Social bond: una guida per finanziare la rivoluzione sostenibile

17.5.2022
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I social Bond sono da qualche tempo uno dei segmenti a più rapida crescita del mercato obbligazionario sostenibile. In parte ciò è dovuto alla capacità di finanziare soluzioni per alcune delle grandi sfide odierne, come la disuguaglianza di genere, e a sostegno della lotta alla pandemia. I social bond costituiscono un elemento cruciale per l'attuazione dell'agenda globale 2030 elaborata attraverso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite
Secondo la definizione dell'International Capital Market Association (ICMA), i social bond sono emissioni obbligazionarie i cui proventi vengono utilizzati per raccogliere fondi destinati a finanziare nuovi progetti e/o progetti pre-esistenti che affrontano o mitigano uno specifico problema sociale e/o cercano di raggiungere risultati positivi nel sociale. Insieme alle obbligazioni verdi e sostenibili, i social bond rientrano nella definizione generale di obbligazioni sostenibili: strumenti di debito orientati al futuro e basati sulla performance, legati a un insieme specifico di obiettivi di sostenibilità.
Negli ultimi anni il mercato delle obbligazioni sociali ha registrato una crescita davvero impressionante. Tuttavia, gli investimenti in questo settore presentano alcune difficoltà e richiedono competenze specialistiche. Non esistono ancora norme universali per le rendicontazioni aziendali nel settore ESG. Anche gli emittenti sovrani non sono ancora vincolati da norme sulla rendicontazione in materia di esiti dei progetti di sostenibilità. Ciò significa che spesso le principali informazioni ESG relative a queste obbligazioni non sono prontamente disponibili e vanno approntati team specializzati in materia di investimento ESG per rispondere a domande cruciali per la selezione delle emissioni e la gestione del portafoglio.
La pandemia di COVID-19 ha amplificato l'importanza dei fattori sociali e il loro impatto sui valori degli attivi è già significativo. Gli investitori tengono sempre più in conto i fattori sociali. I social bond vanno oltre, offrendo un modo efficace di affrontare i fattori sociali finanziando direttamente progetti specifici.
Il primo social bond fu lanciato nel 2013: il bond "Banking on Women" della International Finance Corporation (IFC), seguito dall'obbligazione "Inclusive Business" nell'ottobre 2014. Il mercato è cresciuto rapidamente negli ultimi anni, passando da meno di USD 10 mld nel 2019 a USD 194 mld di dollari nel 2021.

Le emissioni annuali in miliardi di dollari di obbligazioni green (verde),
social (azzurro), sustainability (grigio) e sustainability linked bonds (blu).
Fonte: Candriam.
I fattori sociali che interessano gli emittenti corporate sono molto estesi, dal benessere dei dipendenti ai rapporti con le comunità locali. Secondo l'agenzia di rating Moody's2, i rischi sociali, direttamente o indirettamente, hanno un impatto diretto o indiretto sugli emittenti di USD 8 mila miliardi di titoli di debito (sia corporate che sovrani) oggetto di rating. Si tratta di un importo di quattro volte superiore al volume di debito che Moody's ritiene sia esposto ai rischi ambientali. Prevediamo che ciò aiuterà il mercato dei social bond a mantenere il forte slancio di crescita che ha registrato durante la pandemia.
I proventi delle obbligazioni sociali possono essere utilizzati per un'ampia gamma di scopi, rendendole un motore potenzialmente efficace di riforma sociale. Ad esempio, abitazioni a prezzi accessibili e infrastrutture essenziali, accesso a servizi essenziali, generazione di posti di lavoro, sicurezza alimentare, sistemi alimentari sostenibili, progresso socioeconomico e empowerment.
I social bond sono ora cruciali per sostenere le operazioni assistenziali degli emittenti e delle agenzie di sviluppo del settore pubblico, sostenuti da una serie di piani di spesa per la pandemia e post-pandemia. Molte di queste emissioni hanno finanziato progetti per migliorare l'accesso all'assistenza sanitaria e sostenere la creazione di posti di lavoro, ad esempio il programma legato alle obbligazioni sociali dell'UE da €100 mld lanciato nell'ottobre 2020 a sostegno del mercato del lavoro.
Una evoluzione nel reddito fisso
Negli ultimi anni il mercato delle obbligazioni sociali ha registrato una crescita davvero impressionante. Tuttavia, gli investimenti in questo settore presentano alcune difficoltà e richiedono competenze specialistiche. Non esistono ancora norme universali per le rendicontazioni aziendali nel settore ESG. Anche gli emittenti sovrani non sono ancora vincolati da norme sulla rendicontazione in materia di esiti dei progetti di sostenibilità. Ciò significa che spesso le principali informazioni ESG relative a queste obbligazioni non sono prontamente disponibili e vanno approntati team specializzati in materia di investimento ESG per rispondere a domande cruciali per la selezione delle emissioni e la gestione del portafoglio.
