Private equity: luci e ombre per il mercato italiano del 2020

Nel 2020, la raccolta sul mercato del private equity e venture capital si è attestata a 2.072 milioni di euro, registrando una crescita del 32% rispetto all'anno precedente
L’ammontare investito dagli operatori è calato del 9% rispetto al 2019, attestandosi a quota 6.597 milioni di euro
Il buy out ha rappresentato il segmento principale in termini di ammontare investito, mentre il venture capital è al primo posto per numero di operazioni
Con 306 operazioni (+82% rispetto al 2019) il venture capital è stato il segmento principale per numero di deal, con l'early stage che ha trainato il comparto grazie all'avvio dell'operatività di un soggetto di matrice istituzionale, focalizzato sugli investimenti in imprese nelle prime fasi di vita (Cdp Venture Capital). Anche a fronte di un calo del 24% nel numero di operazioni (94 deal nel 2020), il buy out è al primo posto in termini di ammontare, con 4.370 milioni di euro investiti, pari al 66% del totale (-14% rispetto al 2019). Si segnala inoltre una forte crescita del comparto delle infrastrutture, sia per per ammontare investito (1.322 milioni di euro, +159% rispetto al 2019) che per numero di deal (20, +54%). Crollano invece le operazioni di expansion, che sono si sono attestate a 40 (-17%), per un ammontare pari a 354 milioni (-61%). Ancora limitato il peso del segmento turnaround, dedicato alle imprese in difficoltà, con solo 9 operazioni e 172 milioni di euro investiti. A livello settoriale, con circa un terzo del totale, il comparto Ict è al primo posto per numero di investimenti, seguito dal medicale (13%), e dai beni e servizi industriali (11%). A livello geografico, la Lombardia occupa il primo gradino del podio con il 37% del numero degli investimenti in Italia, seguita da Campania (9%) e Lazio (8%). Interessante notare come oltre la metà del numero degli investimenti (53%) abbia riguardato imprese che non avevano mai ricevuto capitali dal private equity. Infine, i disivenstimenti sono calati sia per ammontare (1.594 milioni, -28%) che per numero di exit (81 dismissioni, -39%).