Pagamenti digitali in crescita, il covid-19 supporterà questo trend?

Rita Annunziata
15.4.2020
Tempo di lettura: 3'
Nel 2019 i pagamenti digitali in Italia sono cresciuti dell'11%, sfiorando i 270 miliardi di euro. Eppure, con 65 transazioni pro capite all'anno, il Belpaese fatica a scalare la classifica continentale. Quali saranno gli effetti del covid-19 sul settore? Ecco i dati della School of Management del Politecnico di Milano

Il 99,7% della popolazione italiana possiede almeno una carta di credito

Il contactless ha sfiorato i 63 miliardi di euro, con circa 1,5 miliardi di transazioni

“Speriamo che i tassi di crescita rilevati raggiungano una base sempre più ampia e ci consentano di recuperare le posizioni che ci dividono dai nostri partner europei”, commenta Alessandro Bragazzi di Ubi Banca

Nel corso del 2019 i pagamenti con carta in Italia hanno toccato i 270 miliardi di euro, registrando una crescita dell'11% anno su anno. Un utilizzo sempre più legato ad acquisti quotidiani, come dimostra anche il calo del valore medio di ogni transazione pari a 53,7 euro, circa tre euro in meno rispetto al 2018. La diffusione del covid-19 sul territorio nazionale e il conseguente cambiamento delle abitudini dei consumatori riuscirà a supportare questo trend anche dopo la fine del lockdown?
Partiamo dai dati. Secondo l'undicesima edizione dell'Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, sebbene il 99,7% della popolazione italiana possegga almeno una carta di credito e il 95% la utilizzi per i pagamenti in negozio, l'Italia resta ancora indietro nella scalata della classifica continentale: il Belpaese, infatti, con 65 transazioni pro capite all'anno risulta ben lontano dai paesi più performanti come la Danimarca, la Svezia e la Finlandia, che hanno superato le 300 transazioni. C'è ancora molto da fare, spiegano gli esperti, e la chiave è puntare sulle componenti più innovative del settore: i contactless payment, i pagamenti da remoto e gli innovative payment.

Il contactless, in particolare, ha sfiorato i 63 miliardi di euro, con circa 1,5 miliardi di transazioni. Lo scontrino medio si attesta intorno ai 42 euro, un dato anche inferiore rispetto alla media per transazione del totale dei pagamenti digitali. “La crescita del contactless non è solo una cannibalizzazione dei pagamenti con carta tradizionali, ma anche una sostituzione dei pagamenti di minore importo, solitamente effettuati in contante – spiega Valeria Portale, direttore dell'Osservatorio Innovative Payments – Un altro fattore che sta facendo diminuire lo scontrino medio dei pagamenti contactless è l'uso delle carte come biglietto sui mezzi di trasporto pubblico, trend iniziato nel 2018 a Milano e Treviso e che si è ampiamente consolidato nel 2019 in diverse città italiane”.
Inoltre, oltre 80 miliardi di carte e il 90% dei pos posseggono la funzionalità contactless. Questa tipologia di transazioni rappresentano il 30% dei pagamenti con carta e più del 50% delle transazioni in store potrebbero usufruire di questa modalità. Anche il mercato dell'e-commerce, vale a dire degli acquisti tramite pc, smartphone o tablet, è cresciuto del 15%, con 30,3 miliardi di euro pagati con carte o wallet. Ma il device che traina questa tipologia di acquisti è lo smartphone: il mobile commerce, infatti, con 12 miliardi di euro di transato e una crescita anno su anno del 33%, vale il 40% del totale del mercato e-commerce, in crescita di sei punti percentuali rispetto al 2018.

Gli effetti del covid-19, parola agli esperti


In questo contesto, secondo gli esponenti del settore, la situazione attuale di emergenza sanitaria potrebbe trainare la crescita del settore. “Si  tratta di una questione di cultura e di abitudini – spiega Alessandro Bragazzi, responsabile sistemi di pagamento di Ubi Banca – Speriamo che i tassi di crescita rilevati raggiungano una base sempre più ampia e ci consentano di recuperare le posizioni che ci dividono dai nostri partner europei”. “Dobbiamo continuare a essere democratici nelle soluzioni che proponiamo alla clientela – aggiunge invece Lavinia Mancini, responsabile issuing e trasferimento fondi di PostePay – Se da un lato molti clienti pagavano già i bollettini o le ricariche telefoniche con le app, molti altri hanno iniziato a utilizzare gli strumenti digitali proprio in questo periodo. Dobbiamo aiutarli a restare in questo mondo”. Secondo Marco Rizzoli, ceo di Pax Italia, a crescere è in particolare l'attenzione nei confronti delle distanze sociali. “Molte persone che prima pagavano in contanti, ora preferiscono la carta per evitare il contatto – spiega – Il mondo cambierà, bisognerà costruire un'interazione digitale anche all'interno del punto vendita”.
Giornalista professionista, è laureata in Politiche europee e internazionali. Precedentemente redattrice televisiva per Class Editori e ricercatrice per il Centro di Ricerca “Res Incorrupta” dell’Università Suor Orsola Benincasa. Si occupa di finanza al femminile, sostenibilità e imprese.

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