Donne e immobili: la scelta che fa la differenza nell'acquisto

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Case posizionate in zone non isolate, ben collegate al centro, con servizi, una buona illuminazione e aree verdi. Ecco cosa vogliono le donne in tema di immobili. Attenzione: la sicurezza viene al primo posto

La percentuale di donne lavoratrici single, con o senza figli, interessate a diventare proprietarie della prima casa è salita al 30%, assumendo un peso sempre più importante nel mercato

Tra le motivazioni, l’abitazione principale prevale con una quota del 76,4%, ma si segnala anche un discreto 17,2% di donne che acquistano per investimento, in aumento dal 16,7% del 2020; il restante 6,4% è legato alla una casa-vacanza

La società italiana sta cambiando rapidamente e così le strutture familiari, in gran parte guidate dall'aumento delle donne nella forza lavoro, con nuove opportunità di carriera e indipendenza finanziaria. Il diverso potere di acquisto delle donne, rispetto al passato, le porta ad avere anche a un ruolo sempre più importante all'interno del mondo real estate: dalla ricerca dell'abitazione, fino all'acquisto dell'immobile, come prima casa o forma di investimento.

“La casa piace alle donne, che rappresentano il 59% degli utilizzatori del nostro portale, in una dinamica che conferma il ruolo centrale delle donne nella ricerca della casa, anche se poi sono più gli uomini che negoziano l'acquisto e il mutuo”, spiega Vincenzo De Tommaso, responsabile dell'ufficio studi di idealista, che però conferma che le donne stanno assumendo un ruolo sempre più importante nelle decisioni finanziarie delle loro famiglie.
“L'evoluzione della struttura familiare ha contribuito a questa tendenza. Nel momento in cui oggi, in alcune realtà, la metà della popolazione residente è formata da nuclei famigliari unipersonali è evidente che le donne dovessero avere un ruolo da protagonista maggiore di quello che avevano avuto fino a una ventina di anni fa”, prosegue Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari.

“Un recente studio condotto da idealista rivela che le fasce di età comprese tra i 46 e i 55 e tra i 56 e i 65 anni sono quelle con la maggiore propensione all'acquisto. Nella maggior parte dei casi si tratta della compravendita di un altro appartamento in sostituzione di quello precedente, ma la percentuale di donne lavoratrici single, con o senza figli, interessate a diventare proprietarie della prima casa è salita al 30%, assumendo un peso sempre più importante nel mercato”, dichiara De Tommaso.
Detto in altre parole, siamo in una situazione che potremmo definire di equilibrio, con poco più di un terzo delle case che vengono acquistate da uomini, un po' meno di un terzo da donne e un terzo da coppie.

Di avviso simile, anche Fabiana Megliola, responsabile ufficio studi del gruppo Tecnocasa, che evidenzia però una lieve contrazione nell'ultimo anno degli acquisti immobiliari da parte di donne, ma una forte affermazione di “single”.  “Nel corso del 2021, il 27,6% di chi ha acquistato casa con le agenzie del nostro gruppo è rappresentato da donne, percentuale in lieve calo rispetto al 2020”, spiega Megliola, che poi prosegue dicendo che il 48,4% delle donne che acquistano un immobile è single e il 73,9% ha un'età compresa tra 18 e 54 anni”.

Se si guardano alle motivazioni che spingono all'acquisto, “l'abitazione principale prevale con una quota del 76,4% dei casi, ma si segnala anche un discreto 17,2% di chi acquista per investimento, valore in aumento rispetto al 2020 quando era al 16,7%. Resta poi il 6,4% di donne che comprano una casa-vacanza”, illustra la responsabile ufficio studi del gruppo Tecnocasa.

Scendendo più nel dettaglio, del 17,2% delle donne che hanno acquistato nel 2021 per investimento, “il 32,8% ha tra 45 e 54 anni, seguite - con il 23,5% - da donne con un'età compresa tra 55 e 64 anni. Si acquista quindi quando si raggiunge una certa stabilità lavorativa. Ad investire sono, infatti, donne con un lavoro dipendente (48,6%), mentre il 19,7% sono libere professioniste”, commenta Megliola.
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Chi compra gli immobili?
Fonte: Tecnocasa
Una cosa è certa: gli operatori sembrano concordare sulla tipologia preferita: trilocale/bilocale, in caso di acquisto di un immobile per andarci a vivere, solo bilocale se la compravendita è avvenuta per investimento. “La tipologia preferita dalle acquirenti donna, con il 36,1%, è il trilocale, seguito dal bilocale nel 27,1% dei casi. Le donne, soprattutto se single, scelgono il bilocale, possibilmente già ristrutturato e luminoso. Se si acquista, però, in coppia si prende maggiormente in considerazione il trilocale e la soluzione da ristrutturare. In generale è apprezzata la presenza di una cantina e di un balcone. Le più giovani valutano anche un piano alto senza ascensore”, continua Megliola, che parlando poi di acquisto per investimento spiega che, in questo caso, invece, la tipologia più acquistata è il bilocale, che si conferma quella più ambita dalle donne investitrici (39%).

