Pollock, un "pavimento" fatto di nft

Intitolata " Beyond the Edge ", la serie pubblicata dallo studio di Pollock in collaborazione con la piattaforma Web3 Iconic ha offerto ai collezionisti quattro singoli nft che riproducevano le immagini del pavimento del suo atelier macchiato di vernice. Dei veri e propri quadri espressionisti, in tutto 125 riproduzioni di cui 100 singole e 25 composte da un set di tutti e quattro gli nft al prezzo di 0,8 ETH circa 1.500 dollari ciascuno. Ogni nft è stato fornito anche della relativa stampa di qualità museale numerata a mano dallo Studio di Pollock.
In una finestra di due ore e mezza, sono state vendute 440 riproduzioni phygital, con uno degli nft, Convergence, coniato (in gergo tecnico mintato) in soli 32 minuti. I restanti 60 pezzi e stampe in edizione limitata sono stati riservati per una vendita online-only rivolta ad un pubblico di collezionisti più tradizionale.
Ma come è nata l’idea di riprodurre il pavimento dello studio dell’artista e non i suoi quadri?
Intanto bisogna capire che nel dripping, tecnica pittorica utilizzata da Pollock, che consiste nel far gocciolare la vernice direttamente sulla tela posta sul pavimento, il pavimento è fondamentale. “Sul pavimento sono più a mio agio – spiegava Pollock –. Mi sento più vicino, più parte del dipinto, perché in questo modo posso camminarci attorno, lavorare dai quattro lati ed essere letteralmente dentro il dipinto”.
Chris Cummings fondatore e ceo di Iconic disse che nel momento in cui vide il pavimento dello studio di Pollock, capì subito che l’idea di riprodurlo in una serie di nft sarebbe stata un’idea fantastica, molto apprezzata dai collezionisti, non soltanto per la particolarità dei pezzi, ma anche per il fatto che mettono a nudo una parte di Pollock che non sarebbe visibile a tutti. Le copie phygital sono state spedite in 25 paesi diversi e nelle case di appassionati dell’artista. Uno dei top collezionisti che hanno acquistato tutti e quattro gli nft è Pranksy, trentenne collezionista inglese di nft partito da un deposito di 600 usd ed ora top collezionista di oltre 9 milioni di usd di nft, detentore di una delle più grandi collezioni al mondo.
La collezione segna l'ingresso di Pollock nella blockchain, e più che altro, essendo centrata sul pavimento dello studio dell'espressionista astratto molto bene conservato, si possono vedere i resti del suo processo creativo e le tracce del suo lavoro di dipinti come Number 3, 1950 (1950) e Blue Poles: Number 11, 1952 (1952).
"Raggiunge le persone che non possono venire qui e vedere il pavimento da sole - dà loro un'idea dell'importanza di esso come artefatto. Sappiamo dove giacevano certi quadri, quando Pollock ci stava lavorando per via dei colori e dei gesti che sono evidenti sul pavimento. Questo è un modo di mettere in relazione il manufatto con l'arte.” ha affermato Helen A. Harrison, direttrice del Jackson Pollock Studio, aggiungendo che l'offerta di nft basati su quel pavimento ha consentito "un modo di mettere in relazione gli nft con l’artefatto".
Dopo questa prima uscita, la collezione si espanderà ad agosto per includere Ordinals, anch'esso incentrato sul pavimento dello studio, oltre a opere d'arte create da tre artisti digitali. I proventi della vendita di "Beyond the Edge" saranno devoluti alla conservazione e a sostenere il Jackson Pollock Studio.
