Finanza sostenibile: da nicchia a mainstream degli investimenti

Al via la 10a edizione della settimana Sri, il principale evento in Italia sulla finanza sostenibile, nel quale è emerso un nuovo scenario di riferimento nel modo di investire degli italiani post pandemia
Nel biennio 2020-21, una parte significativa degli italiani (27% degli intervistati) ha incrementato la quota dei propri risparmi e investimenti rispetto al consueto
Nel 2021, i risparmiatori che conoscono o hanno almeno sentito parlare di investimenti sostenibili sono aumentati di 20 punti percentuali rispetto al 2019, raggiungendo il 77% degli intervistati
Cresce anche la quota di coloro che hanno investito in prodotti Sri, o in aziende con precise politiche di sostenibilità sociale e/o ambientale: nel 2021 sono il 18%, contro il 14% del 2019
“La ricerca evidenzia il forte impatto della pandemia sulle scelte finanziarie delle risparmiatrici e dei risparmiatori italiani”, ha spiegato Lovera. Dello stesso avviso Pizzoglio, che però ha aggiunto che “occorre sostenere questo interesse aiutando i risparmiatori a migliorare le loro conoscenze di base e più in generale l'educazione finanziaria. L'attenzione alla sostenibilità è e sarà un fondamentale driver della reputazione delle aziende e delle banche”.
Dall'indagine è risultato che quasi la metà dei risparmiatori ha modificato o sta modificando in modo rilevante le proprie abitudini finanziarie a seguito dell'emergenza sanitaria. Se, infatti, da un lato sono aumentati gli individui che vivono in povertà assoluta (9,4% secondo l'Istat, contro il 7,7% nel 2019), dall'altro il 27% degli italiani ha incrementato la quota dei propri risparmi e investimenti rispetto a prima. E in questo contesto, un ruolo sempre più importante è occupato dagli investimenti sostenibili, con l'82% dei risparmiatori che ha dichiarato che nelle scelte di investimento i temi Esg sono molto o abbastanza importanti.
In genere, si conferma il trend della maggiore prudenza, con il 66% dei risparmiatori intervistati che predilige investimenti a basso rischio (il dato è in crescita rispetto al 55% del 2018). Quanto ai settori in cui investire, un risparmiatore su due ritiene che la pandemia abbia reso finanziariamente più attrattivi alcuni comparti, quali: farmaceutico (citato dal 65%), sanitario (63%), tecnologico o digitale (56%) e, in misura minore, energetico (35%) e mobilità elettrica (28%).
"Il 77% dei risparmiatori conosce i prodotti finanziari sostenibili e il 18% li ha già scelti, constatandone la validità. I risultati della ricerca delineano, quindi, un quadro molto positivo del mercato retail, che ci fa guardare al futuro con grande ottimismo e conferma l'importanza del lavoro di sensibilizzazione ed educazione finanziaria svolto in questi 20 anni di attività dal Forum per la Finanza Sostenibile”, ha commentato il presidente del Forum, Gian Franco Giannini Guazzugli.
Dalla ricerca è emersa poi anche la tendenza di un maggior bisogno di consapevolezza e controllo sui propri investimenti e la necessità di affidarsi a consulenti esperti: hanno dichiarato, infatti, di farlo 7 intervistati su 10 e quasi 9 su 10 se si considerano i soli sottoscrittori di prodotti Sri.
“La categoria (dei cf, ndr) contribuisce da sempre a rafforzare la sostenibilità e la robustezza di un modello socio-economico in continua evoluzione, incoraggiando i cittadini a intraprendere scelte consapevoli e coerenti con una visione solidale del futuro”, ha poi proseguito Luigi Conte, presidente, Anasf (Associazione nazionale consulenti finanziari), che ha precisato: “Per questa ragione noi consulenti finanziari sentiamo la responsabilità di coltivare un modello di formazione e informazione finalizzato a determinare i caratteri distintivi di un processo che riporti l'essere umano al centro della scena”.
L'evento si chiuso, infine, con una tavola rotonda alla quale hanno partecipato Lorenzo Alfieri (Jp Morgan Asset Management), Barbara Galliano (Natixis Investment Managers), Roberto Grossi (Etica Sgr) e Alessandro Marchesin (Sella Sgr), che hanno fornito un quadro delle mosse del sistema bancario e finanziario sul sistema imprenditoriale italiano.