Innovazione, una sfida da 100 miliardi per le banche italiane

27.3.2019
Tempo di lettura: 2'
Secondo l'ultimo report di Accenture, l'innovazione nel settore bancario italiano potrebbe riuscire a portare un valore aggiuntivo fino a 100 miliardi di euro
Il mercato bancario sta cambiando. L'innovazione favorisce la nascita di nuovi modelli di business e ci si aspetta una forte crescita nel giro di due/tre anni
Gli istituti di credito italiano devono cambiare approccio: dal subire il cambiamento a governalo
L'innovazione nel settore bancario italiano potrebbe creare un valore aggiuntivo fino a 100 miliardi di euro. Le banche, secondo l'ultima analisi di Accenture, devono però cambiare radicalmente il loro approccio: in primis dovranno riuscire a governare il nuovo mercato che sta prendendo forma, attraverso modalità di cooperazione efficace con le fintech e altri player che stanno entrando nel mercato (le big tech). Inoltre, per riuscire a governare il cambiamento è fondamentale che le banche riescano a costruirsi competenze ed esperienze di sviluppo e gestione delle alleanze sia dal punto di vista del business, sia da quello tecnologico.
“Nei prossimi anni, inoltre, le banche potranno trarre beneficio dalla ibridazione del fattore umano con la tecnologia, da cui emergeranno nuove competenze e modi di lavorare in grado di accelerare la creazione di servizi iper-personalizzati rilevanti per le persone e l'intera società” dichiara Mauro Macchi, Financial Serveces lead di Accenture.
Il settore bancario italiano vive un momento di grande cambiamento. L'innovazione favorisce la nascita di nuovi modelli di business e ci si aspetta che il livello di trasformazione, del settore, acceleri molto nei prossimi tre anni. Il mercato si trova però anche in una fase di piena vulnerabilità, dato che la progressiva riduzione di barriere all'ingresso, in specifici ambiti, e i ridotti margini di profittabilità porteranno a livelli estremi la tensione al cambiamento.
A tutto ciò si aggiunge il fatto che “l'arena competitiva è in forte mutamento sia a livello internazionale che italiano” si legge nell'analisi di Accenture. In Europa, se si guardano gli ultimi 12 anni, un player su cinque è entrato nel mercato dopo il 2015 (20%). L'Italia, confronta con gli altri paesi dell'Ue, risulta essere un po' più indietro nel processo di innovazione del settore. Accenture nota infatti come nel Belpaese a un player su otto (13%) è nuovo e che queste nuove realtà hanno già eroso almeno 2-3% delle revenue del settore.
La trasformazione del mercato non accelererà però solo a causa della maggiore e diversa competizione, ma sarà spinta anche da nuovi trend tecnologici e comportamentali: i consumatori sono e saranno sempre più consapevoli e attivi; nuove tecnologie quali cloud, blockchain, applied intelligence, IoT e il data analytics saranno sempre più protagoniste nei prossimi anni; la rete 5G diventerà un'infrastruttura strategica in qualsiasi settore; sfumeranno i confini tra mercati e tra i diversi player (non solo banche e fintech, ma anche i big tech e le altre aziende).
“Un primo assaggio di questi confini ormai non più chiari è stato dato negli ultimi anni dalle fintech, un fenomeno che ha cambiato i classici paradigmi dei servizi finanziari e che, nell'ultimo periodo, si è trasformato passando da una logica di competizione ad una logica di collaborazione” scrive Accenture. Le banche europee hanno infatti sviluppato dalle 20 alle 30 collaborazioni o acquisizioni con le fintech e ormai il fenomeno si può dire essere consolidato. Adesso ci sono però le piattaforme guidate dalle big tech. Queste si stanno diffondendo e ricoprendo un ruolo sempre più cruciale nella catena del valore dei servizi finanziari. Sarà questa la nuova sfida
“Nei prossimi anni, inoltre, le banche potranno trarre beneficio dalla ibridazione del fattore umano con la tecnologia, da cui emergeranno nuove competenze e modi di lavorare in grado di accelerare la creazione di servizi iper-personalizzati rilevanti per le persone e l'intera società” dichiara Mauro Macchi, Financial Serveces lead di Accenture.
Fotografia del settore bancario italiano
Il settore bancario italiano vive un momento di grande cambiamento. L'innovazione favorisce la nascita di nuovi modelli di business e ci si aspetta che il livello di trasformazione, del settore, acceleri molto nei prossimi tre anni. Il mercato si trova però anche in una fase di piena vulnerabilità, dato che la progressiva riduzione di barriere all'ingresso, in specifici ambiti, e i ridotti margini di profittabilità porteranno a livelli estremi la tensione al cambiamento.
A tutto ciò si aggiunge il fatto che “l'arena competitiva è in forte mutamento sia a livello internazionale che italiano” si legge nell'analisi di Accenture. In Europa, se si guardano gli ultimi 12 anni, un player su cinque è entrato nel mercato dopo il 2015 (20%). L'Italia, confronta con gli altri paesi dell'Ue, risulta essere un po' più indietro nel processo di innovazione del settore. Accenture nota infatti come nel Belpaese a un player su otto (13%) è nuovo e che queste nuove realtà hanno già eroso almeno 2-3% delle revenue del settore.
La trasformazione del mercato non accelererà però solo a causa della maggiore e diversa competizione, ma sarà spinta anche da nuovi trend tecnologici e comportamentali: i consumatori sono e saranno sempre più consapevoli e attivi; nuove tecnologie quali cloud, blockchain, applied intelligence, IoT e il data analytics saranno sempre più protagoniste nei prossimi anni; la rete 5G diventerà un'infrastruttura strategica in qualsiasi settore; sfumeranno i confini tra mercati e tra i diversi player (non solo banche e fintech, ma anche i big tech e le altre aziende).
“Un primo assaggio di questi confini ormai non più chiari è stato dato negli ultimi anni dalle fintech, un fenomeno che ha cambiato i classici paradigmi dei servizi finanziari e che, nell'ultimo periodo, si è trasformato passando da una logica di competizione ad una logica di collaborazione” scrive Accenture. Le banche europee hanno infatti sviluppato dalle 20 alle 30 collaborazioni o acquisizioni con le fintech e ormai il fenomeno si può dire essere consolidato. Adesso ci sono però le piattaforme guidate dalle big tech. Queste si stanno diffondendo e ricoprendo un ruolo sempre più cruciale nella catena del valore dei servizi finanziari. Sarà questa la nuova sfida