L’arte generativa degli nft non si è (mai) fermata

Paola Mascherin
23.6.2023
Tempo di lettura: 3'
Sotheby’s è stata la casa d’aste che si è occupata della vendita delle opere nft del fallito fondo crypto Three Arrows Capital per pagarne i creditori. Per l’arte generativa, una conferma della sua vitalità. Gli artisti più interessanti

Se pensate che la stagione degli nft sia finita, forse vi siete persi l'asta tenuta da Sotheby's New York il 15 giugno 2023, intitolata Grails: Property from an Iconic Digital Art Collection Part II. I 37 lotti dell'asta sono stati selezionati con dovizia e competenza da Michael Bouhanna, Responsabile dell'arte digitale di Sotheby's, tra le centinaia di nft derivanti dal fallito hedge fund di criptovalute Three Arrows Capital


Ogni opera d'arte generativa del lotto ha superato la base d'asta di partenza, realizzando vendite per circa 17 milioni di dollari. Oltre il 50% degli acquirenti aveva meno di 40 anni. Nel complesso si è trattato di un'asta caratterizzata da opere di una certa qualità, dimostrando così che il mercato reagisce e l'attenzione di collezionisti seri si fa sempre più marcata. Bisogna dire che gli nft selezionati per l'asta erano tutti appartenenti alla categoria degli nft generativi e quindi ad una tipologia e non riflette l'intero mercato.


Nft, dall’arte statica all’arte dinamica (Dmitri Cherniak) 

L'arte generativa sposta l'espressione artistica dalla creazione di un singolo pezzo statico alla progettazione di un sistema dinamico e autonomo. Ispirato in parte dall'esplorazione della forma nel Manuale di progettazione grafica di Armin Hofmann pubblicato nel 1965, l’autore che si è distinto in quest’asta è stato Dmitri Cherniak. Il risultato dell'asta è stato pesantemente influenzato dalla sua opera Ringers # 879 che in soli dieci minuti ha raggiunto il doppio della sua base d'asta pari a circa 6,2 milioni di dollari. L'anonimo acquirente, Punk 6529, ha ricevuto insieme all'nft anche una stampa autografata dall'artista. Dmitri Cherniak, canadese ma ora residente a New York City, ha studiato informatica e fisiologia alla McGill University, dove ha iniziato a creare arte utilizzando algoritmi e codici. In qualità di ingegnere del software, Cherniak ha scoperto che la creatività necessaria per automatizzare soluzioni a complessi problemi di ingegneria spesso non veniva riconosciuta e questa consapevolezza lo ha ispirato a incanalare la sua energia creativa verso l'automazione dei sistemi visivi. Quest'opera è una delle 1.000 opere in cui Cherniak ha sperimentato gli infiniti modi in cui una corda può avvolgersi all’interno di pioli. 



Dmitri Cherniak, Ringers #879. Courtesy: Sotheby's


“Un numero quasi infinito di nodi”

Nel suo profilo Opensea, l’autore dmitricherniak lo descrive così: «Esiste un numero quasi infinito di modi per avvolgere una corda attorno a una serie di pioli. In apparenza può sembrare un concetto semplice, ma preparati a essere sorpreso e deliziato dalla varietà di combinazioni che l'algoritmo può produrre. Ogni output di "Ringers" è derivato da un hash di transazione univoco e generato in Javascript nel browser. Le variazioni delle caratteristiche includono il conteggio dei pioli, il dimensionamento, il layout, l'orientamento dell'involucro e alcuni svolazzi colorati per una buona misura».

L'opera era stata acquistata dal defunto hedge fund Three Arrows Capital nel 2021 per 5,8 milioni di dollari e detiene una particolarità nota all'interno della comunità dell'arte digitale per il fatto che l'algoritmo che ha creato quest'opera assomiglia a un'oca



Tyler Hobbs, Fidenza #216. Courtesy: Sotheby's


Altre vendite degne di nota sono state due delle opere Fidenza di Tyler Hobbs, che creano campi di flusso da rettangoli variati. Fidenza #216 e Fidenza 479 hanno entrambi superato i $600.000. Uno degli scarabocchi tecnici di Snofro, Chromie Squiggle #1780, è stato venduto per $ 635.000, più del triplo della sua stima più alta.

La collezione del hedge fund raggruppava più di 300 opere e Sotheby's ha confermato la volontà di organizzare altre aste durate l'estate. Per cui, stay tuned!

Opinione personale dell’autore
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Laureata all’Università Ca’ Foscari di Venezia, nel 2022 consegue un master in diritto e fiscalità del mercato dell’arte presso la Business School del Sole 24ore. Con una consolidata esperienza in ambito finanziario dal 2023 ricopre il ruolo di private banker nella divisione private banking di Crédit Agricole Italia.
Le sue competenze si incentrano prevalentemente sulla consulenza finanziaria, patrimoniale e successoria per clientela hnwi.
Ultimamente offre consulenza anche sul mercato dell’arte e sugli nft, collezionismo e fiscalità. Nel 2021 consegue la certificazione Efpa esg advisor, per la finanza sostenibile, e ocf per l’iscrizione all’Albo. Dal 2018 al 2019 è stata membro della Task Force Cina, gruppo di lavoro voluto dall’economista e allora sottosegretario del ministero dello sviluppo economico, prof. Geraci. Ama viaggiare, soprattutto in Asia, e scrivere di arte e di nft per We Wealth.

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