Trasfigurativo e vitale. Il cromatismo di Richter accende l'autunno delle aste

La stima è disponibile su richiesta, ma è altamente probabile che gli zeri siano sette. Si sta parlando di un monumentale dittico (2,6 metri di altezza x 4 metri di larghezza in totale) della serie Abstraktes Bild di Gerhard Richter (1932, Dresda), dipinto nel 1987. La casa d’aste Phillips – fresca di apertura anche a Milano – ha annunciato che l’opera sarà uno dei lotti di punta delle sue aste autunnali. «Una pietra miliare» la definisce Jeremiah Evarts, vicepresidente per le Americhe e specialista senior internazionale per l’arte del XX secolo e contemporanea di Phillips. «Un esempio imponente del più significativo corpus di opere della carriera di Richter fino a oggi».
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Le immagini astratte di Gerhard Richter
“Immagine astratta” (questo vuol dire in tedesco Abstraktes Bild) esemplifica il talento di colorista di Richter, il suo virtuosismo nell’uso della spatola che aveva iniziato ad adoperare nelle opere astratte solo nel 1986. Dunque un’opera preziosa, una delle prime prodotte dopo che l’artista si era allontanato dalla pittura figurativa e fotografica; tecnica, quella della foto-pittura, protagonista invece della sua ricerca artistica iniziata negli anni del secondo dopoguerra e culminata negli anni '60, molto apprezzata dai collezionisti, fra cui Eric Clapton, grande collezionista di Gerhard Richter.
Gerhard Richter ed Eric Clapton, questione di record d’asta
Fu infatti un quadro appartenente al musicista, Abstraktes Bild (809-4), a rendere per diversi anni Richter il pittore vivente più pagato: Clapton lo aveva venduto tramite Sotheby’s nel 2012 per 34,2 milioni di dollari, a quell’epoca la cifra più alta mai pagata per un quadro di artista vivente. Il cantante aveva acquistato lo stesso quadro per 3,4 milioni. Ma i record per Richter ed Eric Clapton non erano ancora finiti: sarebbe toccato al foto-quadro dedicato a Milano, Domplatz, Mailand (Cathedral Square, Milan), superare quel massimo con 37.125.000 dollari nel maggio 2013 da Sotheby's New York. Per la cronaca: il pittore vivente più pagato oggi è David Hockney (Portrait of an Artist (Pool with Two Figures), 1972, 90,3 milioni di dollari); l’artista, Jeff Koons (Rabbit, 1986, 91,1 milioni di dollari).
Monumentale ed emotiva, la tela di Richter in asta da Phillips
La tela in asta da Phillips nell’autunno 2023 in particolare cattura il movimento fisico dell'artista durante il processo di pittura. Esprime tutta la potenza esplosiva dell’atto creativo del pittore di Dresda, la profondità cromatica della sua opera e la risonanza emotiva che avrebbero visto Richter stagliarsi come uno dei pittori astratti più profondi della sua generazione. Notevole il pedigree espositivo della tela. L'opera è stata esposta per la prima volta alla Durand-Dessert di Parigi nel 1988. Un decennio dopo, era alla Carnegie International. In generale, secondo gli esperti di Phillips e non solo, il decennio più ambito dai collezionisti di Richter è quello degli anni ’80 del XX secolo. Dal più recente Art Intelligence report di Artnet si evince che il pittore è stato il più pagato nel primo semestre 2023 nel segmento degli artisti del dopoguerra, proprio grazie a un Abstraktes Bild del 1986.
Un pedigree espositivo eccellente
Oltre a questo Abstraktes Bild del 1987, ne esiste un altro di dimensioni altrettanto mastodontiche, collocato nel Museu Coleção Berardo di Lisbona. Simili Abstrakte Bilder del periodo 1986-1989 puntellano stimate collezioni. – tanto pubbliche che private – in tutto il mondo, tra cui quelle del San Francisco Museum of Modern Art, dell'Ergo Versicherungsgruppe AG, di Düsseldorf, dell'Instituto do Patrimônio Histórico e Artístico Nacional, di San Paolo, del Carré d'Art, di Nîmes, della Landesbank Baden-Württemberg, di Stoccarda, del Montreal Museum of Fine Arts e del Saint Louis Art Museum. Quest’ultimo possiede i seminali dipinti November, Dezember, Januar del 1989.
Una vita da film
La storia artistica e personale di Gerhard, figlio degli anni bui della cortina di ferro nella Germania Est, è raccontata magistralmente da Florian Henckel von Donnersmarck (regista de Le vite degli altri) nel film Werk ohne Autor (Opere senza autore, in italiano purtroppo reso al singolare, Opera senza autore), presentato alla 75esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, nel 2018. Dopo un tour a Taipei e Hong Kong, il monumentale Abstraktes Bild del 1987 sarà esposto a New York in vista della Evening Sale of 20th Century & Contemporary Art di Phillips.