#13 - Tra lockdown e fase 2: le nuove opportunità del real estate

26.4.2020
Tempo di ascolto: 20'
Per la nuova puntata della collana podcast di We Wealth dedicata all'impatto del coronavirus sull'industria del wealth management, sono stati nostri ospiti Silvia Rovere, presidente di Assoimmobiliare, e Luca Dondi, amministratore delegato di Nomisma
Il focus della puntata va sull'immobiliare, uno dei settori più colpiti dal coronavirus. La crisi che stiamo vivendo, infatti, non può essere paragonata a quelle del passato: non deriva da bolle o dall'insolvibilità dei mutui subprime. Ma dall'emergenza sanitaria legata all'esplosione del coronavirus, che ha portato a un completo lockdown e ha mandato al tappeto il real estate, che si trova così a fronteggiare una situazione inedita e drammatica.
Residenziale, uffici, logistica, hotel. Tutti - chi più chi meno – sono stati toccati. Il cigno nero è arrivato, proprio nel momento in cui l'intero settore si stava risollevando. Ora tutto è annullato. Il fatto è che questa imprevedibile e profonda crisi ha portato con sé un'elevata componente di incertezza in merito alla sua durata e alla sua conseguente intensità. Difficile fare previsioni. Più facile è invece pensare a possibili scenari, anche se i dati sono allarmanti. Secondo Nomisma, nel prossimo triennio si potrebbe assistere a un arretramento compreso tra le 278 mila e le 587 transazioni residenziali, con un calo degli investimenti di 9 – 18 miliardi, a seconda che si guardi uno scenario soft o hard.
Ma anche un contesto simile (in cui convinzioni che sembravano ormai consolidate sono venute a modificarsi) può presentare delle opportunità. Quali asset class sono più resilienti e quali cambiamenti potrebbero investire i segmenti tradizionali?
Residenziale, uffici, logistica, hotel. Tutti - chi più chi meno – sono stati toccati. Il cigno nero è arrivato, proprio nel momento in cui l'intero settore si stava risollevando. Ora tutto è annullato. Il fatto è che questa imprevedibile e profonda crisi ha portato con sé un'elevata componente di incertezza in merito alla sua durata e alla sua conseguente intensità. Difficile fare previsioni. Più facile è invece pensare a possibili scenari, anche se i dati sono allarmanti. Secondo Nomisma, nel prossimo triennio si potrebbe assistere a un arretramento compreso tra le 278 mila e le 587 transazioni residenziali, con un calo degli investimenti di 9 – 18 miliardi, a seconda che si guardi uno scenario soft o hard.
Ma anche un contesto simile (in cui convinzioni che sembravano ormai consolidate sono venute a modificarsi) può presentare delle opportunità. Quali asset class sono più resilienti e quali cambiamenti potrebbero investire i segmenti tradizionali?
NELLA PROSSIMA PUNTATA:
Luca Giorgi di Blackrock
ASCOLTA LE PUNTATE PRECEDENTI:
NELLE PUNTATE PER OPERATORI QUALIFICATI TROVI ANCHE: