Azioni bye bye, nel 2019 vince il private equity

Teresa Scarale
Teresa Scarale
12.1.2019
Tempo di lettura: 3'
E' entrata ormai nel suo terzo anno una tendenza in crescita fra i grandi investitori: la sostituzione in portfoglio del private equity a discapito dell'azionario tradizionale. L'ultima indagine al riguardo è di Blackrock

La ricerca è stata condotta su 230 dei maggiori clienti istituzionali della società di asset management, per un totale di oltre 7mila miliardi di dollari

Non solo private equity, ma anche altri alternativi "illiquidi" sono visti con molto favore dai grandi investitori attuali

Il private equity vince sul public. L'asset manager BlackRock ha condotto un'indagine globale (da novembre a dicembre 2018) su 230 dei suoi più grandi clienti istituzionali che rappresentano asset per oltre settemila miliardi di dollari.

Secondo l'indagine annuale della società, gli investitori istituzionali globali cercano di mitigare i rischi di portafoglio aumentando le allocazioni verso i mercati privati a causa delle crescenti preoccupazioni per il rallentamento del ciclo economico. Un aspetto indagato approfonditamente anche da altri.

La preferenza per il private equity a livello globale


A livello mondiale, ben oltre la metà (56%) dei clienti ha dichiarato che la possibile rotazione del ciclo economico rappresenta uno dei rischi più rilevanti in grado di influenzare i loro piani di allocazione del portafoglio.

Il sondaggio rileva che i mercati privati ​​saranno particolarmente gettonati nel 2019. Il trend strutturale a lungo termine è di riallocazione del rischio e di ricerca di rendimenti non correlati. Per questo motivo sono previsti ulteriori afflussi verso gli "alternativi illiquidi". I dati: il 54% intende aumentare l'esposizione al reale attivo, il 47% al private equity e il 40% al settore immobiliare, in cui la numero uno è lei.

Un trend che arriva da lontano


Sempre secondo l'indagine, oltre la metà (il 51%) intende ridurre la propria allocazione di titoli azionari quotati durante il 2019. Questo mutaamento però sta solo accelerando. Infatti il 35% dei clienti aveva già programmato una riduzione nel 2018, e il 29% addirittura già nel 2017. Questa tendenza è maggiormente in rilievo negli Stati Uniti e in Canada. Qui, sono oltre i due terzi degli investitori (il 68%) a prevedere di ridurre le allocazioni azionarie, rispetto al 27% dell'Europa continentale.

"Non è una sorpresa"


Lo afferma anche Edwin Conway, responsabile globale Institutional client business di BlackRock. "Con l'evolversi del ciclo economico, crediamo che i mercati privati ​​possano offrire ai clienti un'opportunità d'investimento in un contesto così impegnativo". Non siamo sorpresi di constatare che i clienti istituzionali aumentino l'allocazione verso gli asset illiquidi, perché abbiamo già registrato il potenziale degli 'alternativi', includendo anche il credito privato, per aumentare i rendimenti e migliorare la diversificazione".
Caporedattore Pleasure Asset. Giornalista professionista, garganica, è laureata in Discipline Economiche e Sociali presso l'Università Bocconi di Milano. Scrive di finanza, economia, mercati dell'arte e del lusso. In We Wealth dalla sua fondazione

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