Michael Burry vs Elon Musk: big short da 530 milioni su Tesla

Lorenzo Magnani
Lorenzo Magnani
18.5.2021
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Michael Burry ha piazzato una nuova “grande scommessa”. Il family office dell'analista che ha predetto la crisi sub prime ha put ribassiste su Tesla per 530 milioni

Come ha riportato Bloomberg, il family office di Michael Burry, Scion Asset Management, ha rivelato  di avere opzioni put ribassiste su 800.100 azioni di Tesla

Non sono noti il momento di acquisto di queste put né a quale prezzo potranno essere esercitate. Secondo le stime tuttavia il big short di Burry su Tesla vale più di mezzo miliardo

Da inizio settimana le azioni Tesla sono scese di circa il 18%, dopo essere aumentate di un sorprendente 743% nel 2020. “Normale” correzione di mercato? A guardare anche gli altri titoli a trazione growth si direbbe di sì. Ma forse c'è dell'altro. Micheal Burry, l'uomo che predisse prima di tutti la crisi dei mutui subprime, ha scoperto le proprie carte, nella speranza di vincere un'altra “grande scommessa” (come recita il film a lui dedicato basato sui fatti del 2008). Nel mirino di Burry e del suo family office questa volta c'è Elon Musk, nome altrettanto noto che nelle ultime settimane ha fatto parlare per i suoi twitt che hanno mosso il prezzo di bitcoin e dogecoin.
Secondo un documento regolamentare depositato lunedì, la Scion Asset Management di Burry al 31 marzo possedeva put ribassiste su 800.100 azioni del produttore di auto elettriche. Le put danno a Scion il diritto di vendere le azioni Tesla prima di una data non identificata in futuro. La scommessa contro Tesla non è la prima di Burry. Già all'inizio di dicembre, in un tweet, prontamente poi cancellato, Burry affermava che il suo family office era a corto di azioni di Tesla. A gennaio il gestore di Scion ha rincarato la dose: “Bene, il mio ultimo Big Short è diventato sempre più grande. Goditela finché dura”, riferendosi all'impennata di prezzo del titolo Tesla giunto a “livelli ridicoli”. Nonostante Tesla per molti sia un titolo molto sovrapprezzato, le trimestrali sono state molte positive per la società di Elon Musk, che ha riportato profitti record, anche grazie all'acquisizione di Bitcoin, e ha migliorato la sua produzione. Ciononostante le azioni sono crollate in borsa. Per gli analisti, tra gli altri motivi, c'è il fatto che Tesla non ha ancora fornito una stima di tempo precisa per le consegne di veicoli nel 2021.
Come riporta Bloomberg, è impossibile sapere il momento esatto in cui la Scion di Burry ha fatto le scommesse contro Tesla, a quale prezzo le put sono in the money e quanto l'azienda ha pagato per acquisire questi derivati. Ad ogni modo stando ai dati riportati la posizione al 31 marzo valeva 534 milioni di dollari.

“Tesla è in calo del 14% dalla fine del primo trimestre, quindi, a conti fatti, queste posizioni sono state redditizie, anche se è impossibile saperlo con certezza – ha detto a Bloomberg Steve Sosnick, capo stratega di Interactive Brokers – Sta esprimendo il tipo di scetticismo che molti hanno su Tesla. Sarei propenso a credere che abbia accumulato opzioni Tesla in vari periodi, e alcune di esse probabilmente sono scadute”.
Laureato in Finanza e mercati Internazionali presso l’Università Cattolica di Milano, nella redazione di We Wealth scrive di mercati, con un occhio anche ai private market. Si occupa anche di pleasure asset, in particolare di orologi, vini e moto d’epoca.

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