Beni rifugio: oro sempre più su

7.1.2019
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Complice la volatilità degli asset ciclici come azioni e petrolio, torna im auge l'aurum fra i beni rifugio. I risultati sono incoraggianti già da questo inizio anno
Il metallo giallo è attualmente quotato a quasi 1290 dollari l'oncia
Le previsioni a fine anno parlano però di cifre fino a quasi 1370 dollari l'oncia, un livello impensabile nel 2018
Nel 2018 il metallo prezioso simbolo dei beni rifugio aveva sperimentato una certa debolezza, ma il 2019 sta segnando un'inversione di tendnza, dice Massimo Siano, co-head Southern Europe distribution di WisdomTree.
Il metallo prezioso è attualmente quotato a quasi 1290 dollari l'oncia. Si tratta di sessanta dollari in più rispetto a un mese fa. Il redivivo interesse degli investitori nei confronti dell'oro è dovuto alla volatilità degli asset ciclici (azionario e petrolio). La risalita dell'oro viene inoltre favorita dai crescenti timori geopolitici. Lo shutdown del governo americano rammenta costantemente agli investitori le vulnerabilità strutturali degli Stati Uniti. Paese che è considerato il propulsore dell'economia mondiale. Altro fattore di timore è l'incertezza galoppante intorno alla Brexit.
Infine, a giudicare dai futures sui Fed Fund, il mercato si aspetta nel 2019 un aumento dei tassi di interesse inferiore a quello di un mese fa. Ciò, anche se l'orientamento della Fed indica due aumenti dei tassi quest'anno, dicendo che nel 2019 farà attenzione alle condizioni di mercato. I Fed Futures puntano però a zero. Perciò, visto che i dati economici sono molto eterogenei, le condizioni di mercato potrebbero costringere la Fed a essere meno aggressiva quest'anno. Ciò potrebbe rappresentare un ulteriore vantaggio per l'oro. Le attese sono dunque di continuo recupero per quest'anno. Soprattutto come risultato del sentiment che continua a migliorare rispetto ai livelli molto bassi raggiunti l'anno scorso. Per questi motivi le previsioni sono che l'oro salga fino a quasi 1370 dollari l'oncia a fine anno.
Oro, rifugio perenne
Il metallo prezioso è attualmente quotato a quasi 1290 dollari l'oncia. Si tratta di sessanta dollari in più rispetto a un mese fa. Il redivivo interesse degli investitori nei confronti dell'oro è dovuto alla volatilità degli asset ciclici (azionario e petrolio). La risalita dell'oro viene inoltre favorita dai crescenti timori geopolitici. Lo shutdown del governo americano rammenta costantemente agli investitori le vulnerabilità strutturali degli Stati Uniti. Paese che è considerato il propulsore dell'economia mondiale. Altro fattore di timore è l'incertezza galoppante intorno alla Brexit.
Il ruolo della Fed
Infine, a giudicare dai futures sui Fed Fund, il mercato si aspetta nel 2019 un aumento dei tassi di interesse inferiore a quello di un mese fa. Ciò, anche se l'orientamento della Fed indica due aumenti dei tassi quest'anno, dicendo che nel 2019 farà attenzione alle condizioni di mercato. I Fed Futures puntano però a zero. Perciò, visto che i dati economici sono molto eterogenei, le condizioni di mercato potrebbero costringere la Fed a essere meno aggressiva quest'anno. Ciò potrebbe rappresentare un ulteriore vantaggio per l'oro. Le attese sono dunque di continuo recupero per quest'anno. Soprattutto come risultato del sentiment che continua a migliorare rispetto ai livelli molto bassi raggiunti l'anno scorso. Per questi motivi le previsioni sono che l'oro salga fino a quasi 1370 dollari l'oncia a fine anno.