Avere un familiare fiscalmente a carico, così come previsto dall'art. 12 del Tuir, dà diritto a vedersi riconosciuto il beneficio della detrazione fiscale Irpef

La detrazione varia al variare del reddito percepito dal contribuente, nonché al variare del numero e della tipologia di familiari considerati a carico.

La regola che determina l’ammontare dell’importo detraibile segue questo principio: l'importo delle detrazioni si riduce all'aumentare del reddito

Il legislatore, per tutelare e proteggere il nucleo familiare e, conseguentemente le fonti di reddito e la sua distribuzione all’interno della famiglia, ha previsto alcune misure particolarmente vantaggiose dal punto di vista fiscale a favore dei contribuenti con familiari a carico.

Avere un familiare fiscalmente a carico, infatti, come previsto dall'art. 12 del Tuir, dà diritto a vedersi riconosciuto il beneficio della detrazione fiscale Irpef e detta detrazione varierà al variare del reddito percepito dal contribuente, nonché al variare del numero e della tipologia di familiari considerati a carico.


Familiari a carico: chi sono?

I c.d. carichi di famiglia danno diritto a godere della detrazione dall'imposta lorda Irpef di un importo differenziato:

  • in relazione al rapporto tra il contribuente e il soggetto a carico
  • in relazione al reddito percepito dal contribuente.

In linea generale, infatti, la regola che determina l’ammontare dell’importo detraibile segue questo principio: l'importo delle detrazioni muta in relazione al rapporto di parentela e si riduce all'aumentare del reddito.

Il diritto italiano al ricorrere di certe condizioni riconosce come fiscalmente a carico i seguenti soggetti:

  • coniuge
  • figli
  • nipoti
  • genitori
  • fratelli 
  • nuore, suoceri, generi
  • adottanti


I principi generali della disciplina

Occorre tenere in considerazione che, tranne che per il coniuge e per i figli, tutti gli altri familiari, per essere considerati a carico, devono dimostrare, per il riconoscimento delle detrazioni, di essere conviventi con il dichiarante.

Ma non è tutto. Perché un familiare possa essere considerato a carico di un altro, dal punto di vista fiscale, è necessario che non superi determinate soglie reddituali. 

In particolare, è necessario che il familiare a carico non abbia percepito un reddito superiore a 2.840,51 euro, nel lasso temporale di un periodo di imposta. Uguale limite concerne quello previsto per i figli, i quali sono considerati a carico fino al raggiungimento dei 24 anni di età se non possiedono redditi superiori a 4 mila euro.

Il contribuente che ha familiari fiscalmente a carico, pertanto, avrà diritto a una detrazione dall'Irpef per scaglioni di reddito e la determinazione dell'agevolazione diminuisce all'aumentare del reddito complessivo; fino ad annullarsi al raggiungimento di una certa soglia.

Inoltre, con riferimento ai figli a carico:

  • nel caso si tratti di genitori non legalmente ed effettivamente separati, la detrazione per il figlio a carico deve intendersi ripartita al 50%
  • nel caso vi sia accordo tra le parti, è possibile attribuire l'intera detrazione al genitore che possiede il reddito più elevato.

Per quanto, invece, concerne il caso del coniuge a carico, in linea generale (nello specifico dovrà considerarsi lo scaglione di reddito dichiarato), la detrazione è prevista per 800 euro se il reddito complessivo non supera 15.000 euro; 690 euro per reddito compreso tra 15.000 e 40.000 euro; non spetta invece se il reddito è comunque non superiore a 80.000 euro.


Redattore e coordinatore dell'area Fiscal & Legal di We Wealth. In precedenza ha lavorato nell'ambito del diritto tributario e della fiscalità internazionale presso primari studi legali

Cosa vorresti fare?

X
I Cookies aiutano a migliorare l'esperienza sul sito.
Utilizzando il nostro sito, accetti le condizioni.
Consenti