Professionisti: Treasury andranno meglio dei govies europei nel '23

Una maggioranza considerevole degli investitori sembra essere convinta che nel 2023 i titoli governativi americani sovraperformeranno quelli europei, in seguito all'ultima svolta narrativa da “falco” della Banca centrale europea. Lo affermano oltre due terzi dei 201 investiori professionali raggiunti nell'ultimo Mliv Pulse survey realizzato dal Market Live team di Bloomberg. Secondo Societe Generale, ad esempio, aumento dei tassi di riferimento da parte della Bce condurrà i Bund tedeschi, i titoli di Stato meno rischiosi dell'Eurozona, a rendere il 3% entro il primo trimestre, contro il 2,2% attuale.
Più in generale, oltre un terzo degli intervistati ritiene che il tasso dei depositi Bce salirà dal 2% attuale al 3,5%, mentre circa il 15% degli investitori ritiene che possa arrivare anche al 4% (tra l'altro, questo avrebbe interessanti implicazioni negative sulla distribuzione degli utili della Bce ai governi).
Con gli aumenti dei rendimenti, scendono i prezzi delle obbligazioni già in circolazione – ma negli Stati Uniti l'aspettativa è che i Buoni del Tesoro non andranno incontro a un aumento dei rendimenti paragonabile. Si tratta di un'indicazione che, a livello di allocazione strategica, potrebbe accendere più di un campanello di allarme sugli investitori che, fra la fine del 2022 e l'inizio del 2023 hanno deciso di acquistare Btp. Nonostante i corposi aumenti nel rendimento di questi titoli, il processo di stretta monetaria e di riduzione del bilancio della Bce potrebbe contribuire a far salire i rendimenti (e lo spread Btp-bund) nei prossimi mesi. Infatti, man mano che i Btp in scadenza che la Bce aveva acquistato non vengono reinvestiti, il Tesoro italiano è costretto a cercare sempre più sottoscrittori privati per coprire il suo nuovo fabbisogno – una sostituzione che implica un peggiore rapporto fra domanda e offerta di titoli per il Tesoro e, dunque, rendimenti più alti.
La Bce userà lo scudo anti spread, dicono gli investitori
Anche in previsione di questo scenario gli intervistati ritengono, con larga maggioranza del 72%, che lo scudo anti-spread non resterà uno strumento teorico della cassetta degli attrezzi della Bce, ma che verrà effettivamente utilizzato. "Penso che ci sia una probabilità non banale di utilizzare gli IPT, se si pensa all'aumento dei tassi e alla massiccia offerta in arrivo", ha dichiarato Greg Peters, co-chief investment officer di PGIM Fixed Income, "non possono permettersi di far esplodere gli spread italiani". Anche un recente sondaggio del Financial Times aveva messo in evidenza come questi timori, fra gli investitori professionali, fossero piuttosto diffusi in merito al futuro andamento dei rendimenti dei Btp. Al contrario, una recessione meno grave del previsto e una riduzione dell'inflazione nei prossimi mesi potrebbero sostenere la tesi che il picco dei rendimenti per i Btp sia stato già raggiunto (nel momento in cui scriviamo il rendimento più elevato delle ultime 52 settimane è stato toccato al 4,9%, mentre al 17 gennaio il decennale viaggia sotto il 3,9%).
La maggioranza degli intervistati nel sondaggio Bloomberg ritiene che il prossimo mese i rendimenti dei bond saranno più elevati rispetto a quelli odierni. In ogni caso le previsioni a breve termine per le azioni non sembrano particolarmente positive: “La Fed dovrà rimanere piuttosto aggressiva più a lungo, senza tagli, e questo significa una recessione più profonda in seguito”, ha dichiarato Marija Veitmane, senior multi-asset strategist at State Street, “in questo caso, è meglio preferire le obbligazioni alle azioni".
Buone notizie dalla Cina per il comparto del lusso
Per quanto riguarda l'allocazione per settori in campo azionario, circa un terzo degli intervistati ha dichiarato che il lusso e altri settori discrezionali trarrebbero i maggiori benefici dalla riapertura della Cina, mentre un altro 23% ha indicato il turismo e i viaggi. A testimoniare questo sentiment c'è una performance decisamente superiore del MSCI Textiles Apparel & Luxury Goods Index, rispetto alla media del mercato europeo rappresentato dall'Euro Stoxx 600. Fra i titoli meglio posizionati in seguito all'abbandono della Zero covid cinese ci sarebbero Lvmh e Kering.