Recessione o ripresa? Ecco il portafoglio che dribbla l'incertezza
L'indicatore di fiducia dei consumatori è in calo di 0,9 punti sia nell'Ue sia nell'area dell'euro, dove l'indice si porta rispettivamente a -17 e a -16 punti, ben al di sotto della sua media di lungo periodo.
Tra il 1984 e il 2013 il portafoglio quattro stagioni ha prodotto un rendimento netto annuo del 9,72%
La Bce continuerà ad alzare i tassi ? Si prenderà una pausa? La crisi cinese contagerà l’Europa o l’allarmismo è ingiustificato? E gli Usa andranno in recessione o l’economia a stelle e strisce si rivelerà resiliente grazie alla forza del mercato del lavoro? In Europa, al momento il prossimo rialzo dei tassi da parte della Bce è una vera e propria scommessa e gli analisti sono divisi. Che futuro ci aspetta sul fronte degli investimenti? La nebbia fitta impone di mettere al sicuro il portafoglio. Ma come?
L’ipotesi pausa
Una possibile pausa al rialzo dei tassi da parte della Bce potrebbe arrivare in Settembre alla luce del nuovo dato relativo agli indici Pmi della zona euro, che valutano la propensione agli acquisti delle aziende nei diversi settori produttivi.
Nella prossima riunione di metà settembre, la Banca centrale europea, che già rifletteva, potrebbe decidere di non lanciare il decimo rialzo consecutivo dei tassi per far rifiatare l'economia. L'indice Pmi del settore servizi in Germania in agosto è infatti sceso a 47,3 punti rispetto a 51,5 delle stime e al 52,3 segnato in luglio. Stesso trend in Francia, con i dati complessivi dell'Eurozona a quota 48,3 rispetto ai 50,5 previsti. E non va meglio con l'indicatore di fiducia dei consumatori, in calo di 0,9 punti sia nell'Ue sia nell'area dell'euro, dove l'indice si porta rispettivamente a -17 e a -16 punti, ben al di sotto della sua media di lungo periodo.
Come proteggere il portafoglio
Per correre ai ripari in questa fase con poca visibilità la soluzione migliore è il portafoglio quattro stagioni che mira a minimizzare il rischio in diversi scenari di mercato che non possiamo conoscere in anticipo. Lo conosci? Sapevi che dal 1984 al 2013 ha prodotto un rendimento netto annuo del 9,72% con un drawdown massimo del -3,93% (questo nel 2008, quando i portafogli d’investimento registravano perdite per il 35-40%)? Nei momenti di forte crisi economico/finanziaria, infatti, la tradizionale ripartizione 50/50 o 60/40 non funziona, poiché conduce a perdite che gli investitori difficilmente possono sopportare. Che fare dunque? Lo scopo del portafoglio è quello di costruire una asset allocation che offra rendimenti il più possibile costanti nelle diverse fasi del ciclo economico. Il tutto concentrandosi su l’allocazione iniziale, i costi di mantenimento/transazione e l’incidenza delle tasse.
In particolare, il portafoglio quattro stagioni è così composto:
-Obbligazioni USA a lungo termine: 40%
-Obbligazioni USA a medio termine: 15%
-Azioni USA: 30%
-Materie prime: 7,50%
-Oro: 7,50%.
La grande varietà delle classi di attivo che lo compongono rendono il portafoglio piuttosto stabile nel tempo. Ma per chi vuole ottenere una crescita più marcata del proprio capitale nel tempo, e sopporta in misura più “decisa” le oscillazioni c’è un’altra strada.
La seconda versione
Esiste un portafoglio per mettere in sicurezza gli investimenti che prevede anche gli emergenti e l’Europa.
È inoltre opportuno, per l’investitore europeo, sostituire i bond USA a medio e lungo termine con analoghe obbligazioni denominate in euro. La quota investita in bond globali inflation linked, invece, potrà essere mantenuta con l’accortezza di scegliere un prodotto che copra il rischio di cambio.
-Ecco la versione del portafoglio all season 2.0 di Ray Delio:
-Obbligazioni USA lungo termine: 20%
-Obbligazioni globali inflation linked: 20%
-Azioni globali: 10%
-Oro: 7,50%
-Materie prime: 7,50%
-Azioni Cina ed Emergenti: 7,50%
-Azioni Europa: 7,50%
-Obbligazioni cinesi medio termine: 7,50%
-Obbligazioni USA medio termine: 7,50%
-Azioni USA: 5%.
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