Venture capital europeo, tra digitalizzazione e specializzazione

22.4.2022
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Il venture capital europeo sta attraversando una nuova maturità: aumenta la competizione sul mercato, entrano nuovi investitori esteri, crescono le valorizzazioni e si assiste a un processo di specializzazione. Ecco la fotografia del settore
Il settore del venture capital europeo continua a stupire i suoi protagonisti. Il 2021 è stato l'anno di tutti i record. Sia a livello di startup finanziate da fondi di venture capital, che hanno raggiunto valorizzazioni oltre il miliardo di dollari (unicorni): nel 2021, infatti, ce ne sono state 75 in più rispetto all'anno prima, portando il totale a 202 . Sia a livello di investimenti, per un importo superiore ai 100 miliardi di euro, più del doppio rispetto al 2020 . Ma il dato più rilevante di questo successo, è stato l'ammontare di “exit”, ossia di eventi societari che danno liquidità a investitori e fondatori, come l'introduzione in Borsa (Ipo) e operazione di M&A. Nel 2021 sono state registrate, infatti, 1.241 operazioni per un equivalente di 142,5 miliardi di euro : una cifra che rappresenta più del triplo dell'anno record del 2018, in cui erano avvenute le quotazioni di Spotify o Adyen. Possiamo citare per esempio le Ipo di Deliveroo, Darktrace, UiPath, Auto1 o GitLab. Questi eventi sono stati un punto di svolta nell'ecosistema europeo. Oltre a permettere a fondatori e dipendenti di ricevere capitale e di lanciare altre società tecnologiche (famoso cerchio virtuoso degli ecosistemi tech), hanno riportato l'Europa nel mirino degli investitori mondiali. Non è un caso se Sequoia ha fatto la sua assemblea generale a Londra quest'anno.
Questa nuova maturità del venture capital europeo ha avuto, come effetto principale, un aumento della competizione sul mercato e un impiego di maggiori capitali all'interno delle società migliori. Questo è stato anche esacerbato dall'aumento dell'utilizzo delle video chiamate che permettono a investitori lontani di fare due diligence da remoto. Oltre a un aumento delle valorizzazioni in entrata, l'altra conseguenza è stata una maggiore specializzazione dei fondi di venture capital.
Ci sono due principali ragioni che spingono questa specializzazione.
In primis, il fatto di essere più rilevanti per gli imprenditori. Un fondo con una expertise su un settore particolare, sarà meglio posizionato per capire il prodotto o servizio sviluppato dall'imprenditore e potrà mettere a disposizione un network più rilevante per accelerare lo sviluppo e la commercializzazione. Dunque nei primi “round” (aumenti di capitale), gli imprenditori sceglieranno i fondi più specializzati e non necessariamente quelli con le “tasche più profonde”.
In secondo luogo, i fondi di venture capital competono per trovare investitori che investiranno nei loro fondi (i famosi Limited Partners o LPs). Avere un approccio chiaro e specializzato permette loro di essere facilmente identificati e categorizzati da questi soggetti.
Questa nuova maturità del venture capital europeo ha avuto, come effetto principale, un aumento della competizione sul mercato e un impiego di maggiori capitali all'interno delle società migliori. Questo è stato anche esacerbato dall'aumento dell'utilizzo delle video chiamate che permettono a investitori lontani di fare due diligence da remoto. Oltre a un aumento delle valorizzazioni in entrata, l'altra conseguenza è stata una maggiore specializzazione dei fondi di venture capital.
Ci sono due principali ragioni che spingono questa specializzazione.
In primis, il fatto di essere più rilevanti per gli imprenditori. Un fondo con una expertise su un settore particolare, sarà meglio posizionato per capire il prodotto o servizio sviluppato dall'imprenditore e potrà mettere a disposizione un network più rilevante per accelerare lo sviluppo e la commercializzazione. Dunque nei primi “round” (aumenti di capitale), gli imprenditori sceglieranno i fondi più specializzati e non necessariamente quelli con le “tasche più profonde”.
In secondo luogo, i fondi di venture capital competono per trovare investitori che investiranno nei loro fondi (i famosi Limited Partners o LPs). Avere un approccio chiaro e specializzato permette loro di essere facilmente identificati e categorizzati da questi soggetti.
Attualmente, esistono fondi specializzati in diversi settori: per esempio, space tech, education tech, climate tech, regulation tech, crypto, mobility, industry 4.0, consumer tech e così via. Per di più, con l'aumento della competizione internazionale e le masse investite dagli investitori non tradizionali (Softbank, fondi di private equity, corporate…), ci sono fondi che si riconcentrano sull'early-stage. Infatti, un campione digitale locale, che ha una migliore conoscenza del suo ecosistema, ha un vantaggio competitivo rispetto a un investitore estero, soprattutto durante i primi round di pre-seed e seed.
Anche se la situazione geopolitica attuale, l'aumento dei tassi e la correzione dei mercati pubblici creano dei venti contrari per il venture capital europeo, prosegue lo sviluppo dell'ecosistema tecnologico. Da inizio anno, ci sono state 15 startup europee che hanno raggiunto il club degli unicorni . Inoltre, sono stati investiti durante questo trimestre 33 miliardi di euro, 1,5 volte tanto rispetto al primo trimestre 2021 e tre volte tanto il primo trimestre 2020. Per citare i più grandi round possiamo ricordare quelli di Checkout.com (Uk, +€874 milioni), Getir (Turchia +€691 milioni) e Doctolib (Francia, +500 milioni). Chiaramente, questi venti contrari avranno un impatto, soprattutto con rivalorizzazioni di società nel late stage. Con i fondi di venture capital che si riconcentreranno sui deal più “core” della loro strategia, soprattutto in linea con la loro specializzazione.
Anche se la situazione geopolitica attuale, l'aumento dei tassi e la correzione dei mercati pubblici creano dei venti contrari per il venture capital europeo, prosegue lo sviluppo dell'ecosistema tecnologico. Da inizio anno, ci sono state 15 startup europee che hanno raggiunto il club degli unicorni . Inoltre, sono stati investiti durante questo trimestre 33 miliardi di euro, 1,5 volte tanto rispetto al primo trimestre 2021 e tre volte tanto il primo trimestre 2020. Per citare i più grandi round possiamo ricordare quelli di Checkout.com (Uk, +€874 milioni), Getir (Turchia +€691 milioni) e Doctolib (Francia, +500 milioni). Chiaramente, questi venti contrari avranno un impatto, soprattutto con rivalorizzazioni di società nel late stage. Con i fondi di venture capital che si riconcentreranno sui deal più “core” della loro strategia, soprattutto in linea con la loro specializzazione.