Lucian Freud, Londra omaggia il suo pittore

Sandra Romito
21.10.2022
Tempo di lettura: 3'
Quest’anno la capitale britannica celebra il centenario della nascita di uno degli artisti a lei più visceralmente legato, il nipote del padre della psicanalisi

Ero molto giovane l’unica volta in cui vidi Lucian Freud: ero cosciente di essere davanti a un gigante e se succedesse ora lo pregherei, anzi implorerei di dipingermi. Quest’anno Londra celebra il centenario dalla sua nascita, e dico Londra perché bisogna attraversarla per scoprire tutte le opere esposte e perché sono certa si sentisse visceralmente legato alla città. Era un Londoner nonostante fosse nato a Berlino - già nel 1933 la famiglia si spostò a Londra per sfuggire alle persecuzioni naziste, e verranno raggiunti dal nonno Sigmund nel 1938, che lì morirà nel 1939. 


Horses & Freud, Ordovas Gallery, Londra (dettaglio)

Alla National Gallery

La prima tappa, la più maestosa, è la grande mostra che ha appena aperto alla National Gallery: Lucian stesso disse che usava il museo come fosse un medico, e sembra avesse il permesso di entrare in quello di Trafalgar Square la notte. Lì cercava idee, guardava situazioni, trovava soluzioni alle sue domande compositive, tecniche, estetiche. Le stanze maestose del primo piano – e non il seminterrato triste – rendono omaggio a un artista che si trova molto a suo agio con la pittura antica, che come loro dipingeva dal vero. 

Le imponenti sale seguono un ordine cronologico e tematico, glorificando un uomo che voleva solo dipingere, sviluppando coscientemente un profondo egoismo. Lucian Freud solo per la pittura voleva vivere, senza interferenza alcuna soprattutto dalla famiglia - un numero considerevole di figli, per esempio, riconosciuti o meno, di cui raramente si è occupato. La splendida passeggiata alla National Gallery mi fa pensare a Rembrandt, anch’egli dalla lunga anche se non così lunga vita, e formidabile disegnatore, incisore e pittore. Freud come lui spesso ritrattista di sé stesso, forse perché così riusciva a scavare nella propria mente o forse solo perché la propria immagine era sempre disponibile.


Da Hazlitt Holland-Hibbert

Sempre nella stessa parte della città, in St. James’s, la galleria Hazlitt Holland-Hibbert presenta un denso gruppo di opere tutte magnifiche: fra tutte le lastre per incisione lasciano senza parole. La prima volta che vidi una lastra fu al British Museum, piccola, di Rembrandt. Alcune di queste sono gigantesche e già opera prima della pressa. 


Lastra incisa da Freud - Hazlitt Holland-Hibbert, Londra


Una stanza è dedicata alle fotografie di David Dawson, artista lui stesso e assistente di Freud per vent’anni, sino alla sua morte. Splendidi scatti del suo studio, della sua casa, del giardino, con cui Dawson comunica la serenità, la calma e l’arte con cui Lucian Freud viveva. 


David Dawson, Auerbach, Bacon and Rodin in Lucian’s Bedroom, 2011 - Hazlitt Holland-Hibbert, Londra


Ordovas e Lyndsey Ingram

Attraversando Piccadilly in Savile Row la galleria Ordovas espone un commovente gruppo di opere – dipinti, disegni, quaderni di studio - che testimoniano l’amore di Freud per i cavalli: un amore che va dal dormire nelle stalle alle pericolose scommesse, e che testimonia tutto un mondo di persone a lui legate grazie al cavallo.  


Lastra incisa da Freud, e relativa incisione - Hazlitt Holland-Hibbert, Londra



Horses & Freud, Ordovas Gallery, Londra


Sempre in Mayfair, la galleria di Lyndsey Ingram, nascosta dietro Berkley Square, presenta per la prima volta un gruppo estesissimo di stampe B.A.T. (Bon à Tirer), ovverosia il primo foglio stampato di cui artista e stampatore sono contenti e possono così procedere con la tiratura vera e propria. Il catalogo che accompagna la mostra riporta una splendida conversazione del 2015 tra il critico e giornalista Martin Gayford – che ha posato per Freud – e lo stampatore Marc Balakijan – che dal 1985 stampava le lastre dell’artista. 

Ne emerge un Freud modesto e concentrato, di grande integrità nel suo mestiere d’artista, cosa che si sapeva ma spesso si dimentica pensando invece alla sua vita amorosa, per esempio... Da capogiro le stampe del suo giardino e sapere che incideva appoggiando la lastra sul cavalletto, come fosse un dipinto. Forse trattava le stampe come dipinti ma allo stesso tempo non voleva imitassero le tele, erano semplicemente un’altra strada del suo lavoro, ugualmente importante. 


