Larry Fink (BlackRock): possibili altri 4 rialzi Fed. E intanto la Bce...

Tempo di lettura: 3'
Mentre Lagarde spiega perché la Bce non ha ancora finito di alzare i tassi, il ceo di BlackRock indica una strada nettamente più "falco" del previsto per la Fed

Fink, che ha sostenuto la tesi “falco” sul comportamento della Fed durante una conferenza organizzata da Deutsche Bank, si pone decisamente al di fuori dalle attese in questo momento predominanti sul mercato

"Non ci sono prove evidenti che l'inflazione sottostante abbia raggiunto il suo picco", ha dichiarato nel frattempo la presidente della Bce, Christine Lagarde

Una recessione che, sempre che si verifichi, sarà “modesta”, mentre l'inflazione continuerà a correre: sono questi gli elementi che spingono Larry Fink, ceo del più grande gestore patrimoniale al mondo, BlackRock, a mettere in conto da due a quattro ulteriori rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve


“La Fed non ha finito... l'inflazione è ancora troppo forte, troppo viscosa”, ha affermato il ceo di BlackRock. Ad aprile l'indice dei prezzi al consumo americano è sceso al 4,9% annuo, con incremento dello 0,4% su marzo: gran parte del rallentamento è dovuto alla riduzione dei costi energetici, inferiori del 5,1% rispetto allo stesso periodo del 2022. I costi dei servizi e degli affitti, tuttavia, sono cresciuti ancora dello 0,4% mensile con un rispettivo incremento del 6,8% e dell'8,1% su base annua. I dati relativi a maggio saranno pubblicati il prossimo 10 giugno. 


Fink, che ha sostenuto la tesi “falco” sul comportamento della Fed durante una conferenza organizzata da Deutsche Bank, si pone decisamente al di fuori dalle attese in questo momento predominanti sul mercato. Secondo il Fed Watch Tool di Cme, che indica le probabilità dell'andamento dei tassi implicite nelle scommesse dei trader sul mercato dei future, i tassi sui fondi federali potranno salire di altri 25 punti base nel range 5,25-5,5%, per poi tornare a scendere già a novembre. Attualmente viene attribuita una probabilità su due che il range dei tassi sarà a 4,75-5% o inferiore entro fine anno (il che implicherebbe un taglio di almeno 25 punti base rispetto ai livelli attuali).


L'aspettativa degli investitori è che nella seconda parte dell'anno l'effetto degli aumenti dei tassi accumulati finora si farà sentire sui consumi e porterà gli Stati Uniti verso un rallentamento economico che spingerà la Fed a fermarsi, complici anche gli effetti della crisi di fiducia delle banche (che hanno stretto le maglie sull'erogazione del credito).


Secondo Fink, invece, non ci sono garanzie sul fatto che una recessione si verificherà effettivamente: “Sarà modesta sempre che ne vedremo una”. Al contrario, il ceo di BlackRock non vede “prove sulla riduzione dell'inflazione”: si manterrà ben al di sopra dell'obiettivo di lungo termine della Fed, gravitando fra il 4 e il 5% “per qualche tempo”, ha affermato, sospinta dai programmi di espansione fiscale che il governo federale ha messo in campo. 


Finora, l'idea che l'inflazione abbia un forte traino di fondo è stata sorretta dai solidi dati sull'occupazione americana: con un tasso di disoccupazione sceso al 3,4% ad aprile e nuovi posti di lavoro creati puntualmente al di sopra delle attese i lavoratori saranno incoraggiati a chiedere paghe più adeguate all'aumento del costo della vita. Questo potrebbe rallentare il processo di rallentamento dei prezzi. I nuovi dati sui cosiddetti non farm payrolls, fondamentali per aggiornare la fotografia del mercato del lavoro americano saranno pubblicati venerdì 2 giugno, alle 14 e 30 italiane.


Il 30 maggio la fiducia dei consumatori americani, rilevata dal Conference board, ha mostrato il livello più basso degli ultimi sei mesi passando da 103,7 a 102,3 punti – comunque al di sopra delle previsioni del consenso Reuters a 99 punti. In particolare la fiducia sulla facilità di poter trovare un lavoro è scesa ai minimi degli ultimi sei mesi con uno scarto positivo in favore degli “ottimisti” di 31 punti, dai 36,9 di aprile. Il peggioramento della fiducia dei consumatori è un dato che potrebbe indicare una perdita di slancio per l'economia americana.

LE OPPORTUNITÀ PER TE. Cosa significa per i risparmi quando la banca centrale alza i tassi? Dovrei cambiare conto corrente se non sto ricevendo un adeguamento ai rialzi fatti fin qui? Gli esperti selezionati da We Wealth possono aiutarti a trovare le risposte che cerchi. RICHIEDI LA TUA CONSULENZA GRATUITA

L'inflazione, nel frattempo, nell'Eurozona

Le aspettative sulle mosse della Bce, almeno fino a qualche settimana fa, rimanevano orientate verso ulteriori rialzi dei tassi, considerando anche il ritardo con il quale la Bce ha avviato il suo ciclo di inasprimenti rispetto alla Federal Reserve. Gli ultimi dati sull'inflazione nell'Eurozona potranno incoraggiare l'Eurotower sul fatto che la rotta è quella giusta: secondo la stima preliminare di Eurostat relativa a maggio l'indice Hicp è sceso dal 7 al 6,1%, grazie a una contrazione mensile dell'indice relativo all'energia del 2,2% (e un calo dell'1,7% sul 2022). Al netto della componente energetica l'inflazione si trova al 7% annuo, in aumento dello 0,3% sul mese. In questa fase i rincari sono concentrati soprattutto sugli alimenti (+0,4% mensile, +12,5% annuo). A far ben sperare, però, è il rallentamento dei rincari nel comparto dei servizi, il più importante per valutare le possibili dinamiche salariali: il tasso annuo è sceso dal 5,2 al 5%, il primo calo dell'indice annuo registrato da mesi (anche se su base mensile c'è stato un rialzo dello 0,2%).


Nel frattempo, giovedì 1° giugno la presidente della Bce, Christine Lagarde è intervenuta per confermare che il ciclo di rialzi di Francoforte non è ancora prossimo alla fine: "Non ci sono prove evidenti che l'inflazione sottostante abbia raggiunto il suo picco", ha dichiarato Lagarde in un discorso ripreso dall'agenzia Reuters, "i mercati del lavoro in tutta l'area dell'euro sono rigidi e i lavoratori hanno un notevole potere contrattuale, che stanno iniziando a usare per recuperare queste perdite".

Responsabile per l'area macroeonomica e assicurativa. Giornalista professionista, è laureato in Linguaggi dei media e diplomato in Giornalismo all'Università Cattolica

Cosa vorresti fare?