Al via il Black Friday 2020: sarà top o flop?

Normalmente si registra un aumento repentino del traffico sulle pagine profilo delle aziende nel mese di ottobre, quando gli acquirenti cominciano a programmare i propri acquisti e a selezionare le aziende da cui comprare in vista delle feste
La percezione è però che quest anno le spese saranno contenute
In un momento di incertezza come l'attuale, in cui ogni forma di pianificazione sta perdendo senso, il 34,8% degli intervistati non sa ancora se usufruirà o meno degli sconti del Black Friday
Il Black Friday da fenomeno americano da qualche anno è diventato un momento di grande business anche in Italia: con quali dati può fotografarlo Trustpilot?
A livello globale, i dati di utilizzo di Trustpilot negli ultimi due anni mostrano un aumento repentino del traffico sulle pagine profilo delle aziende nel mese di ottobre, quando gli acquirenti cominciano a programmare i propri acquisti e a selezionare le aziende da cui comprare in vista delle feste. In Italia, nel 2019, a ottobre si è registrato un +5,2% di views rispetto al mese precedente, diventato un +25% a novembre. Questo dimostra come il Black Friday sia diventato un vero e proprio fenomeno di costume.
L'edizione 2019 è stata la migliore di sempre con oltre 2 milioni di vendite secondo Awin e questo pone ancora più interrogativi sulla riuscita del prossimo, dato l'anno atipico che stiamo vivendo. Proprio per questo abbiamo cercato di capire quali sono le previsioni per questo Black Friday 2020 consultando direttamente i nostri utenti.
Abbiamo potuto constatare come, in Italia, la crisi economica abbia portato alla formazione di due “movimenti” quasi di pari peso, da una parte quanti acquisteranno come al solito (il 20,8% del campione che abbiamo interpellato), da un'altra quanti non acquisteranno affatto (il 19,8%). La percezione, però, è quella che le spese saranno contenute – il 14,9% dello stesso campione, infatti, dice che è intenzionato a spendere meno, contro il solo 9,8% che pensa di spendere di più. La realtà è che in un momento di incertezza come l'attuale, in cui ogni forma di pianificazione sta perdendo senso, il 34,8% degli intervistati non sa ancora se usufruirà o meno degli sconti del Black Friday. E', dunque, evidente come - con il clima di incertezza che influisce anche sulle giornate dello shopping - assicurarsi la fiducia dei consumatori oggi è più importante che mai.
Tra gli altri dati d'interesse che abbiamo analizzato, abbiamo scoperto che ci sono alcuni elementi che faranno propendere per un acquisto rispetto ad un altro nel corso del Black Friday. Primo tra tutti il fattore prezzo, che sarà l'elemento essenziale per il 32,7% dei consumatori, prima ancora del prodotto stesso (22%). Ancora, essenziali risulteranno le politiche di reso (15,9%), più che i tempi di consegna e il servizio clienti, entrambe sopra la soglia del 10%.
Il Black Friday per le imprese italiane può fare la differenza in un momento di grande crisi come questo? Siamo abbastanza digital?
Sicuramente la Pandemia ha portato ad un'accelerazione nel percorso di digitalizzazione italiano, che è sempre stato un tallone d'Achille del Bel Paese. Il Black Friday resta il momento di picco negli acquisti online in un anno che ha visto una crescita dell'online in ogni settore, anche nel mondo e-commerce. Quindi certamente può fare la differenza, però gli e-shop devono arrivare a questa data preparati.
Raccogliere recensioni per la propria azienda è sempre una buona idea, anche perché la riprova sociale dà i risultati migliori quando i consumatori sentono di poter fare affidamento sull'autenticità delle opinioni che leggono. Non solo, per quanto potrebbe risultare difficile garantire una consegna veloce con le filiere di spedizione che ancora risentono della pandemia, i clienti hanno bisogno di informazioni di spedizione dettagliate e tempi di lavorazione dell'ordine aggiornati sul sito per sapere cosa aspettarsi. Per questo, investire nel servizio clienti prima e durante la grande stagione degli acquisti è sempre un'idea vincente.

L'anno in questione ci insegna che le previsioni sono più complicate che mai, ma abbiamo sufficienti dati per capire come ha reagito il consumatore a quest'anno. Abbiamo assistito anche noi al boom dell'intero comparto online e, attraverso il nostro osservatorio, ad un vero e proprio picco anche nelle recensioni online, in modo particolarmente marcato nel corso dell'aprile 2020. Non è un mistero il motivo per cui il traffico in tutte le categorie ha raggiunto un livello senza precedenti nel corso di questo specifico mese: ritrovandosi a dover modificare i propri comportamenti di acquisto in conseguenza della pandemia, i consumatori si sono rivolti alle recensioni per acquistare in totale sicurezza.
La pandemia, in genere, ha portato ad un'accelerazione negli acquisti online in Italia e nelle relative recensioni: facendo un confronto con il 2019, il settore casa & giardino è quello che ha fatto registrare l'incremento maggiore con un + 146% (di recensioni rispetto all'anno precedente); seguito a ruota da shopping & fashion +131%, salute & bellezza + 128% ed elettronica + 111%. Le uniche categorie che non hanno fatto registrare tali balzi sono state quello dell'automotive che – soprattutto grazie ai primi 2 mesi dell'anno – è riuscito a spuntare un + 8% rispetto al 2019 e, soprattutto, il settore travel che nel confronto con il 2019 esce penalizzato con il – 29%.
Più in generale, quest'anno più che mai abbiamo notato come i consumatori non si aspettano che le aziende siano perfette, quindi presentarsi come tali rischia di essere controproducente. Vogliono piuttosto capire da vicino perché le aziende si comportano in un certo modo, vogliono sapere in che modo i business interagiscono con il loro pubblico quando le cose non vanno per il verso giusto e si aspettano che lo facciano in modo del tutto trasparente.
Come funziona l'attività di monitoraggio di Trustpilot?
Il ruolo di Trustpilot è strettamente connesso all'attuale crisi della fiducia, uno dei problemi principali che stiamo affrontando. Se non sappiamo distinguere cosa è vero da ciò che non lo è e non possiamo fidarci l'uno dell'altro, diventa difficile vivere in un mondo del genere. Ne abbiamo già avuto riprova negli ultimi anni con la perdita di fiducia verso istituzioni come i media, i governi o le aziende stesse. Proprio considerazioni come queste hanno dato il via, ormai 13 anni fa, all'avventura di Trustpilot, nato per diventare un simbolo universale di fiducia.
La nostra mission è quella di essere un simbolo universale di fiducia attraverso una piattaforma indipendente e aperta a tutti, con la volontà di aiutare i consumatori a prendere scelte consapevoli e le aziende a dare fiducia ai propri clienti. Oggi il feedback online non può più essere ignorato: con la presenza di così tanti canali e strumenti a disposizione per lasciare recensioni, la cultura delle recensioni è qualcosa che tutti i business dovrebbero tenere in considerazione in ogni momento.