Investimenti al femminile: nel portafoglio mattone e cripto

Il 56% delle donne che non ha ancora investito dichiara di aver valutato questa possibilità in passato, una quota che sale al 60% tra chi ha un’età compresa tra i 35 e i 44 anni
Tra gli ostacoli che si frappongono tra donne e finanza (sia tra chi già investe che tra chi non ha ancora iniziato a farlo) si cita la mancanza di reddito disponibile
Patrizia Franchi di Moneyfarm: “Le donne hanno dimostrato di riuscire a tenere i nervi saldi anche nei momenti in cui i mercati sono stati più volatili, come in piena pandemia”
Stando a un'altra indagine condotta nello stesso periodo da Moneyfarm sui suoi oltre 80mila clienti attivi tra Italia e Regno Unito, le donne che puntano a investire per la pensione rappresentano in questo contesto quasi il doppio degli uomini. Quelle che invece investono per difendersi dall'inflazione rappresentano il 55% in più della controparte maschile. Inoltre, le investitrici rivelano anche una maggiore avversione al rischio. Identificando il profilo di rischio su una scala da 1 a 6, la società internazionale d'investimento ha svelato come il 40,1% delle donne vanti un profilo di rischio prudente (tra 1 e 3) a fronte del 24,2% degli uomini. Solo nel 10,1% dei casi si registra un profilo di rischio elevato (pari a 6), sette punti percentuali in meno rispetto la controparte maschile. “Le donne sono meno impulsive degli uomini quando investono”, interviene Patrizia Franchi, investment consultant manager di Moneyfarm. “E hanno dimostrato di riuscire a tenere i nervi saldi anche nei momenti in cui i mercati sono stati più volatili, come in piena pandemia”.
