Da Lorenzo de’ Medici ai Rothschild, il mecenatismo dei banchieri

La fiducia e l’appoggio accordato a grandi artisti da figure illuminate di banchieri e mecenati hanno prodotto nel corso dei secoli la nascita di tanti capolavori”, sono le parole con cui Giovanni Bazoli, Presidente Emerito di Intesa Sanpaolo ha presentato “Dai Medici ai Rothschild. Mecenati, collezionisti, filantropi” alle Gallerie d’Italia a Milano, museo di Intesa Sanpaolo. La mostra, a cura di Fernando Mazzocca e Sebastian Schütze con il coordinamento generale di Gianfranco Brunelli, presenta un’originale e raffinata esposizione che racconta come “dal Rinascimento all’età moderna la relazione tra banchieri e artisti abbia trasformato la ricchezza finanziaria in un patrimonio artistico di inestimabile valore”.
La storia del mecenatismo è legata a doppio filo alla storia – prosegue Bazoli – di Intesa Sanpaolo: “la nostra banca (è) costantemente impegnata a promuovere arte e cultura, nel solco dell’esempio lasciato dal banchiere umanista Raffaelle Mattioli”. Da Cosimo e Lorenzo de’ Medici fino ai Rothschild, molti dei più noti mecenati, collezionisti e filantropi, erano banchieri, per i quali
mecenatismo e collezionismo erano strumenti strategici di rappresentazione e affermazione sociale. Personalità brillanti, in gara con l’aristocrazia e i sovrani nel proteggere e incoraggiare gli artisti, soprattutto acquistando le loro opere e aiutandoli nel loro sostentamento personale e culturale.
La mostra in corso (fino al 26 marzo 2023) è l’occasione per andare alla scoperta del fenomeno attraverso l’analisi di quei personaggi che hanno segnato in modo incisivo la storia del collezionismo e del gusto. Si pensi solo a Cosimo e Lorenzo de’ Medici, le famiglie Giustiniani e Torlonia, Enrico Mylius e, nell’area mitteleuropea, Moritz von Fries, Johann Heinrich Wilhelm Wagener, Nathaniel Mayer Rothschild. Negli Stati Uniti, John Pierpont Morgan.
Realizzata in partnership con i Musei del Bargello e la Alte Nationalgalerie - Staatliche Museen zu Berlin, la mostra presenta oltre 120 opere di diverse epoche provenienti da prestigiosi musei internazionali, come la National Gallery di Londra, il Musée du Louvre di Parigi, l’Albertina di Vienna, lo Staatliche Museen di Berlino e il Morgan Library & Museum di New York.
Caravaggio, San Gerolamo penitente
Nei corridoi delle gallerie si potranno ammirare autori come Caravaggio, Michelangelo, Bronzino, Verrocchio, Gherardo delle Notti (Gerrit van Honthorst), Valentin de Boulogne Antoon Van Dyck, Angelika Kauffmann, Francesco Hayez, e un inedito di Giorgio Morandi.
Giorgio Morandi
Il percorso espositivo si articola in undici sezioni, ciascuna dedicata ad una figura di banchiere. La sezione finale ricorda la luminosa figura del banchiere “umanista” Raffaele Mattioli, protagonista della rinascita economica e culturale nell’Italia del difficile dopoguerra. Grande ammiratore di Giacomo Manzù, Giorgio Morandi e Renato Guttuso, fece numerose e prestigiose acquisizioni per quella che all’epoca era la Banca Commerciale, nella cui ex sede centrale di piazza della Scala a Milano hanno oggi sede le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo.
Michelangelo Buonarroti, Madonna della Scala