Summit sul clima, Biden “arruola” anche i più ricchi del pianeta

Rita Annunziata
23.4.2021
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Alla chiusura della due-giorni sul clima anche Bill Gates e Mike Bloomberg, che sottolineano la necessità di una quantità storica di nuovi investimenti, tra innovazione e infrastrutture. Joe Biden: “In gioco milioni di posti di lavoro ben retribuiti in tutto il mondo”

Secondo il co-fondatore di Microsoft, Bill Gates, il solo utilizzo delle tecnologie odierne non consentirà di raggiungere gli ambiziosi obiettivi sul clima. Necessari maggiori investimenti in innovazione e nuove infrastrutture

Joe Biden: “Governi e imprenditori dovrebbero cogliere l’opportunità offerta di affrontare il cambiamento climatico”, che include la possibilità di creare “milioni di posti di lavoro ben retribuiti in tutto il mondo”

Anche i grandi nomi del mondo del business si uniscono al coro delle voci intervenute in occasione della seconda giornata del Leaders summit on climate ospitato dall'amministrazione Biden. A partire da Bill Gates, che sottolinea la necessità di una “cooperazione internazionale” oltre a un numero sempre maggiore di investimenti in “innovazione e nuove infrastrutture”.
“Il solo utilizzo delle tecnologie odierne non ci consentirà di raggiungere i nostri ambiziosi obiettivi”, osserva il co-fondatore di Microsoft. “Non possiamo battere il cambiamento climatico senza una quantità storica di nuovi investimenti”, aggiunge l'ex sindaco di New York Mike Bloomberg, “dobbiamo fare di più e agire più velocemente per ridurre le emissioni”. Obiettivi che, secondo l'inviato speciale statunitense per il clima John Kerry intervenuto in apertura del summit, schiuderebbero tra l'altro la strada a vaste opportunità finanziarie ed economiche. “Il più grande mercato della storia si sta aprendo davanti ai nostri occhi”, interviene Kerry. La transizione creerebbe “milioni di posti di lavoro” in tutto il mondo, dichiara. “A nessuno viene chiesto un sacrificio, questa è un'opportunità”.

Kerry ha poi descritto gli ambiziosi impegni assunti da Stati Uniti (tagliare le emissioni di gas serra del 50-52% entro il 2030 rispetto al 2005 e di raggiungere l'obiettivo zero emissioni nette entro il 2050), Canada (tagliare le emissioni del 45% rispetto ai livelli del 2005 entro i prossimi dieci anni) e Giappone (tagliare le emissioni del 46% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2013) nella prima giornata del vertice come “stimolanti”, riconoscendo al contempo la “gentile ma evidente frustrazione” dei piccoli paesi, che subiscono gli impatti più devastanti del cambiamento climatico anche a causa dell'inadeguatezza delle nazioni di più grande dimensione. A partecipare alla tavola rotonda anche l'ex governatore del Michigan, Jennifer Granholm, che ha lanciato un piano per la tecnologia pulita in grado di sbloccare un mercato da 23mila miliardi di dollari entro il 2030.

Biden: investire nel clima per far crescere il pil


“Le nazioni che lavoreranno insieme per investire in un'economia più pulita raccoglieranno i frutti per i loro cittadini”, ha aggiunto il presidente dem. “Questo è il momento giusto per costruire economie migliori per i nostri figli e i nostri nipoti. Dobbiamo garantire che i lavoratori che hanno prosperato nelle industrie di ieri e di oggi, abbiano un domani altrettanto brillante”, osserva in chiusura del summit. Poi ribadisce: “Governi e imprenditori dovrebbero cogliere l'opportunità offerta di affrontare il cambiamento climatico”, che include la possibilità di creare “milioni di posti di lavoro ben retribuiti in tutto il mondo”.
Giornalista professionista, è laureata in Politiche europee e internazionali. Precedentemente redattrice televisiva per Class Editori e ricercatrice per il Centro di Ricerca “Res Incorrupta” dell’Università Suor Orsola Benincasa. Si occupa di finanza al femminile, sostenibilità e imprese.
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