Il mare a bordo, con Sanlorenzo i sogni diventano realtà

Lorenzo Magnani
Lorenzo Magnani
6.8.2021
Tempo di lettura: 5'
Il mercato degli yacht ha retto all'urto della pandemia? Cosa ricercano oggi i nuovi armatori? Queste e altre domande We Wealth le ha poste a Massimo Perotti, presidente e ceo di Sanlorenzo
Quello dello yachting è stato uno dei mercati più in fermento negli ultimi dodici mesi. Aspiranti armatori difronte al virus dilagante sulla terraferma non ci hanno pensato due volte: sciolti gli ormeggi hanno preso il largo a bordo del loro nuovo yacht. Il più delle volte una vera e propria casa galleggiante itinerante per il mondo arredata come a loro più congeniale. Certamente questo è il caso di Sanlorenzo, eccellenza italiana che della personalizzazione e delle dimensioni fa il suo marchio di fabbrica. We Wealth ha intervistato Massimo Perotti, presidente e ceo del Gruppo.

Come è cambiata la domanda dopo la crisi pandemica?


La crisi ha aumentato molto la domanda di barche, in quanto la barca viene vista sempre di più come un luogo sicuro dove passare le vacanze con la propria famiglia. Secondo il rapporto di Capgemini nel corso del 2020 la popolazione mondiale degli “High Net Worth Individuals” è aumentata del +6,3%, superando la soglia dei 20 milioni. Un trend che confermiamo anche in Sanlorenzo: a luglio solo la Divisione Superyacht ha varato tre yacht oltre i 44 metri in soli 15 giorni, mettendo in acqua nel cantiere di La Spezia la quarta e la quinta unità dell'ALLOY e la sesta unità del 52Steel. Qualche giorno fa abbiamo concluso la vendita del 10° yacht Explorer in poco più di due mesi, un modello di 47 metri di lunghezza e una stazza di poco meno di 500 tonnellate che si contraddistingue per le eccezionali performance di navigazione che permettono di navigare con il minimo consumo, fino a  compiere traversate oceaniche.

Quali sono le categorie di yacht più ricercate adesso?


Gli elementi fondamentali richiesti a bordo oggi sono sicuramente la luce ed il contatto con il mare, uniti a una privacy alla quale i nostri armatori non vogliono mai rinunciare. Questi elementi possono essere raggiunti in diversi modi: aprendo indiscriminatamente finestrature su scafo e sovrastruttura, creando terrazze in ogni spazio possibile. Oppure, come fa Sanlorenzo, offrire “il mare a bordo” studiando - prima in fase di progettazione e successivamente di costruzione dello yacht - soluzioni che rappresentano un punto d'incontro eccellente tra ingegneria e design che non snaturino le linee della barca ma, al contrario, ne esaltino le caratteristiche. Ne è testimonianza la “beach area” dei superyacht Sanlorenzo che dà all'armatore ed agli ospiti dello yacht la sensazione di una spiaggia esclusiva e separata quasi dall'imbarcazione, oppure la infinita piattaforma di poppa della linea SX, in particolare del modello SX112, nella quale trovano spazio elementi di relax in piena connessione con il mare. Ancora, per la luce a bordo, abbiamo sviluppato una linea asimmetrica che, grazie all'eliminazione di un corridoio laterale, può offrire finestrature a tutta altezza che mettono l'ospite a contatto diretto con il mare, senza barriere; un lavoro enorme di progettazione e di “sfide” ingegneristiche e di design, possibili solo grazie ad un team di lavoro di grande competenza al servizio delle richieste dei nostri clienti.
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Il cliente "si accontenta" di un modello standard o sceglie la personalizzazione?


