionale dal lato azionario. Tutti i mercati sono andati bene, chi più e chi meno. Ma anche sul fronte obbligazionario abbiamo avuto un anno estremamente positivo grazie alle politiche accomodanti delle banche centrali. Ricordiamo che negli Stati Uniti la Fed ha tagliato per ben tre volte i tassi d'interesse e tutto questo ha supportato anche il comparto obbligazionario.
  2. Azionario internazionaleNel 2020 riteniamo che il ciclo continuerà, quindi pensiamo che vi siano ancora prospettive positive per l'azionario internazionale. I tassi sono bassi e questo non può che favorire le azioni, e le banche centrali rimangono accomodanti. Tra l'altro non vediamo segni di un'imminente recessione che si può verificare quando ci sono shock nella domanda, inflazione particolarmente alta o valutazioni particolarmente care. Non c'è nulla di tutto questo, quindi prevediamo ritorni positivi anche quest'anno. Sui mercati emergenti siamo particolarmente costruttivi.
  3. Equity UsaPer quanto riguarda l'azionario statunitense siamo ancora positivi. È il mercato più ricco e il più grande del mondo, che ha sovraperformato gli altri. Riteniamo che possa continuare a fare molto bene anche perché il presidente Trump ha bisogno di una borsa positiva per essere rieletto nel 2020.
  4. Lungo termineAree molto interessanti sono quelle legate all'automazione, alla robotica e ai semiconduttori. Questo perché, andando verso un mondo sempre più tecnologico, ci sarà sempre più bisogno di questi settori per far funzionare le nuove tecnologie.
  5. Trend d'investimentoUno dei trend che sicuramente sta interessando i mercati è quello dell'innovazione e del rischio secolare, vale a dire l'emergere di nuove tecnologie, nuove forze competitive o nuove abitudini dei consumatori che andranno a determinare posizioni negative per le aziende che non si adeguano, scavando un solco tra vincitori e vinti. Quindi è importante stare da lato giusto del cambiamento.
  6. Fixed incomePer quanto riguarda l'obbligazionario, abbiamo tassi veramente bassi e banche centrali che rimangono accomodanti. Tuttavia gli spread sono talmente risicati che non prevediamo ulteriori occasioni di apprezzamento. C'è probabilmente qualche occasione su titoli di alta qualità come i treasury americani, che hanno ancora delle cedole abbastanza interessanti.
  7. High YieldAll'interno del comparto obbligazionario l'asset class high yield è sicuramente quella che preferiamo. Questo grazie alle cedole molto più generose rispetto ai tradizionali strumenti obbligazionari e anche grazie al fatto che sono titoli legati al contesto economico e quindi alle aziende che li emettono. Questo porta anche a bassi rischi di default che non può far altro che far bene a questo comparto.
  8. Rischi geopoliticiLa trade war sicuramente è il rischio più importante, ma riteniamo che si andrà sempre più verso una risoluzione proprio perché Trump ha bisogno di trovare un accordo prima delle elezioni. L'altro rischio geopolitico è legato alla Brexit, ma anche in questo caso sappiamo adesso che si verificherà, togliendo un elemento di incertezza che non piace ai mercati.
  9. Banche centraliLe banche centrali sono finalmente sincronizzate, con un approccio accomodante. Tutto questo non può che fare bene agli asset rischiosi, l'azionario e l'high yield.
  10. Consiglio all'advisorCi aspettiamo un anno ancora positivo, quindi consigliamo di rimanere investiti perché stare fuori dai mercati è costoso e i tassi sono negativi. Visto che ci aspettiamo un po' di volatilità, suggeriamo di approfittare dei cali di mercato per ricomprare. Un altro consiglio può essere quello dei piani di accumulo, che sono sempre un'ottima strategia.

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