Rispettivamente Garden in Winter, 1997-9 e The Egyptian Book, 1994 (dettagli) - Lyndsey Ingram Gallery, Londra


Lucian Freud in asta

Fugaci ed intense sono le apparizioni da Sotheby’s e Christie’s. Dalla prima, una lastra da incisione incredibilmente londinese: la testa di Jeremy King, figura fondamentale della ristorazione cittadina, creatore di luoghi magici, come il Wolsey in Piccadilly, brasserie dove Freud andava quasi ogni sera. Prodotta l’anno della morte dell’artista, la lastra non è mai stata tirata. 


Christie’s ha portato in visione a Londra un impressionante dipinto della collezione di Paul G. Allen – fondatore con Bill Gates di Microsoft - che sarà venduto a New York il 9 novembre prossimo. Stima a richiesta, enorme, quasi due metri per due, e splendido, ritrae pezzi di famiglia reinventando la composizione di Watteau, Pierrot Content oggi al Museo Thyssen di Madrid. 


Large Interior, W11 (after Watteau), 1981-83, Christie’s, New York, 9 novembre 2022, Visionary: The Paul G. Allen Collection

Suzy Boyt, sua precedente compagna, è seduta all’estrema destra, davanti a quello che mi sembra un grandissimo geranio odoroso. 


Il Garden Museum, straordinario e sconosciuto

Questo ci porta – anche a piedi – dall’altro lato del fiume, davanti a Westminster, dove c’è lo straordinario e sconosciuto Garden Museum. Lucian Freud: Plant Portraits è una piccola straordinaria mostra che bene dimostra come piante e giardini siano stati una parte fondamentale della vita artistica di Freud, da sempre. Accanto a disegni di quando ancora era un ragazzo, ci sono capolavori come il grande dipinto Two Plants in prestito dalla Tate Gallery, opera fondamentale per capire come il pittore abbia cercato con successo di rappresentare la vita di queste due piante anche nel tempo: una foto non è in grado e neppure un video. Freud amava le piante e se le portava con sé quando cambiava studio o casa, ma non le dominava: le lasciava crescere come volevano, creando nel suo ultimo studio una piccola selva – la ritrae in incisioni, tra le sue più belle. 


La mostra ci ricorda anche di come nel 1959, ospite del Duca di Devonshire a Chatsworth House, Freud avesse iniziato uno splendido e commovente murale ‘ritraendo’ ciclamini in formato gigantesco, lavoro ahimè incompiuto, in un uno dei bagni della parte privata della residenza. Similmente aveva dipinto dei ciclamini nella casa che allora condivideva con la moglie, Coombe Priory, tra Dorset e Whiltshire. 


Lucian Freud ritratto a Coombe Priory da Cecil Beaton


Freud Museum London

Questa piccola maratona in omaggio a Freud ci porta ad attraversare la città verso nord, in un altro posto magico e inaspettato, il Freud Museum London in South Hampstead, vicino a Finchley Road: un’altra piccola mostra - Lucian Freud: The Painter and His Family - ci svela un altro piccolo gioiello londinese. Criticata da alcuni perchè sembra quasi evitare opere violentemente scabrose, proprio nella casa del nonno Sigmund che della pulsione sessuale si era a dir poco occupato! Vedere tuttavia il ritratto della madre sopra il famoso divano, o l’illustrazione fatta per la copertina del romanzo di sua figlia Susie Boyt è intenso e commovente. 


Ritratto della madre sopra il famoso divano



Disegno per la copertina del libro della figlia Susie, e prima edizione del libro


Questa grande passeggiata va fatta in più giorni, e non è certamente completa anche perché un’altra mostra aprirà da Gagosian il 18 novembre prossimo, Friends and Relations: Lucian Freud, Francis Bacon, Frank Auerbach, Michael Andrews. Di certo questo percorso dimostra la stima che la città intera ha avuto e ha ancora per il suo pittore, Lucian Freud. 


Lucian Freud, luoghi e date delle mostre da non perdere a Londra

The National Gallery, Lucian Freud: New Perspectives, fino al 22 gennaio 2023

Garden Museum, Lucian Freud: Plant Portraits, fino al 5 marzo 2023

Freud Museum London, Lucian Freud: The Painter and His Family, fino al 29 gennaio 2023

Lyndsey Ingram, Lucian Freud. ‘B.A.T.’, fino al 4 novembre 2022

Ordovas, Horses & Freud, fino al 16 dicembre 2022

Hazlitt Holland-Hibbert, Lucian Freud: Interior Life With Photographs by David Dawson, fino al 16 Dicembre 2022

Gagosian, Friends and Relations: Lucian Freud, Francis Bacon, Frank Auerbach, Michael Andrews, 18 novembre 2022-28 gennaio 2023

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Con l’idea che non avrebbe guardato a nulla dopo Giotto, Sandra è stata una convintissima e feroce medievista nei suoi vent’anni: ora guarda tutto e le piace tutto, dal manoscritto miniato al gioiello d’artista. Ha lavorato per più di venti anni nel dipartimento di dipinti antichi alla Christie’s di Londra, dove ancora collabora quotidianamente come consulente, accompagnando i dipinti da collezione a collezione, con la stessa emozione del primo giorno. Un debole ovviamente rimane per la pittura italiana, soprattutto di alta epoca.

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