I clienti che, da tutto il mondo, scelgono Sanlorenzo lo fanno per diverse ragioni, a partire dalla solidità del brand, all'eleganza delle linee e all'altissima qualità dei nostri prodotti e di tutti i materiali che compongono le nostre imbarcazioni. Sicuramente tra le ragioni vi è anche l'estrema personalizzazione dei modelli che, se presente su barche sopra i 30 metri, non è facile da trovare su imbarcazioni sotto questa misura. Sanlorenzo invece fa della personalizzazione made-to-measure su tutte le sue imbarcazioni, anche le più “piccole”, un elemento caratterizzante e differenziante sul mercato. Fondamentali in questo senso le collaborazioni con i migliori studi di architettura e design italiani ed internazionali, che firmano i nostri yacht aggiungendo uno stile unico all'alto artigianato e manifattura che siamo in grado di esprimere negli scafi delle imbarcazioni.

A livello di personalizzazione, cosa chiedono maggiormente i clienti?


Molto dipende dall'uso che il cliente vuole fare della barca, ma direi che non abbiamo richieste più frequenti di altre. Dipende anche molto dallo stile dell'armatore o dell'armatrice, spesso amanti dell'arte che desiderano portare pezzi delle loro collezioni a bordo o che ci richiedono di poter arredare lo yacht anche con elementi di arte e design. Spesso ci è stato richiesto di costruire un intero ponte dedicato solo all'armatore, poche cabine per chi ha pochi ospiti, più cabine se il cliente pensa ad un charter, qualcuno desidera la jacuzzi sul fly deck, altri zone prendisole più ampie. Non c'è limite alle personalizzazioni che Sanlorenzo può fare, cercando di rendere realtà i sogni e le emozioni dei nostri clienti.

Quali le richieste più originali?


Negli anni abbiamo sempre accontentato tutte le richieste degli armatori, che portano a bordo le loro abitudini. Solo qualche piccolo dettaglio, riferito alle barche più piccole: c'è chi ha voluto un desk/consolle da DJ; chi, amante dei cani, ha fatto costruire delle zone climatizzate dedicate solo ai pet; oppure quell'armatore che, appassionato di musica rock, ha voluto un giradischi speciale con casse acustiche da concerto oppure ancora un altro che ha voluto un pianoforte a coda. Per quanto riguarda i superyacht, ci è stata richiesto l'accesso al sottomarino e, in un altro caso, l'installazione di piante tropicali in una nicchia di cristallo posta nel salone che, attraverso un meccanismo complicatissimo, permetteva alle piante di resistere per un anno senza irrigazione. In un'altro modello abbiamo applicato una carta da parati con sete antiche rarissime orientali di grande valore con una tecnica difficilissima per mantenere l'integrità dei tessuti, e ricordo anche che per un cliente abbiamo realizzato una cabina dedicata alla preghiera buddista.

 Come sta andando Sanlorenzo in Borsa?


Sanlorenzo, a partire dalla quotazione a dicembre 2019, è molto presente nel mercato finanziario negli incontri con gli investitori, gli ultimi ci hanno visto partecipare alla Italian Sustainability Week di Borsa Italiana e alla Mid&Small Summer Conference. Gli investitori istituzionali già dallo scorso anno hanno iniziato ad interessarsi a Sanlorenzo anche riguardo alle tematiche ESG su cui si concentra molta della nostra attività nella ricerca e sviluppo. In luglio abbiamo ad esempio ottenuto un finanziamento da 20 milioni di euro da Intesa Sanpaolo per la crescita sostenibile dell'azienda riservato a progetti che rispondano a specifici criteri di rispetto dell'ambiente e di riduzione dei consumi. L'operazione contribuirà allo sviluppo e all'introduzione, da parte di Sanlorenzo, di innovazioni e tecnologie d'avanguardia nel settore della nautica, fortemente orientati a principi di sostenibilità, fattori chiave nella strategia di business dell'azienda.
Laureato in Finanza e mercati Internazionali presso l’Università Cattolica di Milano, nella redazione di We Wealth scrive di mercati, con un occhio anche ai private market. Si occupa anche di pleasure asset, in particolare di orologi, vini e moto d’epoca.

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