Mappare le criptovalute: è in arrivo l'anagrafe dei Bitcoin

Nicola Dimitri
3.2.2022
Tempo di lettura: 3'
I gestori che operano in Italia ma non adempiono l'obbligo di iscriversi nell'apposito registro, rischiano anche l'oscuramento del sito

Sarà obbligatorio iscriversi al registro delle criptovalute

Il registro sarà accessibile alla Guardia di finanza e alle forze di polizia nel caso di controlli e accertamenti, e verrà conservato per un periodo di dieci anni

Cambia l'orizzonte delle criptovalute. È stata di recente istituita un'apposita anagrafe volta a tenere conto dei saldi delle transazioni effettuate e a censire i gestori coinvolti nelle relative operazioni, che verranno trasmesse con cadenza trimestrale al ministero dell'Economia.
Secondo la nuova disciplina, che attende l'entrata in vigore del decreto – in corso di pubblicazione in Gazzetta – firmato dal ministero dell'economia, i soggetti che hanno interessi in Italia, per continuare a operare ed evitare, in caso di inadempimento, perfino l'oscuramento del sito, sono tenuti all'iscrizione obbligatoria nel registro delle criptovalute, gestito dall'Organismo degli agenti e mediatori, Oam.
La scelta di censire le persone fisiche e giuridiche che operano nel mondo delle criptovalute, risponde alla necessità del fisco di rendere sempre più efficaci i controlli sulle operazioni che involgono questo tipo di valuta.

Il censimento investirà per la maggiore le società e gli operatori stranieri, posto che il mercato è composto al 90% da gestori non italiani.

Oggetto delle trasmissioni obbligatorie trimestrali (da inviare entro il giorno 15 del mese successivo al trimestre di riferimento) saranno i dati identificativi del cliente, i dati relativi al campo di attività, i servizi di portafoglio digitale offerti ai clienti.

Il registro che contiene i dati, anche personali, degli operatori, dei clienti e delle transazioni, sarà accessibile alla Guardia di finanza e alle forze di polizia nel caso di controlli e accertamenti, e verrà conservato per un periodo di dieci anni presso gli archivi dell'Oam.

In questi termini, sarà dato accesso per il periodo indicato a tutta una serie di dati sensibili che, ad esempio, per le persone fisiche sono: cognome e nome; luogo e data di nascita; cittadinanza; codice fiscale; la residenza anagrafica e il domicilio, se diverso dalla residenza; l'indicazione della tipologia di attività svolta in qualità di prestatore di servizi relativi all'utilizzo di valuta virtuale e/o di prestatore di servizi di portafoglio.
Gli operatori, invece, saranno tenuti a cedere ad Oam le seguenti informazioni: tipologia di servizio prestato; modalità di svolgimento del servizio; indirizzo dei punti fisici di operatività; indicazione e/o degli indirizzi web tramite il quale il servizio è svolto.

Le società dovranno dichiarare la partita Iva, la denominazione sociale, la natura giuridica del soggetto, la sede legale e per gli operatori extra-Ue la stabile organizzazione, i dati del legale rappresentante, la pec certificata e le modalità di svolgimento del servizio.

Infine, è bene evidenziare che il registro, oltre ad essere obbligatorio per gli italiani, prevede una tassa di registrazione, da quantificarsi in relazione ai soggetti che chiedono di essere iscritti.
Redattore e coordinatore dell'area Fiscal & Legal di We Wealth. In precedenza ha lavorato nell'ambito del diritto tributario e della fiscalità internazionale presso primari studi legali

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