Prima di fare il grande passo e apporre la firma sul contratto, intervengono però emozioni e motivazioni che cambiano tra uomini e donne e poi ancora tra single e non. Sicuramente, due temi di grande importanza sono rappresentati dalla sicurezza e dal contesto condominiale. “Vanno infatti bene le case posizionate in zone non isolate e nella scelta del quartiere pesano i buoni collegamenti con il resto della città, la presenza di servizi e una buona illuminazione e delle aree verdi”, puntualizza Megliola. Connessione e sostenibilità sono poi altri due fattori che fanno la differenza nella scelta di una casa piuttosto che un'altra.

Le esigenze cambiano, infatti, a seconda delle diverse fasi della vita: “All'inizio, la prima scelta abitativa è legata alla città in cui si vuole studiare, dove primeggiano la vicinanza all'ateneo, ma anche alla vita serale e i prezzi contenuti grazie alla possibilità di condividere l'abitazione. Poi, con il sopraggiungere del primo lavoro, sono ancora tante le giovani donne che scelgono la condivisione della casa, magari con un'amica, possibilmente vicino a servizi e centro”, spiegano dall'ufficio studi di Gabetti, precisando che siamo ancora nella fase in cui l'affitto è la scelta preferita. “Successivamente, con una condizione economica più stabile, molte donne - proseguono – decidono di comprare casa, magari con un compagno, e qui la scelta si indirizza su spazi più ampi, anche già un trilocale, per poi passare nel corso del tempo a una casa ancora più grande, magari più distante dal centro, ma in zone che offrano anche servizi di cui prima non necessitavano: asili, scuole, spazi verdi”.

Zirnstein ritorna poi sul tema sicurezza e sul diverso approccio all'acquisto tra uomini e donne. “Il pubblico femminile è sicuramente più esigente di quello maschile nella ricerca e nell'acquisto di una casa. Da sempre, forse per genetica, nel confronto donne-uomini, le prime sono più prudenti. È questo è evidente anche quando si va alla ricerca di una casa. Tra le varie esigenze, quindi, al primo posto c'è la sicurezza”, dichiara Zirnstein, precisando che si tratta sia di sicurezza della persona sia di sicurezza dell'investimento. “In generale, infatti, quando una donna cerca casa, il 1° elemento che prende in considerazione è trovare un immobile in un'area che è considerata sicura, sia dal punto di vista della protezione, sia dal punto di vista dell'investimento”, commenta il dg di Scenari Immobiliari, che poi si sofferma su alcune differenze di età.

“La vicinanza a mezzi pubblici è considerata con maggiore attenzione, soprattutto, da donne di 50-60 anni rispetto a quelle più giovani che invece, alla luce del maggior utilizzo dei social media e del fatto che le influencer usino i propri spazi domestici per raccontare la propria vita, tendono a dare grande importanza al tema del 'rendere instagrammabile' gli spazi all'interno dei quali si vive. Una caratteristica –  dice – che credo interessi molta parte della popolazione femminile, anche giovani coppie, con meno di 40 anni, che si accingono ad acquistare casa”.

Infine, non ci si può dimenticare del ruolo che – in tutto questo - ha il mutuo.  “In generale, il budget d'acquisto è compreso tra i 100 e i 200mila euro e viene finanziato con un mutuo compreso tra il 50 e l'80%”, dichiara De Tommaso, mentre Renato Landoni, presidente di Kìron Partner conclude dicendo che, “nel 2021 il 46% dei clienti delle agenzie Kìron ed Epicas (gruppo Tecnocasa) era donna” e che “nell'80% dei casi queste donne avevano stipulato un mutuo con un uomo, nell'1% con un'altra donna e nel restante 19% lo avevano fatto da sole”.

(Articolo tratto dal magazine di marzo 2022)
Direttore di We-Wealth.com e caporedattore del magazine. Giornalista professionista, è laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Torino. Ha lavorato a MF, Bloomberg Investimenti, Finanza&Mercati. Ha collaborato con Affari&Finanza (Repubblica) e Advisor

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