Etf sri: 75 in più su Borsa Italiana nell'anno della crisi

13.1.2021
Tempo di lettura: 3'
La crisi pandemica non frena la corsa degli etf sri: solo nel secondo semestre hanno debuttato su Borsa Italiana 35 cloni sostenibili e altri tre hanno adottato un indice esg, per un incremento totale da inizio anno pari a 75. Ecco tutti i dati, aggiornati a dicembre, dell'Atlante Sri di EticaNews
Nel 2020 sono approdati su EtfPlus 124 etf, di cui 66 di matrice socialmente responsabile (31 nel primo semestre e 35 nel secondo)
Tra le società di gestione che riportano il numero più elevato di etf sri spicca Ubs Am, con 36 cloni. Segue Lyxor Etf con 34
Non si arresta la corsa dei prodotti sostenibili e responsabili nell'anno della crisi. Secondo gli ultimi dati dell'Atlante sri di EticaNews, nel secondo semestre del 2020 hanno debuttato sul mercato telematico di Borsa Italiana 35 etf con un'impostazione sri (sustainable and responsible investment) e tre con un indice esg (environmental, social, governance) per un incremento totale su dodici mesi pari a 75.
Nel corso dell'anno, spiega EticaNews, hanno fatto il loro ingresso su EtfPlus (il mercato regolamentato telematico di Piazza Affari interamente dedicato alla negoziazione in tempo reale degli strumenti che replicano l'andamento di indici e di singole materie prime: etf, etf strutturati, etf a gestione attiva ed etc/etn, ndr) 124 etf, di cui 66 a matrice socialmente responsabile (31 nel primo semestre e 35 nel secondo). Un cluster al quale si accompagnano nove etf “i cui parametri di riferimento nel corso dell'anno sono stati sostituiti da altri indici legati ai criteri esg”, precisa la testata di Et.group.
Un trend che sembrerebbe confermare l'andamento degli ultimi tre anni (tenendo conto della data di inizio della negoziazione su EtfPlus, che non necessariamente corrisponde alla data di avvio del fondo). Nel 2017, in particolare, si contavano su EtfPlus 23 etf sri, scivolati in positivo a 50 nel 2018, raddoppiati a 105 nel 2019, per poi raggiungere i 180 nel 2020.
Un trend che sembrerebbe confermare l'andamento degli ultimi tre anni (tenendo conto della data di inizio della negoziazione su EtfPlus, che non necessariamente corrisponde alla data di avvio del fondo). Nel 2017, in particolare, si contavano su EtfPlus 23 etf sri, scivolati in positivo a 50 nel 2018, raddoppiati a 105 nel 2019, per poi raggiungere i 180 nel 2020.

Fonte: elaborazione EticaNews sul database atlante.Sri e la piattaforma MoneyMate (dati al 31/12/2020)
Come anticipato, dunque, negli ultimi sei mesi dell'anno pandemico sono approdati su Borsa Italiana 35 nuovi etf sri, emessi da 14 case di gestione. Si distingue tra le altre Lyxor etf con 10 nuovi cloni al debutto, di cui uno sui green bond, uno focalizzato sui catholic principles esg, quattro sul cambiamento climatico e ulteriori quattro che replicano indici S&P Paris-Aligned Climate. Al secondo posto per quantità di prodotti si posiziona Hsbc global asset management, che lo scorso anno ha segnato il suo esordio con sei etf sri (azionari). Segue Dws Xtrackers con quattro etf esg (due azionari e due obbligazionari), Amundi etf e Legal&General im. Per non dimenticare poi Bnp Paribas am, Franklin Templeton e Ubs am (con due etf sri ognuna), ma anche Credit Suisse, J.P. Morgan, Ossiam e State street global advisors (con un nuovo etf sri), e infine Rize etf e HanEtf con il primo prodotto socialmente responsabile. Complessivamente, invece, Ubs am guadagna la vetta del podio con 36 cloni sostenibili, accompagnata da Lyxor etf (34 etf) e Bnp Paribas am (21 etf). Chiudono la top5 iShares by Blackrock (17) e Amundi etf (13).
Dal punto di vista delle categorie, infine, il 61% del totale degli sri quotati su Borsa Italiana sono azionari, seguiti dagli obbligazionari (25%) e dai tematici (14%). Gli obbligazionari, nel dettaglio, si distinguono in obbligazionari corporate (17%), obbligazionari breve termine (3%), obbligazionari governativi (3%) e green bond (2%).
Dal punto di vista delle categorie, infine, il 61% del totale degli sri quotati su Borsa Italiana sono azionari, seguiti dagli obbligazionari (25%) e dai tematici (14%). Gli obbligazionari, nel dettaglio, si distinguono in obbligazionari corporate (17%), obbligazionari breve termine (3%), obbligazionari governativi (3%) e green bond (2%).