Ricchezza detenuta all’estero: gli italiani sul podio in Europa

Nicola Dimitri
30.6.2022
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Sul podio dei paesi che trasferiscono capitali all’estero, si segnala che l’Italia è al terzo posto in Europa, dopo Francia e Germania

Nel mondo si stima che oltre 8 mila miliardi di euro siano custoditi in paesi a fiscalità privilegiata

Le persone fisiche e le imprese trasferiscono all’estero la propria ricchezza, investendo in immobili e in assicurazioni

Anche nei periodi più difficili, dal punto di vista sociale e politico, il fenomeno del trasferimento all’estero dei capitali sembra non andare incontro a crisi.

Secondo un recente report pubblicato dalla Commissione europea nella Relazione annuale in materia di fiscalità del 2022, infatti, la ricchezza detenuta all’estero – si direbbe sottratta alle casse dello Stato – da parte degli italiani ammonta a 227 miliardi di euro

In questi termini, l’Italia sale a pieno titolo sul podio dei paesi europei più avvezzi a trasferire ricchezza in paesi a fiscalità privilegiata, anche mediante l’impiego di società veicolo o attraverso le c.d. shell entities.

Davanti all’Italia si trova solo la Germania, con un ammontare di capitale trasferito all’estero pari a 433 miliardi di euro e, poi, la Francia, con un totale di 411 miliardi di euro.

A livello domestico è stimato che ogni anno vi sia una perdita di gettito per le casse dello Stato pari a 10 miliardi di euro l'anno; a livello complessivo, tenendo conto degli indici di profit shifting di Germania, Francia, Italia e Spagna e degli altri paesi europei “economicamente” più piccoli, si stima che la perdita complessiva ammonti a 124 miliardi di euro.

Ad avviso della Commissione i soggetti persone fisiche e le imprese trasferiscono all’estero la propria ricchezza investendo in particolare in immobili e assicurazioni, aprendo inoltre conti correnti in paesi con politiche sulla segretezza particolarmente stringenti.

Tuttavia, come messo in evidenza da un recente report dell’Eu Tax Observatory, è proprio il real estate, il settore immobiliare a risultare fattore trainante nel fenomeno del profit shifting. In particolare, il mercato immobiliare del Regno Unito, sembra rivestire un ruolo di primo piano in questo campo.

Sfruttando i dati amministrativi sugli acquisti immobiliari effettuati da società estere in UK emerge che da tutto il mondo negli ultimi anni siano stati investiti tra le 16 e e i 19 miliardi di sterline nel mercato immobiliare del Regno Unito.

Siffatta circostanza non può certo stupire posto che, come messo in evidenza nel report dell’osservatorio sulla fiscalità europea, le statistiche macroeconomiche internazionali indicano che l'equivalente dell'8% della ricchezza finanziaria delle famiglie è detenuto nei paradisi fiscali e che detta ricchezza viene reinvestita prevalentemente nel settore immobiliare.

Redattore e coordinatore dell'area Fiscal & Legal di We Wealth. In precedenza ha lavorato nell'ambito del diritto tributario e della fiscalità internazionale presso primari studi legali

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