Gestori di fondi, meglio investire con i primogeniti

Lorenzo Magnani
Lorenzo Magnani
1.9.2022
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Secondo un recente studio i gestori che hanno fratelli più grandi tendono ad avere performance meno convincenti dei gestori che invece sono primogeniti

Uno studio della George State University ha evidenziato come i rendimenti ottenuti da un gestore, dipendono anche dal fatto che questi abbia o meno fratelli più grandi

Il paper ha preso in considerazione 2.015 gestori operanti tra il 1962 e il 2017. Requisiti: essere stati operativi per più di un anno e avere avuto un patrimonio netto totale superiore al milione di dollari

Volete i migliori rendimenti corretti per il rischio? Investite con il fratello maggiore. Una nuova ricerca ha dimostrato che i risultati ottenuti dai fondi d’investimento dipendono (anche) dal fatto che il rispettivo gestore sia nato prima o dopo i suoi fratelli. Stando ai risultati dello studio condotto dalla Georgia State University e dall'Università di San Gallo, gli ultimi geniti tenderebbero ad assumersi più rischi e spesso ottengono risultati negativi, viceversa i primogeniti, sono più attenti, e otterrebbero dunque un profilo rischio-rendimento migliore. 

Lo studio 

 

Gli autori dello studio hanno attinto al CRSP Survivor-Bias-Free U.S. Mutual Fund Database e al Morningstar Direct Mutual Fund Database per avere le informazioni di loro interesse riguardo ai gestori. Sono stati selezionati esclusivamente gestori azionari, che hanno operato per almeno un anno intero e che hanno un patrimonio netto totale superiore a 1 milione di dollari dal 1962 al 2017. Il campione completo comprendeva 1.905 gestori di 2.122 fondi. Di questo numero, il 40% dei gestori era primogenito, il 34% secondogenito, il 15% terzogenito, con il 12% che è risultato essere figlio unico.  Utilizzando una serie di parametri di rendimento corretti per il rischio, tra cui gli indici di Sharpe, l’information ratio, l’alfa e il modello a quattro fattori, i ricercatori hanno scoperto che i nati più tardi non solo hanno assunto più rischi, ma non sono stati ricompensati per averlo fatto.

 

Primogeniti, migliori performance

 

I risultati principali dei ricercatori hanno mostrato che i fondi gestiti da manager "nati più tardi" assumono 0,84 punti percentuali in più di rischio totale e 1,13 punti percentuali in più di rischio attivo rispetto ai loro coetanei nati prima. I ricercatori hanno definito questo aumento del rischio "economicamente significativo". Inoltre, un aumento unitario del grado di nascita riduce lo Sharpe ratio medio annuo di 0,06 e l'information ratio medio annuo di 0,07. Le differenze di assunzione del rischio sono infatti rimaste anche una volta ricomprese le variabili legate alla dimensione della famiglia, lo status socioeconomico, la condizione lavorativa dei genitori e una serie di qualità specifiche dell'azienda e del manager. I ricercatori hanno inoltre tenuto sotto controllo i lutti, lo stato civile, la ripartizione per sesso dei fratelli e delle sorelle, l'età relativa, l'istruzione e l'esperienza di depressioni del mercato.   


Differenze anche qualitative

 

Gli effetti dell'ordine di nascita, tuttavia, vanno oltre il rischio e la performance. I ricercatori hanno riscontrato che i fratelli nati più tardi sono più propensi alla rotazione del portafoglio e scelgono "titoli da lotteria", ovvero quelli con "prezzo basso, alta volatilità idiosincratica e alta skewness idiosincratica".  Un altro aspetto interessante è che questi gestori “nati dopo” hanno anche maggiori probabilità di avere violazioni e controversie con i clienti nei loro registri FINRA BrokerCheck, il che si traduce in un maggior numero di multe da pagare.  

Laureato in Finanza e mercati Internazionali presso l’Università Cattolica di Milano, nella redazione di We Wealth scrive di mercati, con un occhio anche ai private market. Si occupa anche di pleasure asset, in particolare di orologi, vini e moto d’epoca.

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