Asta orologi, chi vincerà fra Rolex e Breguet?

Teresa Scarale
Teresa Scarale
25.11.2022
Tempo di lettura: 2'
Dopo il successo di The One. For Passionate Only, Cambi Aste ha messo nell’agenda di fine novembre un altro appuntamento per i collezionisti di segnatempo vintage

L’asta precedente dedicata agli orologi di lusso, The One. For Passionate Only, aveva messo a segno per Cambi Aste un risultato record in termini di aggiudicato. La prossima, in programma a Milano per il 30 novembre, mira a replicarne il risultato, se non a superarlo. Le premesse ci sono tutte: il catalogo accoglie 227 lotti, fra cui autentiche chicche di cui i collezionisti sono sempre alla ricerca.

Innanzitutto, il Breguet che qui compare nella foto di apertura: un vero pezzo di storia dell’orologeria, ovvero il modello Classique Complication Tourbillon ref 5357 in platino (Stima: 35.000 - 50.000 €). L’anno di produzione del pezzo è in realtà il 2000, ma la tecnologia che lo caratterizza è quella della complicazione Tourbillon, uno dei più sofisticati sistemi di compensazione delle irregolarità di marcia, brevettata da Abraham-Louis Breguet in persona nel 1801.

 

Non possono mancare i Rolex, vista la fame costante del collezionismo per questo marchio. Si segnalano un rarissimo cronografo del brand, modello a due contatori da polso monopulsante in acciaio referenza 2021 (Stima: 30.000 - 50.000 €). La referenza 2021 è riconosciuta come il primo cronografo da Polso che Rolex abbia mai prodotto. Ciò ne fa uno dei modelli più rari e ricercati dai collezionisti. In particolare, il lotto in questione presenta un quadrante metallico, una delle prime prove per Rolex, dal momento che questi modelli presentavano solitamente un quadrante in smalto.

 

Sempre di Rolex vi è poi un Daytona ref 16519 in oro bianco 18k con quadrante in Sodalite e indici in brillanti (Stima: 50.000 - 70.000 €). I quadranti in pietra sono estremamente ricercati. Ogni pezzo presenta caratteristiche uniche grazie alla materia di cui è fatto, difficile da plasmare. Soprattutto quando, come in questo caso, vi sono anche diamanti incastonati al posto degli indici.

 

Il sempre ricercato Cosmograph Daytona è presente con la referenza 6265 in acciaio. Vanta tre contatori con lunetta tachimetrica (Stima: 55.000 - 70.000 €). Questa referenza è stata in produzione dalla fine degli anni ’60 fino al 1987. Da metà anni ‘70 fu introdotta la presente versione di quadranti con la scritta "Daytona" rossa (soprannominata “Big Red”) posta sopra al contatore a ore sei.

 

Poteva assentarsi dal catalogo Patek Philippe? Certamente no. La casa svizzera è rappresentata da un Nautilus ref 3712 in acciaio con fasi lunari riserva di carica a ore sette (stima: 80.000 - 160.000 €). Si tratta di un modello estremamente raro, rimasto in produzione per poco più di otto mesi con una tiratura stimata di circa 1000 esemplari. Il suo tratto distintivo risiede nell'indicazione della riserva di carica: al posto dei quattro pallini rossi, se ne trovano solo tre, peculiarità che gli ha valso l’appellativo di "Three Dots".

 

Di Patek Philippe è un rarissimo "Tasti Tondi" ref 1463 in oro giallo 18k con indici Index e numeri Arabi, Referenza 1463 (stima: 120.000 - 160.000 €). La referenza 1463 è una delle più rare e ricercate dai collezionisti di Patek Philippe per la sua forma robusta e sportiva. Questo modello, introdotto nel 1940, è il primo cronografo Patek Philippe impermeabile grazie ai pulsanti a pompa e il fondello a vite punzonato François Borgel. Con una produzione di soli 750 esemplari è uno dei Patek più rari da trovare.


Caporedattore Pleasure Asset. Giornalista professionista, garganica, è laureata in Discipline Economiche e Sociali presso l'Università Bocconi di Milano. Scrive di finanza, economia, mercati dell'arte e del lusso. In We Wealth dalla sua fondazione

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