«La resilienza misura come si cade, non come ci si rialza», afferma il professor Rocco Ciciretti, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, parlando di investimenti sostenibili e rischio sistemico. L'occasione è quella del webinar Assoreti Formazione Studi e Ricerche del 7 aprile 2021. In caso di shock esogeno (come il covid), tutti i portafogli «cadono», le vendite possono arrivare a pioggia. Ma le analisi del professore hanno mostrato che, quando si vende l'1% di un portafoglio, la perdita relativa dei portafogli “non sostenibili” ovvero con basso valore dei principi Esg (ambientali, sociali, di governance) arriva al 4%. Quattro volte di più. Ed è ancora più pronunciata se si tratta di una vendita veloce (quick liquidation).
In generale, emerge dall'incontro in streaming che in Italia in seguito alla pandemia è cresciuta la familiarità verso gli investimenti sostenibili e le tematiche Esg. «C'è una conoscenza sempre più diffusa sui prodotti di investimento socialmente responsabili» e la crisi ha posto l'accento «sui temi degli investimenti sostenibili e dell'economia circolare», ma bisogna vincere ancora una certa diffidenza dice Paolo Soccorso, dell'ufficio studi economici della Consob, presentando l'indagine 2020 sulla relazione consulente-cliente. Dallo studio emerge infatti che solamente il 19% degli investitori dichiara di possedere prodotti finanziari sostenibili. Solo il 13% si ritiene ben informato, a fronte di un 26% che si riconosce una conoscenza basilare.
In particolare, emergono «alcune aree di miglioramento nella comunicazione tra consulente e cliente», aggiunge Soccorso. Formazione, educazione finanziaria e sostenibilità sono le parole chiave nel rapporto consulente-cliente, dice
Sabrina Scarito, di
Assoreti Formazione e docente all'Università di Bologna e alla Luiss di Roma. Soprattuto, in merito alla sostenibilità, «l'attenzione aumenta, ma
i professionisti dichiarano una conoscenza di base nel 38% dei casi e avanzata nel 17%», prosegue Scarito, citando il rapporto della Consob.
Ma cos'è che allontana alcuni investitori dagli investimenti sostenibili? «Il timore di bassi rendimenti, la mancanza di proposte commerciali e il sospetto che si tratti solo di marketing». L'ombra del
greenwashing si allunga sul rifiuto degli investimenti sostenibili.
I clienti sottovalutano il ruolo informativo dei consulenti, «ma una buona consulenza è importante per tutti, a prescindere dalle risorse finanziarie a disposizione. Essa aiuta a gestire meglio le risorse finanziarie e a superare le distorsioni comportamentali umane e la loro irrazionalità».