Dove andranno i mercati? Le previsioni di Wall Street

Lorenzo Magnani
Lorenzo Magnani
7.9.2022
Tempo di lettura: 2'
La Fed che alza i tassi e l’economia che rallenta non sono buone notizie per i mercati azionari. Ecco le previsioni delle grandi istituzioni finanziarie di Wall Street

Le nubi sui mercati finanziari non accennano a dissiparsi. Dopo i mesi estivi che avevano illuso gli investitori che il peggio era ormai alle loro spalle, le ultime settimane di contrattazione a Wall Street sono state all’insegna dei ribassi. Cosa aspettarsi per i prossimi mesi? Ecco le previsioni di alcuni grandi istituti finanziari americani.

La Fed rimarrà negativamente sorpresa?

 

Per Blackrock l’outlook macro non è certo dei migliori. Per gli analisti della più grande società d’investimento del mondo infatti la Federal Reserve rimarrà presto sorpresa, e non in senso positivo, quando vedrà le azioni e gli altri asset rischiosi continuare la loro corsa al ribasso. I livelli record di debito significano infatti che piccole variazioni dei tassi di interesse avranno un impatto eccessivo su governi, famiglie e aziende, ha sostenuto il team di ricerca di Blackrock. “L'unico modo in cui la Fed può far scendere rapidamente l'inflazione è alzare i tassi abbastanza da costringere la domanda a scendere di circa il 2% rispetto a quanto l'economia può produrre comodamente ora. Ma la Fed non ha ancora riconosciuto il grande costo per la crescita o la natura insolita dei vincoli del mercato del lavoro dopo la pandemia. Stimiamo che 3 milioni di persone in più sarebbero disoccupate se la domanda si contraesse del 2%. A nostro avviso, la Fed si ritroverà dunque sorpresa dai danni alla crescita causati dalla sua stretta, e quando se ne accorgerà sarà troppo tardi per evitare una contrazione dell'attività economica, che ad ogni modo non basterà per riportare l’inflazione all’obiettivo del 2%”.

 

Utili in calo

  

Anche Morgan Stanley, che nel 2021 è stata tra le banche di Wall Street a prevedere correttamente la corsa difficile che le azioni avrebbero affrontato quest'anno, non è ottimista. Il suo modello di previsione degli utili, basato su dati quali il rapporto ISM sul settore manifatturiero, l'indice di fiducia dei consumatori del Conference Board, la costruzione di abitazioni e gli spread creditizi, suggerisce un forte calo degli utili delle società statunitensi. Non certo una buona notizia per le valutazioni azionarie e per gli investitori.

  

Azioni da sottopesare nel breve periodo

 

Cosa significa questo per gli investitori? La conclusione principale degli analisti di Blackrock, è che il nuovo regime richiede aggiustamenti più frequenti dei portafogli. Nel breve termine il consiglio è di sottopesare le azioni dei mercati a causa del peggioramento delle prospettive macro, mentre sono da preferire nel più lungo termine, in quanto hanno un appeal relativo rispetto agli asset di crescita privati - che devono ancora riprezzare come le loro controparti pubbliche - e al reddito fisso, dove i tassi più elevati potrebbero rappresentare un freno ai rendimenti attesi.

 

I tori di Wall Street

 

Va detto che a Wall Street c’è anche chi invece è ottimista, come Bill Ackman. Il ceo di Pershing Square Capital Management, in un’intervista alla Cnbc, ha affermato che l’inflazione dà segnali di discesa. E che quando gli investitori riconosceranno che la Fed sta vincendo la sua battaglia contro l'inflazione, le azioni rimbalzeranno. "Quando la gente si renderà conto che la Fed non deve continuare ad aumentare i tassi e che presto li abbasserà... questo sarà un segnale di acquisto per i mercati". Goldman Sachs, invece, si aspetta un "atterraggio morbido". “Per raggiungerlo è necessaria una crescita sostenuta del prodotto inferiore al trend, un riequilibrio del mercato del lavoro attraverso una forte riduzione dei posti di lavoro disponibili e un moderato aumento della disoccupazione, e un ampio calo dell'inflazione. Anche se molte cose possono ancora andare storte e la nostra probabilità che si verifichi una (lieve) recessione nel prossimo anno rimane di circa una su tre, vediamo alcuni segnali incoraggianti che indicano che l'economia si sta muovendo verso tutti e tre questi obiettivi" ha dichiarato in una nota ai clienti. E così alcuni gestori stanno riniziando a comprare azioni. L'esposizione all'equity di Dan Loeb, per esempio, è la più alta da sei mesi a questa parte, stando quanto emerge da una comunicazione finanziaria pubblicata mercoledì. Il fondo quotato in borsa Third Point Investor ha comunicato che la sua esposizione netta alle azioni in agosto è stata del 48,3%, la più alta da febbraio, quando aveva registrato un'esposizione netta del 50% alle azioni.

Laureato in Finanza e mercati Internazionali presso l’Università Cattolica di Milano, nella redazione di We Wealth scrive di mercati, con un occhio anche ai private market. Si occupa anche di pleasure asset, in particolare di orologi, vini e moto d’epoca.

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