Collezionismo di orologi e nft: davvero i token saranno la svolta?

Artigianato di lusso e nft non sono incompatibili. Che si tratti di gioielli o di orologi, i non fungible token possono rappresentare un complemento (e un potenziamento) del mercato. «La realtà fisica della lucidatura di un ponte del tourbillon non esclude la tokenizzazione degli orologi sulla blockchain», afferma James Gurney (cofondatore dello studio di consulenza McKay Gurney) sul Luxury Insights Report di ArtTactic e Cultural Communications su ndt, blockchain e il futuro dei collezionabili. «Sebbene nello spazio digitale non esista un collegamento diretto con l'artigianato di pregio, ci sono grandi potenzialità. La tecnologia blockchain sta già trasformando la catena produttiva dei manufatti di lusso, come prodotti, acquistati e posseduti. I registri di proprietà cartacei sono stati sostituiti dagli equivalenti digitali, più efficienti. Tra i primi ad adottare questo sistema sono state case indipendenti come Ressence e Frederique Constant».
Il primo marchio svizzero ad abbracciare la svolta digitale è stato il disruptor SevenFriday, che già nel 2016 aveva adottato i chip NFC (Near-field communication – un processo che consente la comunicazione tra due dispositivi elettronici a una distanza di 4 cm), simili a quelli presenti nelle carte bancarie e di viaggio. Grazie a una app, il chip NFC va oltre la sola autenticazione dell'orologio e dà accesso alla community UPO7F (United People of SevenFriday), che apre la possibilità di fare esperienze, anteprime sui prodotti in uscita, inviti a eventi, ecc. Prosegue l’esperto: «Vale la pena di ricordare che SevenFriday si è fatto un nome offrendo orologi accessibili ma con un buon senso dell'orologeria, un’alternativa sicura per i proprietari di modelli costosi come Greubel Forsey e FP Journe. I grossi gruppi come Richemont e LVMH sono in ritardo sul tech dei token, ma stanno investendo molto: entrambi sono membri dell'Aura Blockchain Consortium».
IWC e Panerai hanno collaborato con Arianee, uno sviluppatore specializzato in nft, per progettare esperienze e architetture di token. L’anno scorso, il lancio del Radiomir Eilean Experience Edition di Panerai prevedeva in abbinamento all'acquisto fisico a una suite di esperienze accessibili solo tramite nft ispirate all'Eilean, lo yacht d'epoca restaurato dal marchio. Ad oggi comunque sono poche le offerte di mercato privilegianti gli nft rispetto ai prodotti fisici. Hanno venduto bene in asta le versioni digitali collegate agli nft di modelli originali di Gerald Genta. Il club Nimany, pensato per i possessori di nft su orologi, sta avendo successo.
La blockchain presenta evidenti vantaggi nel mercato dell'usato, dove può essere utilizzata allo stesso tempo per l'autenticazione e i servizi di deposito a garanzia. La piattaforma 4K.com consente agli utenti di convertire beni fisici detenuti a livello centrale, come un orologio raro, in un nft che può essere scambiato, utilizzato come garanzia o anche affittato. Il cerchio si chiude solo quando l'nft viene restituito alla piattaforma e l'orologio viene restituito al titolare. Watchbox, Chrono24 e Watchfinder stanno introducendo l'autenticazione via nft.
Oltre il 60% (dato Deloitte) dei marchi di orologi ha investito in progetti di mercato vintage certificato nft. In collaborazione con Watchfinder, IWC offre ai consumatori la possibilità di aggiornare i propri orologi tramite certificato digitale in Francia, Germania, Hong Kong e Regno Unito. La startup Origyn ha lanciato un'applicazione che utilizza la fotografia ad alta risoluzione per creare un'impronta digitale biometrica per gli orologi d'epoca altrimenti non autenticabili. Il piacere di possedere un orologio fisico non sarà mai sostituito da un nft (se non forse nel metaverso…), ma secondo gli esperti del Luxury Insights Report i non fungible token avranno un futuro brillante nel mondo dell'orologeria per il loro ruolo chiave nell’autenticazione, certificazione del valore e della provenienza, nonché sblocco di contenuti esperienziali.