Le stampe di Dürer e l’alternativa al deaccessioning dei musei

Alice Trioschi
Alice Trioschi
9.8.2023
Tempo di lettura: 3'
Il duo artistico svedese Goldin+Senneby - in collaborazione con l'economista culturale della Manchester Business School Ismail Ertürk - ha recentemente elaborato una nuova teoria artistica, alternativa al deaccessioning museale, coinvolgendo l'opera Melencolia I (1514) di Albrecht Dürer

Il duo artistico svedese Goldin+Senneby - in collaborazione con l'economista culturale della Manchester Business School Ismail Ertürk - ha recentemente elaborato una nuova teoria artistica, alternativa al deaccessioning museale, coinvolgendo l'opera Melencolia I (1514) di Albrecht Dürer. Melencolia I è una delle stampe più famose e misteriose del mondo, non essendo ancora oggi noto il significato stesso dell'opera (nonostante molteplici siano state le interpretazioni attribuitegli dagli studiosi nel corso dei secoli). Il disegno originario di Dürer rappresenta la "Malinconia" (identificata nell'antica Grecia come uno dei quattro tratti caratteriali insieme a quello collerico, flemmatico e sanguigno) personificata nella figura di una donna alata e sormontata dalle innovazioni meccaniche e scientifiche dell'epoca. La protagonista della stampa sembra in qualche modo frustrata dalla momentanea mancanza di creatività, come lasciano intendere gli oggetti che la circondano indicando il passare del tempo: una clessidra, una meridiana e un calendario basato sul "quadrato magico".


Prendendo come base una delle storiche stampe di Melencolia I della Whitworth Art Gallery, il duo concettuale e il produttore di banconote ungherese Jura (con un lavoro di scanning e 3D printing) hanno ricreato una copia dello stampo originale di Dürer. Grazie a quest'ultimo, hanno poi prodotto su carta del sedicesimo secolo 18 stampe vendute ai collezionisti per 5.000 pound l'una. Le stampe, denominate Quantitative Melencolia in riferimento al processo di "quantitative easing" utilizzato durante la crisi finanziaria del 2007, propongono di fatto una nuova modalità di guadagno per i musei alternativa al deaccessioning. L'intento è quello di continuare a stampare copie di Quantitative Melencolia su carta moderna e venderle durante le esposizioni del museo e nel gift shop. Sulla base della teoria e del lavoro di Goldin+Senneby, la Whitworth Art Gallery ha inoltre aperto due mostre temporanee, Albrecht Dürer 's Material World e Economics: The Blockbuster, attirando nuovi visitatori al museo.


"Dürer è stato un businessman di successo durante la nascita delle stampe industriali, non solo producendo nuove immagini, ma anche nuove forme di circolazione" ha dichiarato il duo. "In un certo senso, Quantitative Melencolia continua il business delle stampe di Dürer [...] Si potrebbe persino dire che il nostro progetto propone una nuova forma di conservazione, che riattiva un processo artistico piuttosto che conservare meramente un'opera d'arte".


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Esperta d'arte e del suo mercato, Alice ha lavorato nell'ufficio stampa di Christie's a Londra, occupandosi della relazioni interne ed esterne con i giornalisti. Dopo aver collaborato con Camera Arbitrale per la risoluzione di conflitti d'arte e beni culturali, oggi lavora per Fondazione Human Technopole occupandosi degli aspetti legali riguardanti il mondo della ricerca scientifica.

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