Penny Black 1840 l’antico francobollo diventa un nft

L’iconico Penny Black del 1840 è diventato un nft. O meglio, sono stati creati 3224 francobolli – battezzati “CryptoPenny” – in 12 diversi colorazioni, come da immagine di apertura, ad opera della società BlabarLAB. Il progetto prende il nome di CryptoPennyBlack.
Nel singolo nft sono riportate delle lettere che ne indicano la posizione relativa del francobollo nella tavola, suddivisa in 12 colonne per 10 righe. La prima tavola, di 240 esemplari, verrà messa in vendita a fine luglio 2022 sui marketplace OpenSea e Rarible.
Con il progetto, il team BlabarLAB vuole rivoluzionare il modo di collezionare nft, spostando l’attenzione dalla rarità̀ assoluta del singolo nft alla rarità̀ relativa, come nel sistema di collezionismo “analogico” dei francobolli. «Si tratta di un concetto intrinseco nel collezionismo, che in quanto attività umana è trasferibile facilmente dall’analogico al digitale», commenta Valentina Busi, project manager di BlabarLAB.
«Si tratta di un progetto nato per durare nel tempo»: con i proventi delle vendite dei crypto penny black verrà realizzato uno spazio virtuale nel metaverso. Vi si terranno mostre permanenti ed eventi. Inoltre, una volta all’anno, un’esposizione competitiva aperta a tutti i possessori di almeno quattro crypto penny.
L’attuale trend discendente del valore delle criptovalute (e tramite esse, dei crypto asset) non sembra preoccupare affatto la società che si è occupata della traduzione in nft dei vecchi penny black. «Le criptovalute per alcuni sono monete virtuali, per altri una riserva di valore. In realtà nessuno sa esattamente cosa saranno nel futuro e come si evolveranno, per noi sono un mezzo, un mezzo unico grazie al quale è stato possibile lo sviluppo dell’arte digitale attraverso gli nft».