Investire in tailleur

Nell'ambito dell'investimento immobiliare, le donne sono più propense a sacrificare scelte di natura speculativa e finanziaria a beneficio del buon funzionamento delle dinamiche di gestione familiare. Ma ci sono anche altre caratteristiche di genere che potrebbero invece rappresentare un vantaggio
Nel 2019 la Duff & Phelps Charitable Foundation ha donato 30mila dollari a enti di beneficenza che sostengono l'empowerment femminile
Secondo Paola Ricciardi, c'è la percezione della volontà di alcune persone di ripensare il modo di vivere la propria abitazione, dopo il lockdown. Ma occorre capire se la tendenza sia destinata a perpetuarsi
Ciononostante, spiega, in passato la situazione non sempre si è rivelata altrettanto rosea. “In certi ambiti si era meno abituati a vedere una donna e, in alcuni casi, le criticità nascevano proprio dalle donne stesse”, racconta. Secondo Ricciardi, la mancanza di donne nelle posizioni di vertice bloccherebbe anche le nuove generazioni, incentivando una forma di pregiudizio interno alla categoria femminile. “Le donne”, dice, “dovrebbero avere più fiducia in loro stesse, lavorando per creare sostegno e rispetto reciproco, senza però eccedere in una forma di difesa a priori”.

“Non credo che ci sia una propensione di genere in termini di asset class ma si guardano i macrotrend”, spiega Ricciardi. Un'occasione per volgere lo sguardo anche sul contesto attuale e sugli effetti della crisi epidemiologica sul mercato immobiliare. “I conti devono ancora essere fatti. Chiaramente, per quanto riguarda le operazioni immobiliari, c'è stata una cristallizzazione delle principali transazioni e, nella migliore delle ipotesi, una posticipazione dei deal già previsti e programmati”. Una battuta d'arresto ha riguardato in particolare alcuni segmenti, più penalizzati rispetto ad altri, prime fra tutte l'hospitality, legata al blocco dei flussi turistici, e il retail, che già prima dell'avvento della pandemia iniziava a manifestare alcuni segnali di sofferenza. “Non abbiamo evidenze chiare, ma c'è la percezione della volontà di alcune persone di ripensare il modo di vivere la propria abitazione. Si tratta di un effetto emotivo legato al fatto che siamo stati costretti a casa per un periodo di tempo in maniera inaspettata, ma c'è da vedere se questa tendenza verrà confermata o verrà smorzata con la ripresa delle attività quotidiane”.