I problemi sociali in primo piano
La pandemia di COVID-19 ha amplificato l'importanza dei fattori sociali e il loro impatto sui valori degli attivi è già significativo. Gli investitori tengono sempre più in conto i fattori sociali. I social bond vanno oltre, offrendo un modo efficace di affrontare i fattori sociali finanziando direttamente progetti specifici.
Il primo social bond fu lanciato nel 2013: il bond "Banking on Women" della International Finance Corporation (IFC), seguito dall'obbligazione "Inclusive Business" nell'ottobre 2014. Il mercato è cresciuto rapidamente negli ultimi anni, passando da meno di USD 10 mld nel 2019 a USD 194 mld di dollari nel 2021.
Le emissioni annuali in miliardi di dollari di obbligazioni green (verde),
social (azzurro), sustainability (grigio) e sustainability linked bonds (blu).
Fonte: Candriam.
I fattori sociali che interessano gli emittenti corporate sono molto estesi, dal benessere dei dipendenti ai rapporti con le comunità locali. Secondo l'agenzia di rating Moody's2, i rischi sociali, direttamente o indirettamente, hanno un impatto diretto o indiretto sugli emittenti di USD 8 mila miliardi di titoli di debito (sia corporate che sovrani) oggetto di rating. Si tratta di un importo di quattro volte superiore al volume di debito che Moody's ritiene sia esposto ai rischi ambientali. Prevediamo che ciò aiuterà il mercato dei social bond a mantenere il forte slancio di crescita che ha registrato durante la pandemia.
Cosa possono finanziare i social bond?
I proventi delle obbligazioni sociali possono essere utilizzati per un'ampia gamma di scopi, rendendole un motore potenzialmente efficace di riforma sociale. Ad esempio, abitazioni a prezzi accessibili e infrastrutture essenziali, accesso a servizi essenziali, generazione di posti di lavoro, sicurezza alimentare, sistemi alimentari sostenibili, progresso socioeconomico e empowerment.
I social bond sono ora cruciali per sostenere le operazioni assistenziali degli emittenti e delle agenzie di sviluppo del settore pubblico, sostenuti da una serie di piani di spesa per la pandemia e post-pandemia. Molte di queste emissioni hanno finanziato progetti per migliorare l'accesso all'assistenza sanitaria e sostenere la creazione di posti di lavoro, ad esempio il programma legato alle obbligazioni sociali dell'UE da €100 mld lanciato nell'ottobre 2020 a sostegno del mercato del lavoro.
Il ruolo variegato delle banche
A seguito dei Principi dei Social Bond (PSB) pubblicati dall'IMCA nel 2016, la prima delle nuove ondate di investitori in obbligazioni sociali era costituita da istituzioni finanziarie pubbliche. Tra di esse vi sono organizzazioni sovranazionali come la Società finanziaria internazionale (IFC), enti governativi come l'Instituto de Credito Oficial spagnolo e autorità locali come la città di Madrid.
Il mercato dei social bond non è così maturo e diversificato quanto il mercato dei green bond, ma sta crescendo rapidamente. Le emissioni europee hanno rappresentato il 71% di tutte le nuove obbligazioni sociali nel 2021, mentre agenzie ed emittenti sovrani hanno rappresentato quasi tre quarti del totale da una prospettiva settoriale.
Quota delle emissioni globali di social bond nel 2021 per tipo di emittente.
Fonte: Candriam.
L'attività delle banche può sostanziarsi in diverse modalità.
- Emittenti: Generalmente le banche di sviluppo contraggono prestiti sui mercati dei capitali privati a condizioni finanziarie favorevoli, sulla base di un sostegno governativo e dell'elevato rating creditizio. Possono utilizzare i proventi delle obbligazioni per finanziare progetti verdi, sociali o sostenibili all'interno dei portafogli di prestiti.
- Anchor investor: Le banche pubbliche di sviluppo possono svolgere il ruolo di anchor investor o di cornerstone investor nelle emissioni. La loro partecipazione può rafforzare la credibilità percepita dell'emittente e rafforzare il mercato riducendo il rischio percepito per gli investitori privati
- Sostegno della riforma delle politiche: Le banche pubbliche di sviluppo possono inoltre assistere le autorità di regolamentazione del mercato nello sviluppo di quadri nazionali in materia di obbligazioni sostenibili, nonché sostenere iniziative volte a sviluppare le infrastrutture locali dei mercati dei capitali.
Social bond e investitori istituzionali
Un'idea errata piuttosto diffusa è che l'investimento nelle obbligazioni sociali vada a scapito dei rendimenti. In realtà, il profilo di rischio/rendimento di un social bond è in linea con quello di un'obbligazione vanilla dello stesso emittente. L'impatto sociale dell'obbligazione è un valore aggiunto non finanziario indipendente.
