Guerra in Ucraina: scenari e implicazioni per il portafoglio

4.5.2022
Tempo di lettura: 2'
Escalation o de-esclation? Per Ubs lo scenario più probabile è quello di un conflitto che non finirà in tempi brevi. Ecco dove dovrebbero investire gli investitori
Ubs Wealth management ha analizzato quali sono i tre scenari possibili legati all'evoluzione della guerra in Ucraina
Nello scenario più probabile il conflitto andrà avanti per mesi, con nessuna delle due parti che riuscirà a prevalere sull'altra
In questo contesto gli investitori dovrebbero riposizionare i loro portafogli verso materie prime, titoli energetici ed azioni value
In queste settimane a tenere il mondo con il fiato sospeso è il tarlo di come evolverà il conflitto in Ucraina. Prevedere il futuro non è possibile, ma esserne pronti è invece tutt'altra cosa. Soprattutto quando si parla di investimenti. Ubs Wealth management ha analizzato in un suo recente outlook di mercato quali sono gli scenari possibili e quali le posizioni di portafoglio consigliate a seconda di quello che accadrà nei prossimi mesi.
Scenario centrale: conflitto prolungato
La guerra in Ucraina sembra destinata a trasformarsi in un conflitto prolungato. I paesi occidentali e gli stati membri della Nato probabilmente continueranno a fornire armi all'Ucraina, limitando la capacità della Russia di soddisfare le sue ambizioni militari. A sua volta, è probabile che Mosca decida per ulteriori interruzioni nelle forniture di gas all'Europa, con un duplice obiettivo: radicare il rublo nel sistema finanziario internazionale e far pagare caro all'Unione Europea il suo sostegno all'Ucraina. In questo contesto, diversi paesi europei potrebbero dover iniziare a razionare il gas, andando in contro a una stagnazione economica o lievi contrazioni. Tuttavia, una recessione in tutta l'Eurozona quest'anno è poco probabile, con una crescita attesa del pil del 2,3% nel 2022. Se questo scenario si realizzerà Ubs raccomanda di:
- Investire in materie prime e titoli energetici, nonché in temi energetici alternativi come il greentech e la riduzione del carbonio
- Mantenere una preferenza per i titoli value rispetto a quelli growth per posizionarsi in un ambiente di inflazione più alta e di tassi di interesse crescenti
- Favorire alcuni settori azionari difensivi come l'assistenza sanitaria
- Investire nella cybersecurity e nella difesa
Scenario negativo: recessione dell'Eurozona
La Russia potrebbe decidere di ridurre significativamente o addirittura interrompere le forniture di gas all'Europa per un periodo di tempo prolungato, il che provocherebbe una recessione in tutta la zona euro. In questo scenario, Ubs si aspetta che l'Eurozona subisca tre trimestri di contrazione del pil e un tasso di crescita annuale di circa l'1,1%. Questo costringerebbe la Banca Centrale Europea a mettere in pausa i suoi piani di inasprimento monetario. In questo scenario, la banca elvetica ipotizza un escalation militare come rischio di coda. Lato investimenti:
- Mantenere un'ampia esposizione alle materie prime, tra cui l'oro
- Favorire gli investimenti rifugio come il dollaro, i Treasury americani e le obbligazioni a più elevato rating
- Spostare l'esposizione azionaria da settori più ciclici come gli industriali a settori più difensivi come l'assistenza sanitaria
- Seguire strategie legate alla volatilità e agli hedge fund
Scenario positivo: de-escalation
Il migliore dei mondi possibili è una de-escalation del conflitto tra Ucraina e Russia, che porterebbe a un cessate il fuoco e una riduzione delle tensioni con la Nato. Russia e l'Unione Europea potrebbero raggiungere un accordo che garantisca forniture ininterrotte di gas naturale che soddisfino pienamente le richieste dei paesi europei. Al contempo, Finlandia e Svezia potrebbero decidere di non aderire alla Nato, il che ridurrebbe la probabilità di ritorsioni russe. Per Ubs, tuttavia, si tratta di uno scenario a bassa probabilità, che lato portafoglio, sarebbe positivo per gli asset di rischio. In questo caso gli investitori dovrebbero considerare l'aumento della loro esposizione ciclica, in riferimento soprattutto a:
- Azioni cicliche, soprattutto quelle della zona euro
- Valute cicliche come l'euro e alcune valute dei mercati emergenti, piuttosto che valute rifugio come il dollaro americano
- Segmenti di credito, compreso il credito dei mercati emergenti