Il covid spinge il digital banking, ma il futuro non è privo di nubi

Nel mese di aprile i consumatori online sono cresciuti mediamente del 17% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno
“Gli istituti si sono fatti trovare pronti, anche se non tutti hanno brillato: alcuni sono stati in grado di servire al meglio i propri clienti, altri scontano ancora un po' di ritardo”, spiega Giorgino
Attesa una maggiore presenza di soluzioni digitali per tutte le attività standardizzabili a basso valore aggiunto e un incremento delle attività umane per tutti i servizi ad alto valore aggiunto
Nuovi clienti acquisiti online: +75%
Ciononostante, secondo Giorgino usciamo dalla fase più critica del covid-19 con due importanti elementi da evidenziare. Il primo è che sempre più clienti hanno testato questa tipologia di soluzioni apprezzandone l'efficienza e la fruibilità, motivo per cui ci sarebbe ragione di credere che continueranno a usufruirne nonostante la riapertura delle filiali: secondo l'analisi, il numero di nuovi clienti acquisiti senza la necessità di un'interazione fisica è cresciuto del 75% nel mese di aprile, sfiorando picchi del 198%. In secondo luogo, sul lato dell'offerta, le banche hanno accelerato il percorso verso l'innovazione del sistema e gli investimenti digitali, prima congelati, sono diventati prioritari.

Il fattore umano nella consulenza
“Non dobbiamo aspettarci una sostituzione ma un'integrazione, con una maggiore presenza di soluzioni digitali per tutte le attività standardizzabili a basso valore aggiunto e un incremento in termini di peso delle attività umane per tutto ciò che è ad alto valore aggiunto”, spiega Giorgino. Per fare un bonifico, un pagamento o verificare lo stato di salute di un portafoglio finanziario, ad esempio, sarà sufficiente una soluzione digital “intelligente e fruibile”. Quanto invece alle attività a maggior valore aggiunto, come la consulenza finanziaria nell'ambito della gestione del risparmio, il fattore umano resterà centrale.
“Quando un promotore finanziario interagisce con il cliente, gli parla, cerca di capire le sue esigenze, di assisterlo nella pianificazione finanziaria”, spiega Giorgino, che conclude: “Sono servizi che non possono essere sostituiti dalla tecnologia, ma questo presuppone che si tratti di soggetti preparati e altamente qualificati”.