L’Ercole ritrovato: statua riemerge dall’Appia Antica

Lorenzo Magnani
Lorenzo Magnani
1.2.2023
Tempo di lettura: 3'
Il Parco Archeologico dell'Appia Antica ha annunciato il ritrovamento di una antichissima statua marmorea di Ercole a grandezza naturale

È di pochi giorni fà la notizia del ritrovamento di una scultura in marmo a grandezza naturale di un uomo vestito con un copricapo di pelle di leone, in quel di Roma. Se è certamente chiaro il rimando all’eroe Ercole, gli archeologi devono ancora decretare a chi “appartiene” il volto della statua. Il Parco Archeologico dell'Appia Antica spera di poter esporre presto la nuova statua di Ercole e sta valutando la possibilità di inserirla nell'attuale mostra "Patrimonium Appiae: Depositi emersi", che si terrà fino al 30 giugno presso il Casale di Santa Maria Nova.


"Quando ho visto sbucare dalla terra il capo di questo corpo scultoreo, ho immediatamente fermato la ruspa. È stata un'emozione assurda. Scoperte come queste capitano una volta nella vita" ha commentato l'archeologa Federica Acierno, autrice della scoperta. Il ritrovamento è avvenuto lungo la famosa Via Appia di Roma, una strada storica ora sepolta sotto il Parco Scott della città. Gli operai erano sul posto per risolvere il problema del crollo di una vecchia conduttura, che aveva provocato la comparsa di pericolose voragini nel parco. Entrambe le gambe della figura sono spezzate, ma lo scavo ha portato alla luce anche la base della statua con i piedi. 


Sembra che la scultura sia stata intenzionalmente sepolta nelle condutture fognarie un secolo fa, a circa 65 piedi di profondità rispetto all'attuale livello stradale. Poiché la scultura non è stata ritrovata nel suo sito originale, il terreno circostante non può essere utilizzato per datare l'opera. I migliori indizi per determinare l'età dell'opera risiedono invece nel suo aspetto fisico. Gli esperti del parco archeologico hanno elaborato una teoria secondo la quale la statua potrebbe essere una raffigurazione dell'imperatore Gaio Messio Quinto Traiano Decio, o Decio Traiano, sulla base del volto rugoso dell'opera e della sua somiglianza con le monete conosciute che presentano il volto del sovrano, che fu al potere dal 249 al 251.

Laureato in Finanza e mercati Internazionali presso l’Università Cattolica di Milano, nella redazione di We Wealth scrive di mercati, con un occhio anche ai private market. Si occupa anche di pleasure asset, in particolare di orologi, vini e moto d’epoca.

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