Gli investimenti "collettivi" prendono quota
Esistono due tipi di crowdfunding immobiliare: con il lending crowdfunding, chi partecipa alla raccolta presta denaro in cambio del rimborso del capitale e degli interessi alla scadenza dichiarata. Con l'equity crowdfunding, si diventa soci della società che presenta o finanzia il progetto
Le piattaforme di crowdfunding immobiliare hanno raccolto 85,3 milioni di euro in Italia negli ultimi 12 mesi secondo l’Osservatorio sul crowinvesting della school of Management del Politecnico di Milano (dato a fine giugno 2021)
Con il crowdfunding immobiliare, l’investitore gode di un contatto più diretto con i promotori del progetto, mediato dalla piattaforma, senza pagare i costi di transazione che sono a carico dei soggetti proponenti la campagna
Inoltre, tenendo conto dei ticket medi nel crowdfunding, “la maggior parte degli investitori retail non sarebbero in grado di fare da soli un'operazione immobiliare anche ne avessero la volontà”, aggiunge il fondatore di Walliance. Non mancano però i rischi, che ci elenca il professore del Politecnico di Milano: “Quello dovuto alle asimmetrie informative e al fatto che la documentazione fornita ai sottoscrittori non è certificata da alcuna autorità di mercato, come accade invece nei prospetti informativi delle offerte pubbliche.
Esiste poi sempre il rischio di comportamenti opportunistici da parte dell'impresa finanziata; e va considerato che si tratta di un investimento a elevata illiquidità, dal momento che le quote azionarie sottoscritte tipicamente non sono quotate su mercati borsistici. Si rileva infine la mancanza, il più delle volte, di una garanzia su cui gli investitori possano eventualmente rivalersi”. Un altro svantaggio del crowdfunding immobiliare è che non si può godere di alcuna detrazione fiscale.
Ma nonostante i rischi, resta una buona opportunità di diversificazione degli investimenti ed è accessibile a tutti. “Consiglierei di selezionare i progetti da piattaforme di lending o equity crowdfunding valutando con cura le informazioni a disposizione, magari diversificando le operazioni scelte per tipologia di immobili e per localizzazione geografica”, suggerisce Giudici. Secondo Maffi, l'equity crowdfunding “è più indicato a investitori professionali, più sofisticati, con maggior conoscenza del settore immobiliare e una maggiore educazione finanziaria, maggiore propensione al rischio e più avvezzi a forme di investimento”.
È sulla stessa lunghezza d'onda Bertoldi, per cui “l'equity crowdfunding immobiliare non è per tutti: bisogna essere consapevoli che si investe in un progetto imprenditoriale con tante opportunità e rischi. Il target migliore sono coloro con una certa preparazione finanziaria per investire in economia reale, non solo in un'azione o in un'obbligazione”. Più in generale, “la scelta delle due modalità dipende da fattori individuale quali: il budget disponibile, gli obiettivi di investimento, la propensione al rischio ecc., che nel caso dell'equity crowdfunding sono più impegnativi”, sostiene Maffi. Bertoldi invece si concentra su altri tipi di rischi: “La normativa che regola le piattaforme che per il lending crowdfunding è meno rigida rispetto a quella relativa all'equity crowdfunding: le piattaforme di lending non devono infatti essere autorizzate da Consob per poter operare e ogni offerta di investimento non presuppone la partecipazione di almeno un 5% di investitori professionali per essere valida, così come accade nell'equity”.
(Articolo tratto dal magazine We Wealth di settembre 2021)
