AideXa diventa banca: via alla prima fintech dedicata alle pmi

Rita Annunziata
7.6.2021
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AideXa è la prima fintech in Europa esclusivamente dedicata alle pmi a ottenere la licenza bancaria. Verso l'assunzione di 100 figure professionali entro il 2022

L’autorizzazione è stata concessa dalla Banca centrale europea e arriva in chiusura di un lungo iter di verifiche, controlli e ispezioni da parte delle autorità di vigilanza nazionali e internazionali

Federico Sforza: “Nati durante la pandemia, dopo un anno di duro lavoro, diventiamo oggi Banca AideXa, pronti ad aiutare al meglio le imprese nella ripresa economica e dare il nostro contributo alla riapertura dell’Italia”

Correva il mese di marzo, agli albori dello scoppio della crisi pandemica, quando prendeva il via il progetto Banca Idea. Con la chiusura, già nel mese di giugno, di un round di finanziamento da 45 milioni di euro. A poco più di un anno di distanza, la fintech promossa da Roberto Nicastro e Federico Sforza (due ex banchieri di Unicredit che rivestono oggi la carica rispettivamente di presidente e amministratore delegato del neo istituto) ha ottenuto la licenza bancaria a partire dal 3 giugno 2021 e si prepara ufficialmente a indossare le vesti di “Banca AideXa”.
Nel rispetto delle intenzioni del gruppo di imprenditori che ne hanno sostenuto la nascita, Banca AideXa è la prima fintech in Europa interamente dedicata alle piccole e medie imprese a ottenere la licenza. Aziende che, spiega l'istituto in una nota ufficiale, “si apprestano a cavalcare l'imminente ripresa della domanda interna” e che potranno ora contare su “maggiori risorse”. Dopo un lungo iter di verifiche, controlli e ispezioni poste in essere dalle autorità di vigilanza nazionali e internazionali, “che hanno potuto constatare la piena rispondenza di Banca AideXa agli stringenti requisiti previsti dalla normativa e relativi a capitale, management, conformità alle normative, sicurezza e protezione dei dati”, si legge nella nota, l'autorizzazione per la licenza bancaria è stata concessa dalla Banca centrale europea.
L'istituto potrà dunque offrire servizi bancari tradizionali in modo innovativo, come l'apertura di conti correnti, l'emissione di carte di credito e di debito, il cambio di valuta estera e i pagamenti. In cantiere, oltre a nuove tipologie di finanziamento, anche un conto corrente costruito ad hoc per gli imprenditori, “che sfrutterà le possibilità innovative offerte dall'open banking per proporre servizi a valore aggiunto”, precisa l'istituto. Che, intanto, punta ad accogliere nella propria famiglia 100 nuovi professionisti entro il 2022, specialmente sul fronte tech: dall'intelligenza artificiale al fintech, dai big data all'information technology.

Nel corso del 2020, Banca AideXa aveva già completato la raccolta di 48 milioni di euro di capitale, attraendo investitori e business angel di elevato standing dal mondo bancario, assicurativo, fintech e del venture capital, come il Gruppo Generali (con una quota del 16%), il Gruppo Sella, il Gruppo Ifis e Isa (con il 10% rispettivamente) e 360 Capital Partners. Nel mirino dell'istituto, dunque, un bacino che conta sette milioni di piccole e medie imprese italiane e che vale la metà del pil, se si considerano le realtà con meno di 50 dipendenti.

“Nati durante la pandemia, dopo un anno di duro lavoro, diventiamo oggi Banca AideXa, pronti ad aiutare al meglio le imprese nella ripresa economica e dare il nostro contributo alla riapertura dell'Italia”, scrive Sforza in un post su LinkedIn. “Un grazie di cuore agli imprenditori – che ci motivano ogni giorno a sviluppare prodotti semplici e veloci per le loro imprese – a un team straordinario di talenti e a un pool di investitori solido e competente”.
Giornalista professionista, è laureata in Politiche europee e internazionali. Precedentemente redattrice televisiva per Class Editori e ricercatrice per il Centro di Ricerca “Res Incorrupta” dell’Università Suor Orsola Benincasa. Si occupa di finanza al femminile, sostenibilità e imprese.

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