Hsbc: gli investitori vogliono i dividendi

8.4.2020
Tempo di lettura: 2'
Gli investitori asiatici non hanno preso bene la decisione della banca di rispettare le direttive dettate delle Autorità inglesi di sospendere i dividendi. 3000 di loro si sono riuniti ad Hong Kong per protestare
Diversi investitori hanno spinto la banca a lasciare la sede di Londra e trasferirsi definitivamente ad Hong Kong. Al momento la banca non sta però pesando a trasferimenti
I cacciatori di dividendi bancari dovranno rivedere le loro prospettive per i prossimi anni, o almeno per il 2020 e puntare su altri settori
Voglio i miei dividendi! Questo in estrema sintesi la protesta portata avanti da un gruppo di 3000 investitori di Hsbc che si sono riuniti ad Hong Kong per chiedere alla banca di non seguire le indicazioni dettate dalla Gran Bretagna e distribuire, come al solito, i dividenti spettanti agli investitori. Le azioni della banca hanno infatti una lunga storia e sono stati, per molti, una fonte certa di guadagno in questi anni. La decisione di sospendere i dividenti, per far fronte all'emergenza coronavirus, ha però fatto infuriare gli investitori. C'è chi ha perso 4.200 dollari, chi un po' di meno e chi di più. E per questo molti non stanno vedendo di buon occhio le mosse della banca.
Alcuni investitori, soprattutto quelli cinesi, hanno poi hanno ribadito come Hsbc sia praticamente una banca asiatica che però risponde alle autorità europee. E in effetti se si osserva il fatturato è proprio la zona asiatica che concede al colosso di prosperare maggiormente. La parte Europea è di gran lunga di meno aiuto. Il nuovo amministratore delegato, insediatosi il mese scorso, aveva infatti sottolineato come il gruppo avrebbe dato il via ad una stagione di tagli e di revisione, sottolineando come la parte asiatica sarebbe stata potenziata, dato che è proprio da questa che si ottengono i migliori risultati. E infatti seguendo questa scia, diversi investitori avevano “consigliato” al colosso di spostare la sua sede principale ad Hong Kong, che ha subito steso il tappeto rosso. Ma per il momento Hsbc non vuole lasciare la sua base a Londra.

La decisione di stoppare i dividendi delle banche è una decisione che sta impattando su tutto il segmento bancario. E chi negli anni scorsi ha fatto fortuna investendo sui dividendi, dovrà rivedere le sue prospettive. Come sottolinea lo studio pubblicato da Credit Suisse “il 2020 potrebbe vedere il più grave declino dei pagamenti dei dividenti europei della storia, forse eclissando il calo del 40% registratosi nel 2009”. Gli investitori affamati di dividendi dovranno dunque rivolgere le proprie attenzione verso altri lidi. Anche perché i vincoli imposti dall'Autorità rendono il settore più profittevole per i dividendi, le banche, quello più colpito. C'è da dire che non tutte gli istituti finanziari hanno sospeso il pagamento dei dividendi. BNP Paribas, per esempio sta aspettando la decisione finale dell'Agm e nel caso distribuirà i dividendi dovuti. Stessa sorte per Ubs che sta aspettando la decisione finale, e ING.
Ci sono però altri ambiti dove al momento i dividendi non sono stati sospesi e dunque si potrebbe pensare di indirizzare gli investimenti. E parliamo dell'energia, della farmaceutica, del cibo, del tabacco e delle assicurazioni. Attenzione però perché anche nel settore assicurativo qualche compagnia potrebbe decidere di seguire la politica di molti istituti bancari, visto il momento che stanno attraversando.
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La decisione di stoppare i dividendi delle banche è una decisione che sta impattando su tutto il segmento bancario. E chi negli anni scorsi ha fatto fortuna investendo sui dividendi, dovrà rivedere le sue prospettive. Come sottolinea lo studio pubblicato da Credit Suisse “il 2020 potrebbe vedere il più grave declino dei pagamenti dei dividenti europei della storia, forse eclissando il calo del 40% registratosi nel 2009”. Gli investitori affamati di dividendi dovranno dunque rivolgere le proprie attenzione verso altri lidi. Anche perché i vincoli imposti dall'Autorità rendono il settore più profittevole per i dividendi, le banche, quello più colpito. C'è da dire che non tutte gli istituti finanziari hanno sospeso il pagamento dei dividendi. BNP Paribas, per esempio sta aspettando la decisione finale dell'Agm e nel caso distribuirà i dividendi dovuti. Stessa sorte per Ubs che sta aspettando la decisione finale, e ING.
Ci sono però altri ambiti dove al momento i dividendi non sono stati sospesi e dunque si potrebbe pensare di indirizzare gli investimenti. E parliamo dell'energia, della farmaceutica, del cibo, del tabacco e delle assicurazioni. Attenzione però perché anche nel settore assicurativo qualche compagnia potrebbe decidere di seguire la politica di molti istituti bancari, visto il momento che stanno attraversando.
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