Consulenti finanziari: il futuro è nei social network

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Per rafforzare la relazione con il cliente e poter aggiungerne di nuovi all'interno della propria rete, il consulente finanziario deve iniziare a sviluppare rapporti social

L'89% degli intervistati vorrebbe avere il proprio consulente finanziario su una piattaforma social. Facebook risulta essere il social più adatto

La relazione di lungo termine tra cliente-consulente non ha più valore. Il cliente dà più peso alla reputazione della società rispetto al lavoro del singolo consulente

Consulenti finanziari e social network è il binomio del futuro. L'evoluzione tecnologica sta modellando le preferenze degli investitori e riscrivendo la relazione esistente tra clienti e consulenti finanziari. Secondo la ricerca: “evolving social behaviors are reshaping the client-advisor relationship” pubblicata dal Broadridge financial solution Inc, i clienti sono abituati a interagire con esperienze altamente personalizzate. E si aspettano lo stesso trattamento anche da parte dei consulenti finanziari.

L'89% degli intervistati “Millennial” e il 59% “Gen X” hanno dichiarato di essere aperti al fatto che il proprio consulente finanziario li segua su una o più piattaforme social. Facebook, stando allo studio, risulta essere il social più adeguato per sviluppare al meglio la relazione consulente-cliente. E a sostenerlo sono proprio gli intervistati: il 61% dei Millennial, il 38% dei Gen X e il 19% dei Boomers. Ma non finisce qua perché il 53% degli intervistati ha anche dichiarato di voler ricevere, dal proprio consulente, una comunicazione personalizzata. “Con la tecnologia che avanza il cliente si aspetta un certo tipo e livello di servizio indipendentemente dal rapporto esistente tra industria e consumatore” - dichiara Chris Perry, responsabile global client solution di Broadridge financial solution-  E' chiaro che gli investitori vogliono interagire con i loro consulenti sui canali social e vogliono consigli finanziari di alta qualità, accattivanti e attuabili”.

Sviluppare una comunicazione personalizzata e interagire in modo sempre più “empatico” con il proprio cliente è importante anche per il futuro del consulente stesso. Secondo lo studio, infatti, la relazione di lunga durata tra consulente- cliente non è un fattore discriminante per l'utente finale. Quasi la metà degli intervistati Gen X (47%) ha infatti dichiarato che rimarrebbe  con la stessa società anche se il consulente, che lo segue da sempre, lascerà l'attuale azienda per  un competitor. E lo stesso hanno affermato anche il 39% dei Boomer e 1/3 dei Millennial intervistati. Al giorno d'oggi, per il cliente finale, ha più valore la reputazione che la società ha, piuttosto che il lavoro svolto dal consulente (47% dei Gen X e il 42% dei Millennial).

La strada delle piattaforme social non è però l'unica che il consulente può seguire per poter consolidare e attrarre nuovi clienti. Molti hanno infatti iniziato ad usare annuncia digitali mirati per attirare nuovi clienti. Il digital resta però (sempre) la chiava di lettura principale.

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