La ricchezza mondiale nel 2018 è cresciuta di 14 mila miliardi di dollari

23.10.2018
Tempo di lettura: 2'
La ricchezza globale nel 2018 ha raggiunto i 317 mila miliardi di dollari secondo il report “Global Wealth 2018” pubblicato da Credit Suisse
In Italia nel 2018 sono aumenti il numero di milionari
A livello di ricchezza totale per Paese al primo posto ci sono gli Usa e al secondo la Cina
Francia, Germania, Regno Unito e Italia hanno registrato una crescita a due cifre per il numero di milionari, senza però superare i 17 milioni registrati dagli Stati Uniti d'America. Dal report “Global Wealth 2018” pubblicato il 19 ottobre da Credit Suisse emerge dunque come la ricchezza globale aggregata sia aumentata di 14 mila miliardi di dollari, registrando una crescita totale di 317 mila di dollari. Il rapporto sottolinea però come l'aumento di ricchezza non corrisponde ad un aumento della popolazione. Questo significa dunque che è aumentata la ricchezza media per adulto. Il patrimonio medio globale ha infatti raggiunto la cifra record di 63. 100 dollari per adulto. Dato che risulta dunque in crescita del 3,2 % rispetto all'anno scorso.
A livello di paesi la ricchezza è così suddivisa. Gli Usa registrano un aumento di 6,3 mila miliardi di dollari, portando il loro patrimonio complessivo a 98 milia miliardi di dollari. Questo risultato non deve però sorprendere perché gli Usa dal 2008 in poi hanno sempre fatto registrare un aumento della ricchezza totale (e per adulto). Anche nel 2014 e nel 2015 quando a livello globale si è registrata un'inversione di tendenza.
La Cina arriva, invece, ad occupare il secondo gradino più altro del podio, dato che vede un aumento della ricchezza di 2,3 mila miliardi di dollari, raggiungendo un patrimonio totale di 52 mila miliardi di dollari. Una crescita stimata di altri 23 mila miliardi di dollari nei prossimi cinque anni – sottolinea il report- porterebbe dunque la quota cinese della ricchezza globale dall'attuale 16% a poco più del 19% nel 2013.
Secondo gruppo di merito è rappresentato dalla Germania, dalla Francia e dal Regno Unito che hanno invece registrato un incremento pari a quasi mille miliardi di dollari. Questi sono seguiti dall'Italia e dal Giappone che si sono fermati ad un + 500 miliardi a testa. In generale si può affermare che la ricchezza complessiva a livello europeo è stata forte e costante. Negli ultimi 12 mesi è infatti aumentata la crescita degli attivi non finanziari, che hanno dato il maggiore impulso alla crescita complessiva nelle regioni Ue per il 75%.
Dal report emerge dunque come i primi due livelli della piramide della ricchezza mondiale (capitale maggiore di 100 000 dollari) sono occupati dal 9,5% della popolazione mondiale, che possiede collettivamente l'84,1% della ricchezza globale. Le due fasce più basse della piramide rappresentano invece il 90,5% della popolazione globale, che possiede collettivamente il 15,8% della ricchezza globale. Questo corrisponde a circa 50,4 mila miliardi di dollari, dato in crescita rispetto all'anno scorso quando ci si era fermati a 40 mila miliardi di dollari.
Per quanto riguarda invece le prospettive future, Credit Suisse sottolinea come “nei prossimi cinque anni la ricchezza mondiale dovrebbe aumentare di quasi il 26%, raggiungendo 399 mila miliardi di dollari entro il 2023”. Inoltre, è anche previsto un aumento del numero di milionari raggiungendo il record storico assoluto di 55 milioni.
A livello di paesi la ricchezza è così suddivisa. Gli Usa registrano un aumento di 6,3 mila miliardi di dollari, portando il loro patrimonio complessivo a 98 milia miliardi di dollari. Questo risultato non deve però sorprendere perché gli Usa dal 2008 in poi hanno sempre fatto registrare un aumento della ricchezza totale (e per adulto). Anche nel 2014 e nel 2015 quando a livello globale si è registrata un'inversione di tendenza.
La Cina arriva, invece, ad occupare il secondo gradino più altro del podio, dato che vede un aumento della ricchezza di 2,3 mila miliardi di dollari, raggiungendo un patrimonio totale di 52 mila miliardi di dollari. Una crescita stimata di altri 23 mila miliardi di dollari nei prossimi cinque anni – sottolinea il report- porterebbe dunque la quota cinese della ricchezza globale dall'attuale 16% a poco più del 19% nel 2013.
Secondo gruppo di merito è rappresentato dalla Germania, dalla Francia e dal Regno Unito che hanno invece registrato un incremento pari a quasi mille miliardi di dollari. Questi sono seguiti dall'Italia e dal Giappone che si sono fermati ad un + 500 miliardi a testa. In generale si può affermare che la ricchezza complessiva a livello europeo è stata forte e costante. Negli ultimi 12 mesi è infatti aumentata la crescita degli attivi non finanziari, che hanno dato il maggiore impulso alla crescita complessiva nelle regioni Ue per il 75%.
Dal report emerge dunque come i primi due livelli della piramide della ricchezza mondiale (capitale maggiore di 100 000 dollari) sono occupati dal 9,5% della popolazione mondiale, che possiede collettivamente l'84,1% della ricchezza globale. Le due fasce più basse della piramide rappresentano invece il 90,5% della popolazione globale, che possiede collettivamente il 15,8% della ricchezza globale. Questo corrisponde a circa 50,4 mila miliardi di dollari, dato in crescita rispetto all'anno scorso quando ci si era fermati a 40 mila miliardi di dollari.
Per quanto riguarda invece le prospettive future, Credit Suisse sottolinea come “nei prossimi cinque anni la ricchezza mondiale dovrebbe aumentare di quasi il 26%, raggiungendo 399 mila miliardi di dollari entro il 2023”. Inoltre, è anche previsto un aumento del numero di milionari raggiungendo il record storico assoluto di 55 milioni.