Robotica avanzata, il futuro dell'impresa

5.6.2019
Tempo di lettura: 5'
Il 52% dei dirigenti d'impresa prevede che la robotica avanzata diventerà un aspetto fondamentale della propria produzione industriale nel 2025. Tra riduzione dei costi e dei dipendenti, Boston Consulting Group fotografa quale sarà l'impresa del futuro
La robotica avanzata consentirà una riduzione dei costi del 15%
Il 44% degli intervistati europei prevede di ridurre il numero di dipendenti del 5% nei prossimi cinque anni
Solo l'11% dei dirigenti afferma di aver implementato con successo questi sistemi nella propria produzione industriale
La robotica avanzata rivoluzionerà le operazioni industriali, ma solo una parte dei dirigenti d'impresa è consapevole e pronta a coglierne le opportunità. A fare luce sull'argomento è un'indagine di Boston Consulting Group, condotta su 1.314 dirigenti appartenenti a 12 Stati differenti a livello globale.
Integrazione, mobilità e adattabilità sono infatti solo alcune delle evoluzioni che permetteranno alle imprese – tra i vari vantaggi – di ridurre i costi di produzione rispetto alla precedente generazione di sistemi automatizzati. Secondo la ricerca, la robotica avanzata consentirà una riduzione dei costi del 15%. Inoltre, la combinazione con altre tecnologie, il miglioramento dei processi e le modifiche strutturali del layout, potrebbero comportare un risparmio fino al 40%.
Si tratta, in particolare, di sistemi avanzati capaci di automatizzare l'attività industriale, permettendo a macchinari e dispositivi di prendere decisioni e compiere azioni in autonomia, adattandosi alle eventuali evoluzioni o situazioni di rischio. Proprio per questo motivo, gli impatti principali riguarderanno in primis la forza lavoro. "Il modello di produzione abilitato dalla robotica avanzata produrrà una riqualificazione della forza lavoro e una nuova organizzazione della fabbrica – dichiara Jacopo Brunelli, partner e managing director di Bcg – Aumenteranno i dipendenti più qualificati e con conoscenze interdisciplinari in grado di gestire i processi produttivi automatizzati; diminuirà, invece, la domanda di forza lavoro tradizionale”.
La maggior parte degli intervistati, infatti, prevede di utilizzare tali sistemi per ridurre il numero di dipendenti, in particolare nelle regioni asiatiche. Il 56% degli intervistati provenienti dall'Asia, infatti, stima di ridurre il numero dei dipendenti del 5% nei prossimi cinque anni, a fronte del 50% nel Nord America e del 44% in Europa. “Rispetto al modello tradizionale, con poche persone al vertice e una base di operai che svolgono attività semplici e ripetitive, la fabbrica intelligente del futuro avrà una gestione più orientata alla motivazione e al lavoro di squadra”, continua Brunelli.
Integrazione, mobilità e adattabilità sono infatti solo alcune delle evoluzioni che permetteranno alle imprese – tra i vari vantaggi – di ridurre i costi di produzione rispetto alla precedente generazione di sistemi automatizzati. Secondo la ricerca, la robotica avanzata consentirà una riduzione dei costi del 15%. Inoltre, la combinazione con altre tecnologie, il miglioramento dei processi e le modifiche strutturali del layout, potrebbero comportare un risparmio fino al 40%.
Si tratta, in particolare, di sistemi avanzati capaci di automatizzare l'attività industriale, permettendo a macchinari e dispositivi di prendere decisioni e compiere azioni in autonomia, adattandosi alle eventuali evoluzioni o situazioni di rischio. Proprio per questo motivo, gli impatti principali riguarderanno in primis la forza lavoro. "Il modello di produzione abilitato dalla robotica avanzata produrrà una riqualificazione della forza lavoro e una nuova organizzazione della fabbrica – dichiara Jacopo Brunelli, partner e managing director di Bcg – Aumenteranno i dipendenti più qualificati e con conoscenze interdisciplinari in grado di gestire i processi produttivi automatizzati; diminuirà, invece, la domanda di forza lavoro tradizionale”.
La maggior parte degli intervistati, infatti, prevede di utilizzare tali sistemi per ridurre il numero di dipendenti, in particolare nelle regioni asiatiche. Il 56% degli intervistati provenienti dall'Asia, infatti, stima di ridurre il numero dei dipendenti del 5% nei prossimi cinque anni, a fronte del 50% nel Nord America e del 44% in Europa. “Rispetto al modello tradizionale, con poche persone al vertice e una base di operai che svolgono attività semplici e ripetitive, la fabbrica intelligente del futuro avrà una gestione più orientata alla motivazione e al lavoro di squadra”, continua Brunelli.

"L'adozione della robotica avanzata influenzerà la forza lavoro" - BCG Global Advanced Robotics Survey, January–February 2019; BCG analysis.
Dati che risuonano se si pensa che il 52% dei dirigenti ritiene che queste tecnologie diventeranno un aspetto fondamentale della propria produzione industriale nel 2025. In Italia, nello specifico, l'87% delle imprese integrerà robot di seconda generazione nel proprio sistema produttivo nei prossimi tre anni, ben nove imprese su dieci. Sulla stessa linea d'onda anche il Giappone (72%), la Gran Bretagna (75%) e gli Stati Uniti (80%). Percentuali ancora più elevate caratterizzano invece l'India, capofila con il 97% insieme alla Cina (96%).
Restano però problemi nell'integrazione. Se da un lato l'80% degli intervistati dichiara che la propria azienda ha già acquisito una certa esperienza nell'implementazione della robotica avanzata, dall'altro solo l'11% afferma di aver implementato con successo questi sistemi in più aree della produzione industriale. Influiscono in questo senso anche le dimensioni dell'azienda. Le piccole imprese hanno infatti maggiori difficoltà nell'implementazione; al contrario, il 90% delle aziende con ricavi superiori a un miliardo ha già avviato i processi.
In conclusione, secondo i ricercatori di Boston Consulting Group, la maggioranza dei produttori industriali riconosce l'importanza della robotica avanzata e progettano di implementarla, ma manca una visione globale di quella che viene definita “l'impresa del futuro”. Se vogliono vincere nel 2020, devono riuscire non solo a cogliere l'onda del cambiamento, ma anche assicurarsi di essere pronte ad affrontare le sfide dell'attuazione.
Restano però problemi nell'integrazione. Se da un lato l'80% degli intervistati dichiara che la propria azienda ha già acquisito una certa esperienza nell'implementazione della robotica avanzata, dall'altro solo l'11% afferma di aver implementato con successo questi sistemi in più aree della produzione industriale. Influiscono in questo senso anche le dimensioni dell'azienda. Le piccole imprese hanno infatti maggiori difficoltà nell'implementazione; al contrario, il 90% delle aziende con ricavi superiori a un miliardo ha già avviato i processi.
In conclusione, secondo i ricercatori di Boston Consulting Group, la maggioranza dei produttori industriali riconosce l'importanza della robotica avanzata e progettano di implementarla, ma manca una visione globale di quella che viene definita “l'impresa del futuro”. Se vogliono vincere nel 2020, devono riuscire non solo a cogliere l'onda del cambiamento, ma anche assicurarsi di essere pronte ad affrontare le sfide dell'attuazione.