L'ambiziosa strada verso la ripresa (green)

Gloria Grigolon
Gloria Grigolon
22.4.2021
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Impegnarsi con le aziende in cui si investe per l'attuazione di politiche sostenibili, eque e ad impatto positivo. Nell'attuale contesto economico e sociale complesso, l'attuazione dei giusti obiettivi di engagement può portare ad una ripresa sostenibile

Nel 2020, le azioni di engagement di LGIM con le aziende sono cresciute del 21%

LGIM ha aumentato l’attenzione sulla questione della diversity (di genere ed etnica), nonché sulla minaccia di lungo termine del cambiamento climatico

Nel suo decimo “Active Ownership” report annuale Legal & General Investment Management (LGIM) rivela come, nel corso del 2020, le azioni di engagement con le aziende siano cresciute del 21%, continuando ad esercitare il suo diritto di voto a livello globale ed opponendosi all'elezione di oltre 4.700 amministratori di società non compliant coi principi di sostenibilità.

Il fine? Generare cambiamenti positivi nelle aziende in cui investe.

Importanza dell'individuo e dell'engagement


Oltre (e forse anche grazie) alla pandemia da coronavirus, che ha riacceso l'importanza sull'individuo, il 2020 è stato un anno eccezionale per l'engagement. A marzo, LGIM ha scritto alle aziende presentando suggerimenti costruttivi su come affrontare la pandemia in corso e i relativi lockdown, suggerendo di fornire sostegno ai dipendenti e contribuendo alla raccolta di capitali.

A temi già noti, quali l'atteggiamento attivo alla tutela ambientale, la retribuzione dei dirigenti e la composizione dei consigli di amministrazione, LGIM ha aumentato l'attenzione sulla questione della diversity (di genere ed etnica), nonché sulla minaccia di lungo termine del cambiamento climatico.

Riguardo al primo degli ultimi due punti, LGIM ha avviato campagne di alto profilo per promuovere una maggiore diversity etnica all'interno dei consigli di amministrazione, impegnandosi nel contempo sulla differenza di genere e di leadership, un problema noto in Giappone.
Tema centrale, ancora una volta, resta quello del cambiamento climatico.

LGIM, l'impegno al cambiamento climatico


A riguardo, il team di Investment Stewardship di LGIM si è impegnato con le aziende nel 2020, per rafforzare le proprie soluzioni climatiche per i clienti.

L'ha fatto, si legge dal comunicato dell'azienda, in vario modo: estendendo il proprio programma di engagement del Climate Impact Pledge a un numero maggiore di aziende, con sanzioni tramite voto e disinvestimenti applicate a più fondi per le aziende che non rispettano gli standard minimi; pubblicando sul proprio sito web i dati relativi all'impegno verso il tema del cambiamento climatico di società a livello globale; rafforzando il modo in cui i fund manager e gli analisti utilizzano i dati sul clima e le loro competenze, portando ad azioni di investimento tangibili; ampliando la gamma di soluzioni di investimento a basse emissioni di CO2, tra cui energia pulita, strategie senza combustibili fossili sviluppate con i principali asset owner e prodotti che sovrappesano i green bond e il debito di società con buoni punteggi ESG.

Verso una ripresa green?


LGIM ha continuato a promuovere politiche a sostegno di ambiziose azioni per il clima verso una ripresa sostenibile, una cosiddetta green recovery, sviluppando un nuovo framework sul rischio climatico.

"Destination@Risk" consente a LGIM di quantificare i rischi fisici e di transizione all'interno dei portafogli di investimento in molti scenari climatici, incluso uno scenario inferiore a 2°C in linea con l'accordo di Parigi.
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