In campo 2.300 miliardi. Ma l'Europa non c'è

L'Italia si prepara a mettere in campo un pacchetto di misure pari a quello tedesco: in Germania i 122,5 miliardi stanziati valgono il 3,6% del Pil
“Prevediamo una spinta fiscale pari al 2,3% del Pil nell'area euro. Altri paesi potrebbero scelgiere di seguire l'esempio dell'Italia e della Germania”, spiegano gli economisti di Morgan Stanley
“Da maggio in poi il rilancio dell'economia dovrà essere affidato alle decisioni comunitarie. Non è detto che tutti i paesi abbiano la stessa capacità di spesa”, commenta il professore Carlo Altomonte

Altomonte: “Da maggio affidarsi alle decisioni comunitarie”
Nel complesso, la portata degli stimoli fiscali adottati da Eurozona, Francia, Italia, Spagna, Germania, Gran Bretagna, Giappone e Stati Uniti supererebbe i 2.300 miliardi di dollari. Ma sarà sufficiente? Secondo Carlo Altomonte, professore di Economia dell'integrazione europea dell'Università Bocconi di Milano, se da un lato la Francia potrebbe fare qualcosa di più (secondo i dati di Credit Suisse ad oggi sono stati stanziati 45 milioni di euro pari all'1,9% del Pil), la Germania invece ha messo in campo una portata di risorse sufficienti per i prossimi sei mesi, sia in termini di capitale a copertura delle garanzie per i prestiti bancari, sia in termini di interventi diretti a sostenere i lavoratori e le imprese.
“Posto che ha senso che gli Stati si muovano singolarmente in questa fase perché fronteggiano tempi diversi della crisi sanitaria, numeri di letti per terapie intensive per abitanti diversi, e strutture diverse – spiega Altomonte – da maggio in poi il rilancio dell'economia dovrà essere non solo dimensionalmente più importante ma anche affidato alle decisioni comunitarie. Non è detto che tutti abbiano la stessa capacità di spesa, quindi bisognerà attivare una solidarietà sia a livello di Banca centrale sia a livello del Meccanismo europeo di stabilità”.
Diverso il caso degli Stati Uniti. “Si sono mossi molto bene sul fronte dell'emergenza economica – continua Altomonte – La Fed ha messo in campo tutta la liquidità che serve ed è stato varato l'helicopter money. Nella fase acuta dell'emergenza questo è esattamente quello che serve, e copre le esigenze per un paio di mesi per i cittadini americani e le imprese. Un tema molto delicato per gli Stati Uniti, invece, è l'emergenza sanitaria. Lì si sono mossi male e in ritardo, bisognerà vedere come interverranno nelle prossime due settimane”.