I social bond possono inoltre aiutare la base degli investitori obbligazionari includendo gli investitori buy-and-hold. Questo può contribuire a migliorare la reputazione dell'azienda e a migliorarne l'appetibilità per gli stakeholder.
Un'altra caratteristica interessante per gli investitori istituzionali è che gli emittenti di social bond sono fortemente incoraggiati a fornire un certo livello di rendicontazione annuale sull'utilizzo dei proventi, con la descrizione dei progetti sociali che le obbligazioni finanziano. Ciò comporta una maggiore trasparenza sull'utilizzo dei proventi e riduce la probabilità di un “impact washing”. Come per altri tipi di obbligazioni sostenibili, non è ancora stata normata la rendicontazione necessaria, ma è in corso una discussione su una tassonomia sociale che potrebbe in ultima analisi produrre nuovi standard di rendicontazione.
Verso la tassonomia sociale
Nel luglio 2021, il sottogruppo tassonomia sociale della piattaforma europea per la finanza sostenibile ha pubblicato un primo progetto di tassonomia sociale. La nuova regolamentazione, se emanata, potrebbe dare agli obiettivi sociali della sostenibilità l'attenzione di cui c'è grande bisogno.
In risposta al feedback del pubblico, il sottogruppo sulla tassonomia sociale ha deciso di avvicinare il proprio quadro alla tassonomia ambientale dell'UE, entrata in vigore nel luglio 2020. La struttura originaria delle dimensioni orizzontali e verticali (attività essenziali e quelle connesse ai diritti umani) è stata abbandonata a favore di tre obiettivi che includono tre gruppi principali di soggetti interessati:
- Lavoratori: lavoro dignitoso (compresi i lavoratori a catena di valore), concetto che include il dialogo sociale, la salute e la sicurezza, e un salario che consenta una vita dignitosa;
- Clienti: standard di vita adeguati e benessere, tra i quali sanità, edilizia popolare e istruzione;
- Comunità: comunità e società inclusive e sostenibili, comprese le infrastrutture economiche di base e l'aiuto alle persone con disabilità a partecipare alla vita sociale.
Tuttavia, vi sarà un'importante differenza con la tassonomia ambientale. A differenza degli obiettivi sociali, la maggior parte degli obiettivi ambientali e i criteri di selezione tecnica possono essere determinati e valutati sulla base della scienza relativa ai cambiamenti climatici e alla conservazione della natura. Al contrario, gli obiettivi sociali e i criteri di selezione saranno inevitabilmente più soggettivi.
Siamo convinti che le tassonomie della finanza sostenibile svolgeranno un ruolo sempre più importante nell'orientare i capitali verso le attività sostenibili. Essi dovrebbero costituire la base per i sistemi di etichettatura dei fondi d'investimento verdi, la classificazione sostenibile per le attività delle società e la certificazione dei green bond emessi ai sensi della proposta norma UE per i green bond.
L'importanza dei social...
I social bond sono apparsi meno di dieci anni fa, ma il loro impatto è già avvertito in tutto il mondo. Sono diventati indispensabili per i governi centrali e locali, le istituzioni finanziarie internazionali e le imprese come fonte di finanziamento per un futuro più equo e sostenibile.
La pandemia di COVID-19 ha posto i fattori sociali al centro della scena, e gli emittenti del settore pubblico in particolare non hanno perso tempo per utilizzare i social bond al fine di dare una scossa alla nuova agenda. Queste obbligazioni sono state utilizzate in modo significativo per finanziare un'ampia gamma di programmi di ripresa legati alla pandemia e le emissioni di bond social sono esplose.
Riteniamo che il mercato dei social bond continuerà a essere una storia di successo per diverse ragioni. I social bond sono ora ampiamente utilizzati per i principali progetti del settore pubblico sostenibile. Inoltre, le obbligazioni aziendali riducono sempre di più un'ampia gamma di rischi sociali che hanno un impatto sulle attività. Infine, la tassonomia sostenibile contribuirà a fornire un quadro normativo, stimolando ulteriormente l'attrattiva dei social bond
La tassonomia sociale può fare molto per aiutare i social bond a convergere verso OSS dell'ONU e siamo ottimisti sul fatto che le soluzioni globali possano avere un grande successo nel raggiungerli. Riteniamo inoltre che la tassonomia sociale possa contribuire alla transizione verde, agevolando modi socialmente inclusivi per fornire a tutti l'accesso all'energia pulita entro il 2030. Se, come speriamo, entreranno in vigore le regole della tassonomia sociale dell'Unione europea, gli investitori beneficerebbero dal raggiungimento di questi criteri e dall'allineamento a pieno al nuovo quadro.
Céline Deroux, Fixed income strategist
Lucia Meloni, Lead Esg analyst, Esg investments & research
Philippe Dehoux, Head of global bonds
Vincent Compiègne, Deputy global head of Esg investments & research
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