Investire in Asia: perché conviene farlo ora

Pieremilio Gadda
Pieremilio Gadda
21.4.2022
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Shanghai ha archiviato il primo trimestre dell’anno in fondo alla classifica dei mercati azionari, dopo un pessimo 2021. Ma nelle ultime settimane c’è chi, come Credit Suisse, ha annunciato un sovrappeso su Cina e Giappone. Grazie anche al giro di boa della politica

Nel 2021 La Cina, reduce da un annus horribilis in Borsa, potrebbe essere favorita nei prossimi mesi

La politica monetaria espansiva, la distanza dalla crisi ucraina e le valutazioni la rendono uno dei mercati più attraenti

Shanghai è stata la peggiore piazza nel 2021 dei mercati finanziari, affossata dalla stretta regolamentare delle autorità di Pechino e da una politica monetaria meno favorevole rispetto a quella Occidentale. 

Rimane ultima in classifica anche al giro di boa del primo trimestre, con l’indice CSI 300 in calo del 14% (dato al 31 marzo) e una sottoperformance di 10 punti percentuali rispetto a Wall Street.


Lo scenario favorevole in Cina


Il vento però sembra destinato a cambiare rapidamente. Da un lato, la distanza dall’epicentro della guerra in Ucraina e le relazioni privilegiate con la Russia, la mettono al riparo - almeno nel breve termine – dall’impatto economico della crisi, accentuato dalla fiammata dei prezzi dell’energia. 

Dall’altro, la Cina ha già inaugurato un ciclo di politica espansiva, divergente rispetto a quello di Europa e Stati Uniti, decisi, quanto pare, a proseguire lungo sentiero di rapida normalizzazione degli stimoli monetari. 

D’altra parte a marzo è arrivata un’importante schiarita: cogliendo di sorpresa gli operatori, Pechino ha dichiarato l’intenzione di tutelare la stabilità finanziaria, dare altro ossigeno al settore immobiliare, sostenere la quotazione delle aziende nazionali all’estero e sospendere la stretta regolamentare sulla tecnologia.

La fiducia di Credit Suisse


Non è un caso se il 17 marzo, l’Investment Committee di Credit Suisse ha deciso di incrementare l’allocazione azionaria a un sovrappeso tattico, puntando proprio sulla Cina, accanto agli Stati Uniti. La stessa banca d’affari, tra l’altro dichiara un contestuale sovrappeso sull’altra grande economia d’Oriente, il Giappone.

I fondi per investire


L’Asia Pacifico sta tornando rapidamente nel radar degli investitori globali intenzionati a riposizionarsi sui listini azionari. Nonostante le pericolose ambiguità della Cina sul piano geopolitico e qualche preoccupazione sulla recrudescenza della pandemia, le coordinate degli investitori puntano ancora verso Oriente.


I migliori fondi azionari Asia Pacifico da inizio anno


 Articolo tratto da We Wealth di aprile, n°45

Direttore del magazine We wealth direttore editoriale della redazione di We Wealth. Nato a Brescia, giornalista professionista, è laureato in Relazioni Internazionali presso l’Università Cattolica di Milano. Nel passato ha coordinato la redazione di Forbes Italia e Collabora anche con l’Economia del Corriere della Sera e Milano Finanza.

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