Lisetta Carmi, il saluto della fotografia artistica

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Deceduta il 5 luglio scorso Lisetta Carmi è stata una delle fotografe italiane più apprezzate anche a livello internazionale. Ha anticipato i tempi nel documentare in modo artistico “le tensioni tra classi, le questioni di genere, le visioni tra erotismo e potere”. Per questo le sarà attribuito il premio “Italics d’oro” in occasione della seconda edizione di Panorama, la mostra d’arte diffusa che si terrà a Monopoli dal 1° al 4 settembre

La recente scomparsa dell’artista, avvenuta a Cisternino all’età di 98 anni, richiama l’attenzione sulle sue potenti immagini realizzate a partire dagli anni ’60 dedicate ai temi sociali controversi. Come quello dei portuali di Genova e dei travestiti del ghetto ebraico. La Carmi è nota anche per i reportage in Sardegna e dell’Italsider di Genova. Ha chiuso la sua carriera da fotografa con i ritratti di artisti e personaggi famosi. 

Nata a Genova nel 1924 da famiglia borghese di origini ebraiche, esiliata in Svizzera e poi rientrata in Italia al termine della guerra, è stata prima musicista, poi fotografa e da ultimo dedita alla meditazione nella Valle d’Itria pugliese dove nel 1979 ha fondato l'ashram per il karma yoga Bhole Baba in onore del guru Babaji Herakhan Baba conosciuto in India durante un viaggio. Non è un caso che di lei si dice abbia avuto cinque vite.

Dal punto di vista della fotografia artistica è considerata “una delle più grandi artiste del Novecento” secondo le parole del Ministro Franceschini pronunciate nel giorno della sua perdita. Anche Italics, il consorzio che riunisce sessanta tra le più autorevoli gallerie italiane di arte contemporanea, moderna e antica, le riconosce un gran merito e il prossimo settembre la celebrerà attribuendole il premio “Italics d’Oro” in occasione della seconda edizione di Panorama, la mostra itinerante che si terrà a Monopoli. 


Toni Thorimbert, Lisetta Carmi, dettaglio.

Il premio, deciso già lo scorso aprile in occasione della presentazione a Venezia della nuova edizione della mostra, le sarà conferito in quanto “Le sue fotografie documentano soggetti e realtà poco rappresentate e sono tra le prime a introdurre un approccio artistico nel lavoro di documentazione fotografica, mettendo in luce le tensioni tra classi, le questioni di genere, visioni tra erotismo e potere”.

L’opera di Lisetta Carmi sarà inoltre la protagonista di un progetto speciale sviluppato in collaborazione con il festival internazionale di fotografia e arte PhEST – See Beyond the Sea che prevede una mostra di scatti inediti realizzati nel 1960 tra la Puglia e la Basilicata. Regioni queste in cui la Carmi ha iniziato la sua esperienza fotografica da autodidatta. La mostra sarà presentata in anteprima durante il conferimento del premio Italics il 2 settembre 2022 e resterà aperta al pubblico per tutta la durata del festival, dal 9 settembre al 1° novembre 2022.

A livello collezionistico sono le immagini sulla vita dei travestiti a Genova, realizzate a cavallo tra gli anni ’60 e 70’, a rappresentare i lavori più apprezzati. Uomini messi da parte dalla società civile su cui si concentra invece lo sguardo della fotografa che sa coglierne la profonda umanità e dignità. Molto ricercate dal mercato sono anche le immagini sul porto di Genova che delineano il tema del lavoro e il rapporto profondo ma al tempo stesso contraddittorio con la città. 

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Specializzato in diritto tributario presso la Business School de Il Sole 24 ore e poi in diritto e fiscalità dell’arte, dal 2004 è iscritto all’Albo degli Avvocati di Milano ed è abilitato alla difesa in Corte di Cassazione. La sua attività si incentra prevalentemente sulla consulenza giuridica e fiscale applicata all’impiego del capitale, agli investimenti e al business. E’ partner di Cavalluzzo Rizzi Caldart, studio boutique del centro di Milano. Dal 2019 collabora con We Wealth su temi legati ai beni da collezione e investimento.

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