Riforma dell’Irpef: cosa cambia e chi ci guadagna?

Nicola Dimitri, nicola dimitri
29.9.2023
Tempo di lettura: 3'
La Nadef predisposta dal Governo tiene in considerazione la complessa situazione economica internazionale

La riforma dell’Irpef prevede il taglio del secondo scaglione, con tassazione al 25%

L’obiettivo più ampio e di lungo termine è quello di giungere ad una flat tax per ogni fascia di reddito

Per il triennio 2024-2026, risulterebbe confermato l’impegno del governo a procedere al taglio del cuneo fiscale e intervenire a favore delle famiglie e per incentivare la natalità.

Le prospettive di crescita e di manovra che il governo ha delineato attraverso la Nadef per il prossimo triennio tengono conto del complesso quadro economico-finanziario odierno, segnato dagli effetti di una politica monetaria restrittiva basata sull’aumento dei tassi d’interesse e dalle conseguenze del conflitto russo-ucraino.

A tal riguardo, per confermare le misure di decontribuzione e gli interventi a favore della famiglia unitamente alla riforma dell’Irpef, il governo ha previsto un piano di indebitamento (che tuttavia, in questo senso, ha il senso di un investimento) pari al 4,3% del Pil.

Il quadro di finanza pubblica previsto nella Nadef come si apprende dal comunicato stampa rilasciato dal Ministro Giorgetti “è improntato al principio della responsabilità e della prudenza con interventi indispensabili e necessari per assicurare la coesione sociale. L’aumento dei tassi d’interesse generato dalla politica restrittiva brucia risorse nell’ordine di 14-15 miliardi, sottratti ovviamente a interventi attivi a favore dell’economia e delle famiglie: è un buon motivo per non creare debito ma ovviamente dobbiamo ridurre gli effetti negativi su tutti noi”.

LE OPPORTUNITÀ PER TE. Cosa cambia con la riforma dell'Irpef? Quali sono le principali misure della legge di bilancio? Gli advisor selezionati da We Wealth possono aiutarti a trovare le risposte che cerchi. TROVA IL TUO ADVISOR

Le misure principali della legge di bilancio

Tra gli interventi previsti dal disegno di legge di bilancio occorre segnalare:

  • la conferma del taglio al cuneo fiscale sul lavoro anche nel 2024
  • l’avvio della prima fase della riforma fiscale
  • l’implementazione di misure a sostegno alle famiglie e alla genitorialità
  • la prosecuzione dei rinnovi contrattuali del pubblico impiego, anche con particolare riferimento alla sanità
  • la conferma degli investimenti pubblici, con priorità a quelli del PNRR.


Riforma Irpef

Come confermato dalla Nadef, parte dei fondi a disposizione per la riforma fiscale sono destinati ad avviare e concretizzare la riforma dell'Irpef. 

Il governo ha confermato l’intenzione di ridurre il numero degli scaglioni, che passeranno da 4 a 3 nel prossimo anno, favorendo alcune fasce di reddito. L’obiettivo più ampio e di lungo termine è quello di giungere ad una flat tax per ogni fascia di reddito.

A tal riguardo si ipotizza un innalzamento del primo scaglione reddituale, con aliquota al 23%, fino alla soglia di 28.000, ampliando il numero di beneficiari della percentuale di imposta più bassa.

In questo senso dall’attuale struttura, composta di 4 scaglioni (fino a 15.000 euro 23%; fino a 28.000 euro 25%; fino a 50.000 euro: 35%; oltre 50.000 euro 43%) si passerebbe ad un’articolazione dell’Irpef a tre scaglioni:

  • da 0 a 28.000 euro: 23%;
  • da 28.0001 a 50.000 euro: 35%;
  • oltre 50.000 euro: 43%.

In buona sostanza, la riforma permetterebbe alle fasce reddituali che non superano i 28 mila euro di beneficiare di un’aliquota più vantaggiosa.

Nicola Dimitri, nicola dimitri
Redattore e coordinatore dell'area Fiscal & Legal di We Wealth. In precedenza ha lavorato nell'ambito del diritto tributario e della fiscalità internazionale presso primari studi legali

Cosa vorresti fare?